CHIANCIANO, IL VIADOTTO RESTA CHIUSO. SERVONO ULTERIORI VERIFICHE

giovedì 20th, dicembre 2018 / 11:16
CHIANCIANO, IL VIADOTTO RESTA CHIUSO. SERVONO ULTERIORI VERIFICHE
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LE FRAZIONI CHUSINE DI GIOVANCORSO E MONTALLESE IN DIFFICOLTA’ PER L’AUMENTO DEL TRAFFICO, CHIESTO INTERVENTO DELLA PROVINCIA

CHIANCIANO TERME –  Con una nota diffusa anche sui social, l’assessore Damiano Rocchi fa sapere che il Viadotto della Ribussoloaia, nel cuore di Chianciano, rimarrà chiuso ancora per un po’. Non si sa fino a quando. A dire il vero non si sa nemmeno se il ponte, come lo chiamano i cittadini, verrà riaperto al transito.

Come si ricorderà, il viadotto fu chiuso al traffico il 24 agosto scorso, in seguito alle verifiche fatte in seguito al crollo del Ponte Morandi a Genova. Verifiche che evidenziarono delle criticità. La decisione di chiudere il viadotto fu presa dal Comune di Chiancano e dalla Provincia di Siena. Dal 15 novembre però, la gestione della SP 146 che va da Chiusi (anzi da Po’ Bandino, nel comune di Città della Pieve) a San Quirico d’Orcia cioè dall’incrocio con la SR 71 all’incrocio con la Cassia, è stata riacquisita dall’Anas. Quindi adesso anche la manutenzione delle infrastrutture presenti sulla 146 è in capo ad Anas. 

Il viadotto di Chianciano rientra tra queste e l’assessore Rocchi scrive che “dopo le prove di carico statico e dinamico, nonché sulla durabilità dei materiali già effettuate nel mese di ottobre – a seguito dei risultati emersi e con obbiettivo il rilascio della transitabilità, il tavolo tecnico coordinato da Provincia di Siena in qualità di ex gestore e responsabile, ha ritenuto necessario commissionare una ulteriore prova di carico su di una delle campate maggiormente sollecitate. Entro fine 2018 sarà quindi eseguita tale nuova prova in virtù della quale potranno essere estrapolate le ulteriori e necessarie informazioni affinché possa essere conclusa la relazione peritale sulla base della quale i tecnici di ANAS possano definitivamente esprimersi sulla transitabilità”.

Le criticità evidentemente consigliano la massima prudenza e questo “supplemento di indagine”. Quindi anche l’imminente periodo delle festività Natalizie e di fine anno trascorrerà con il viadotto interno alla cittadina termale chiuso al transito. L’assessore però ammette che l’ulteriore prova serve proprio per dare ai periti il maggior numero di dati possibile, al fine di “sostenere la tesi della transitabilità dell’infrastruttura”. Secondo l’assessore “l’agibilità e/o percorribilità del viadotto  rappresenterebbe – anche se venisse rilasciata con inibizione al traffico pesante –  una decisione di fondamentale importanza per la gestione del sistema della mobilità interna a Chianciano e dell’intero comprensorio”. 

Sì, perché il viadotto Ribussolaia riguarda certamente il traffico interno alla città del fegato sano, che ora passa come prima degli anni ’70 tutto per via Roma e Piazza Italia, ma anche i paesi limitrofi. Da quando il viadotto è chiuso (agosto), si è verificato ad esempio un consistente aumento del traffico nelle frazioni di Chiusi di Giovancorso e Montallese, con conseguenti disagi per i cittadini residenti (strada più dissestata, rumore, inquinamento, rischi per i pedoni…), tanto che il sindaco Bettollini ha chiesto e ottenuto a tal proposito un incontro con il neo presidente della Provincia Franceschelli e questi ha promesso interessamento e risorse per rifare gli asfalti sulla Sp 326 a Giovancorso e Montallese nel 2019.

 

 

 

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