MONTEPULCIANO: E’ MORTO FRANCESCO COLAJANNI, IL SINDACO CHE INVENTO’ IL CANTIERE

giovedì 01st, novembre 2018 / 12:59
MONTEPULCIANO: E’ MORTO FRANCESCO COLAJANNI, IL SINDACO CHE INVENTO’ IL CANTIERE
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MONTEPULCIANO –  La notizia è comparsa questa mattina sui social. E’ morto Francesco Colajanni. Fu sindaco della città del Poliziano dal 1974 al 1990. Dopo esser stato consigliere comunale e assessore. Per il Partito Comunista. Era arrivato dalla Puglia e l’accento tradiva le origini meridionali. Ma a Montepulciano la sua esperienza come primo cittadino, durata tre legislature e un frammento tra il ’74 e il ’75, lasciò il segno.

Colajanni fu infatti il sindaco che insieme al compositore Hans Werner Henze inventò il Cantiere Internazionale d’Arte, nel 1975. Nella foto concessa da Carlo Pasquini lo vediamo (a destra) proprio con Henze e con il pittore Enzo Vespignani ad una mostra per il Cantiere del ’76. Il Cantiere fu il primo evento culturale (e politico) che diede visibilità internazionale alla “Perla del ‘500” fino ad allora studiata nei libri di Storia dell’Arte, ma sempre deserta e fuori dalle rotte turistiche. Una grande intuizione…

Fu anche il sindaco negli anni in cui si decise di realizzare l’ospedale unico della Valdichiana, chiudendo uno ad uno i 6 ospedali esistenti a Montepulciano, Chianciano, Chiusi, Sinalunga, Torrita e Sarteano. E di farlo a Nottola, località “baricentrica” rispetto al nord della Valdichiana e Chiusi, e comunque nel territorio di Montepulciano, che ha sempre contato più degli altri.

Erano gli anni in cui si costruiva la Direttissima e Colajanni portò le Fs in Tribunale per il “terrapieno” che avrebbe tagliato la Valdichiana, cambiandone definitivamente i connotati…

Fu anche il sindaco che nel 1988 decise di fare un referendum sulla pedonalizzazione del centro storico. Che poi è rimasta. E anche quella è stata un elemento che ha favorito l’esplosione turistica di Montepulciano…

Era nato a Bari nel 1939. La vita non è stata benevola con lui. Alla sine dell’esperienza da sindaco fu colpito da un ictus molto grave, che lo privò dell’uso di un braccio e anche della parola. Ha avuto anche vicissitudini e tragedie familiari come la morte del figlio…

Se ne è andato alla soglia degli 80, dopo anni travagliati, difficili, durissimi. Montepulciano perde una figura centrale della sua storia recente, un sindaco solido e innovatore allo stesso tempo. Un comunista del sud  trapiantato in Toscana, come ce ne erano tanti in quegli anni. Anche il cinema e le letteratura ce li hanno raccontati. A Montepulciano venivano a fare i professori al liceo, gli avvocati in tribunale o i funzionari dell’Ufficio delle imposte… Era meridionale anche Emerico Sparacio, sindaco prima di lui, dal 1960 al ’65.

Colajanni è stato un esempio anche per come ha affrontato le difficoltà della malattia e gli scogli che la sorte gli ha piazzato davanti. Ora riposerà finalmente in pace.

Ti sia lieve la terra compagno.

m.l.

 

 

 

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