BCC VALDICHIANA, L’ADESIONE ALLA HOLDING ICCREA E’ COSA FATTA. CAPEGLIONI: “CAMBIA LO SCENARIO, NON LA MISSION”
CHIUSI – Con più di 700 voti favorevoli e solo 4 voti contrari, l’assemblea dei soci di Banca Valdichiana tenutasi sabato 15 dicembre al Palasport di Chiusi ha approvato e quindi deliberato l’adesione al Gruppo Bancario nazionale Iccrea.
Secondo il presidente Capeglioni e il direttore generale Barbi l’assemblea non è stata solo un appuntamento formale, per ratificare un atto, ma si è trattato di un passaggio storico, di importanza pari alle assemblee formative. “Non un punto di arrivo, ma un punto di partenza” lo ha definito Capeglioni, sottolineando che “ciascuna banca locale conserverà infatti il proprio cda ed anche autonomia decisionale operativa, con lo stimolo rappresentato da margini crescenti di autosufficienza legati all’andamento aziendale. In compenso, senza perdere né radicamento né identità locale, ciascuna bcc potrà offrire prodotti all’altezza del mercato, servizi efficienti e prezzi vantaggiosi, garantiti dalla solidità della holding”. Secondo il presidente di Bcc Valdichiana “La vera sfida per le bcc locali è fare in modo che, in un contesto completamente nuovo come quello del gruppo bancario, si riescano ad affermare ancora i vecchi valori pur con un linguaggio aggiornato, evoluto, adeguato ai tempi”. “Siamo molto soddisfatti per aver raggiunto questo traguardo” ha aggiunto poi Capeglioni. “I nostri soci hanno compreso che la riforma che ha voluto riunire le BCC nel nuovo Gruppo bancario cooperativo Iccrea non solo non cancella la storia, la natura e la vocazione delle BCC, ma le inserisce in un sistema che garantisce maggiore solidità e permette di effettuare investimenti e ottenere sinergie fino ad ora impossibili da realizzare. Permette, in sostanza, di continuare a fare meglio quello che le Banche di Credito Cooperativo hanno sempre fatto: lo sviluppo e il sostegno del loro territorio.”
L’operazione approvata con l’assemblea di sabato “si può paragonare solo a quelle con cui, all’inizio dello scorso secolo, furono costituite le prime banche mutualistiche a Chiusi e a Montepulciano” ha affermato a sua volta il Direttore Generale Beniamino Barbi, che ha aggiunto: “con il gruppo bancario, con un bilancio consolidato forte, i problemi del credito si possono prevenire: da questa assemblea usciamo tutti più forti, più tranquilli, più sicuri”.
Tra i voti contrari quello di Alessandro Bologni, ex consigliere comunale della Primavera a Chiusi, il quale ha parlato senza peli sulla lingua di “banca svenduta”…
Come abbiamo già scritto in atri articoli precedenti, la holding Iccrea nascerà ufficialmente l’8 gennaio 2019. Con questo atto Banca Valdichiana si aggiunge dunque alle 141 banche di credito cooperativo di tutta Italia che, aderendo al nuovo gruppo, andranno a costituire la quarta entità nazionale, la prima di natura locale e con capitale interamente italiano; in Toscana sono 14 le bcc confluite in Iccrea e rappresenteranno il terzo polo bancario della regione. Il costituendo Gruppo bancario cooperativo Iccrea è costituito quindi di 142 BCC, che operano su 1.738 comuni con una rete di 2.647 filiali. Sarà fondato su una solida base di 750.000 soci con più di quattro milioni di clienti, un patrimonio netto di 11,5 miliardi di euro, un attivo di 148 miliardi, impieghi lordi per 93,3 miliardi e una raccolta diretta per 102,4 miliardi. .
L’assemblea del 15 dicembre ha anche approvato alcune modifiche al regolamento interno ed ha anche approvato un cambio nel Cda con l’ingresso di Valentina Frullini al posto del dimissionario Danilo Cresti. Una new entry chiusina al posto di un consigliere chiusino. Nel corso del dibattito ha fatto capolino la vicenda dell’imminente fusione tra Bcc Umbria e Banca Cras. L’ha sollevata il socio Roberto Rossi, imprenditore chiusino, per lungo tempo referente locale di Confindustria, il quale ha sottolineato il rischio di accerchiamento o “schiacciamento” di Banca Valdichiana da parte del nuovo soggetto, ma da parte del management di Banca Valdichiana non c’è stata praticamente risposta, né polemica. Semplicemente la questione è stata fatta scivolare fuori dal tavolo di discussione, rimandando il confronto sul tema a data da destinarsi. O a tempi migliori. Del resto, però, non era all’ordine del giorno. E’ intervenuto invece il sindaco di Chiusi Juri Bettollini che si è dichiarato convinto della bontà della scelta operata da Banca Valdichiana ma ha anche sottolineato “l’importanza del legame con le origini mutualistiche della bcc e con il territorio, le sue esigenze e le sue realtà, che dovranno essere sempre tenute nella più alta considerazione”. Il sindaco di Montepulciano, o chi per lui, non si è visto. E non è la prima volta che l’amministrazione poliziana snobba totalmente le assemblee di Bcc Valdichiana. Che è anche di Montepulc iano e non solo di Chiusi. Evidentemente a Montepulciano il rapporto delle istituzioni, della società civile e della politica con la Banca locale è meno “pregnante” e meno sentito di quanto non lo sia, da sempre, a Chiusi.
m.l.
Non ho parlato di banca svenduta, quello lo avevo già fatto in occasione della fusione. Ho detto che gli amministratori di questa banca e di tutte le bcc hanno accettato una imposizione di una legge pastrocchio, governo Renzi, che ha decretato la fine delle bcc e della loro autonomia. I consigli di amministrazione, quando si è cominciato a parlare di questa nuova legge, dovevano coinvolgere i soci e creare un movimento contro questa scellerata legge. Chi ha voglia e non era presente sabato, anche te Marco, legga sul sito della banca le modifiche fatte allo statuto e forse capirà cosa è stato fatto. Sono convinto che si potevano percorrere altre strade. C’è anche un ricorso al tribunale di Firenze di alcuni soci di altre bcc contro la riforma ritenuta illegittima, il 20 dicembre la prima udienza. Questo è stato detto in in assemblea di altra bcc toscana, a noi soci valdichiana ci è stato nascosto.