EMMA VILLAS, LA CURA ZANINI ANCORA NON FA EFFETTO. FEDRIZZI A SPOLETO, ARRIVA L’EX CAPITANO AZZURRO SAVANI
SIENA – Due gare con il nuovo coach Zanini in panchina, ma la musica è più o meno la stessa di sempre. Sconfitta di misura, al tie break a Ravenna e sconfitta, in casa, contro i campioni del mondo di Trento. Due prove tutto sommato positive sul piano del gioco, ma ancora problemi di “tenuta” e di testa. Soprattutto nella partita di Ravenna, dove la formazione senese è stata due volte in vantaggio, sull’1-0 e sul 2-1, per poi farsi raggiungere e superare ancora una volta nel quinto set.
Con Trento c’era poco da fare. Finché si tratta di “qualità della vita” Trento e Siena se la giocano da anni. Quest’anno Trento si è piazzata seconda, Siena al quarto posto. Nel volley è diverso. Trento è una squadra top, Siena una matricola della Superlega.
E’ stata già una bella impresa vincere il primo set, con una partenza sprint che ha messo in difficoltà Giannelli & C. Che poi però si sono ricordati di essere i campioni del mondo per club e sono tornati in cattedra, vincendo tutti e tre i parziali successivi, con i “leoni biancoblù” mai oltre i 17 punti. D’altra parte se di là della rete ti trovi gente come il citato Giannelli in regia, poi Vettori come opposto, Russel e Kovacevic sulle bande, Lisinac e Candellaro al centro e Grebennikov in seconda linea a difendere, ogni palla è una sofferenza. Dopo la prima giornata di ritorno Trento è seconda in classifica dietro a Perugia e non è lì per caso. Siena invece ha una partita in più, perché ha già giocato la gara di ritorno a Vibo Valentia (la seconda), è ancora penultima con 10 punti. Il campionato della Emma Villas d’ora in poi sarà la rincorsa a Vibo (13), Sora (14) e Latina (16)… E’ con queste tre squadre che la truppa senese si giocherà la permanenza in Superlega.
Ieri, in casa, contro Trento non c’era lo schiacciatore Fedrizzi, ceduto il giorno di Natale a Spoleto e accolto in Umbria come il messia… Il ragazzo è forte e avrà più spazio nella formazione olearia. A Siena quest’anno ne ha avuto poco. Ma quel poco lo ha sfruttato bene facendosi trovare sempre pronto e freddo in battuta… Al posto di Fedrizzi, che è un giocatore ancora giovane (classe 1991) arriva da Verona, Christian Savani, schiacciatore di 37 anni (li compirà il 22 febbraio), già capitano della Nazionale azzurra. Un rinforzo di esperienza e qualità, per dare spessore al’attacco e forse quel pizzico di cattiveria che fin qui è mancata alla Emma Villas. Troppe partite perse al tie break e troppi set persi per un soffio, con il minimo scarto o ai vantaggi. Il che vuol dire che la squadra c’è, che non è una squadra materasso, che può giocarsela alla pari con tutti o quasi, ma alla quale manca qualcosa, manca appunto quel “pizzico di cattiveria” di cui sopra, l’istinto del killer. Quello che ti fa vincere e non perdere un set 26-24… Ecco, Savani è stato ingaggiato, proprio per portare dall’alto della sua enorme esperienza e lunga militanza nella massima serie, il “quid mancante”.
Potrebbe anche non essere l’unico rinforzo. Intanto domenica 30 dicembre, la Emma Villas riposa (come dicevamo ha già giocato la gara contro Vibo e ha perso). E riposerà anche la domenica successiva (6 gennaio) perché la gara contro Sora, fuori casa, è stata posticipata a febbraio…
La formazione senese tornerà dunque in campo il 13 gennaio, in casa contro Latina. Partita decisiva perché si tratta di una delle squadre che stanno immediatamente davanti in classifica. Le speranze di salvezza passano di lì. Servirà una vittoria, senza se e senza ma. Coach Zanini ha 3 settimane di tempo per preparare la gara, per inserire Savani nei meccanismi della squadra. E la sosta potrebbe anche facilitare qualche operazione di mercato.
La situazione non è rosea. Il rischio retrocessione è molto concreto. Ma è presto per cantare il deprofundis. Giammarco Bisogno da presidente finora non si è mai trovato in acque così torbide e di sicuro non lascerà nulla di intentato e vorrà vedere i suoi giocatori giocare e lottare come hanno fatto ieri nel rimo set contro Trento. Un set che è piaciuto anche a Zanini il quale poi ha dovuto sportivamente prendere atto della superiorità degli avversari. Ma a questo punto la soddisfazione per qualche sprazzo di bel gioco o per “aver fatto paura” a squadre più attrezzate e blasonate non basta più. “La squadra deve reagire ribellarsi a questa situazione” aveva detto lo stesso Bisogno prima della gara con Trento. Ora anche quella è archiviata, senza punti in carniere. Ma un motivo per gioire Bisogno ce l’ha, ed è il pubblico del Palaestra, che nonostante le difficoltà e gli scarsi risultati in campo non ha mai abbandonato la squadra: ieri, alla partita contro Trento c’erano quasi 3.000 spettatori. Sembrava di essere tornati ai tempi in cui la Mens Sana Basket vinceva gli scudetti…
Giammarco Bisogno lo sa, e lo ha detto a chiare note: “un pubblico così non merita la retrocessione! La situazione è difficile, ma le cose facili non hanno fascino e non fanno la storia, le rincorse e le rimonte eccitano come le vittorie e sanno di epica e romanticismo… E il pubblico è il nostro uomo in più. La salvezza passerà dal nostro mitico Palaestra!”
Vero. Ma qualcosa dovrà migliorare anche in campo. Zanini e Savani sono stati ingaggiati apposta.
m.l.
Emma Villas Siena – Itas Trentino 1-3 (25-21, 17-25, 17-25, 16-25)
EMMA VILLAS SIENA: Giraudo, Cortesia 2, Spadavecchia 2, Marouf 3, Giovi (L), Gladyr 8, Vedovotto, Mattei, Caldelli (L), Ishikawa 11, Johansen, Maruotti 7, Hernandez 14. Coach: Zanini.
ITAS TRENTINO: Russell 16, Van Garderen 2, Nelli 1, Cavuto, Daldello, Vettori 14, De Angelis (L), Giannelli 2, Grebennikov (L), Candellaro 6, Codarin, Lisinac 14, Kovacevic 15. Coach: Lorenzetti.
Arbitri: Ilaria Vagni, Gianni Bartolini.
NOTE – Siena: percentuale in attacco: 46%; positività in ricezione: 48% (29% perfette); ace: 3; errori in battuta: 17; muri punto: 6.
Trento: percentuale in attacco: 61%; positività in ricezione: 63% (34% perfette); ace: 5; errori in battuta: 22; muri punto: 11.
Video Check: nel primo set richiesto da Trento sul 5-1 e da Siena sul 19-15.
Spettatori: 2.875. Incasso: 28.000 euro. Mvp: Kovacevic.
Durata del match: 1 ora e 36 minuti (26’, 24’, 23’, 23’).