EMMA VILLAS, ALTRA BATOSTA. LA SUPERLEGA E’ UNA VIA CRUCIS
PADOVA – La tanto attesa svolta non c’è stata. “Anche stavolta vinceremo la prossima”, ha scritto un tifoso su facebook. La Emma Villas Siena esce sconfitta anche dalla sfida con Padova, in terra veneta. Dopo la bella prova contro Perugia e la gara altalenante, ma comunque positiva sul piano del carattere contro Verona, tutti dallo staff dirigenziale a quello tecnico fino alla tifoseria speravano nella partita che segnasse l’inversione di tendenza, l’inizio di un nuovo campionato per la squadra senese. Anche noi dopo Perugia scrivemmo che il campionato cominciava dalla partita con Verona… Come non detto: Verona e Padova, ancora due sconfitte e un solo punto sul pallottoliere. In totale sono 3, su 7 gare, tutte perse.
E’ vero che anche ieri a Padova, la Emma Villas ha giocato per larga parte del match alla pari con i veneti e se nel volley ci fosse il pareggio, come nel calcio, sarebbe finita probabilmente in parità, e la stessa cosa si può dire per le gare contro Verona, Sora e Vibo… Ma nel volley il pareggio non è contemplato. O vinci o perdi. La formazione di coach Cichello le ha perse tutte. Questo è il dato. La Superlega si sta trasformando da sogno e favola in un incubo. Un calvario vero e propria. Più che un campionato sembra di assistere ad una via crucis.
Eppure non è che la squadra senese sia una formazione materasso. L’opposto Hernandez è “capocannoniere” del campionato con 163 punti messi a segno, davanti ad Al Achdadi e Leon… Lo stesso Ishikawa è al 16° posto tra i “bombardieri”, davanti a Zaytsev che è 19esimo, per dire.
Avere due bocche da fuoco nella top 20 del torneo è tanta roba. Ma evidentemente non basta. E non basta giocare alla pari tre set, se poi ti sciogli nel quarto o nel quinto. Anche ieri sera a Padova 26-24 nel primo set, vittoria 20-25 nel secondo, ancora sconfitta di misura nel terzo 25-23, poi crollo nel quarto: 25-17. Quando c’è da accelerare la squadra rallenta, toglie il piede dal pedale, sbaglia tutto ciò che può sbagliare. Sembra che abbia paura di vincere, diventa timida, spaesata. E quindi perde.
Quale sia il problema non è chiaro. Che la squadra sappia giocare a pallavolo lo ha fatto vedere. Non è quindi un problema tecnico. Forse non c’è ancora intesa e soprattutto sintonia perfetta tra i giocatori e in particolare tra il regista Marouf che deve dirigere l’orchestra e smistare palloni egli “attaccanti”che debbono metterli a terra. Prende molti “muri in faccia” la Emma Villas e questo potrebbe anche voler dire che non sempre a scelta del palleggiatore è quella giusta. Ma sono sensazioni. Forse c’è anche un problema di comunicazione e di lingua: Marouf è iraniano, Ishikawa giapponese, Gladyr ucraino, Hernandez cubano, Maruotti, Spadavecchia e Giovi italiani… Cichello è argentino e nei time out parla una sorta di esperanto (mix di italiano-inglese-spagnolo centrifugati come una spremuta di carote e cetrioli).
Rispetto alla gara con Verona, a Padova Marouf ha servito di più Maruotti e Ishikawa, giocando ancora poco al centro (Gladyr e Spadavecchia hanno messo a segno 8 punti in due). Forse è lì che dovrà lavorare di più. Come nella ricezione: 9 ace presi contro i 4 fatti anche a Padova. Dovrà migliorare anche nel fondamentale del servizio: anche ieri 21 battute sbagliate, praticamente u set intero regalato all’avversario.
Il campionato non si ferma mai, si gioca ogni tre giorni. Mercoledì 14 di nuovo in campo. E che campo! La Emma Villas andrà a far visita alla Lube Civitanova. Una delle “magnifiche 4” del torneo con Perugia, Trento e Modena. Una squadra che il senese Vedovotto nelle interviste post gara a Padova ha definito “tra le più forti del mondo”. Sarà dura uscire indenni o con almeno un punto in saccoccia dal palasport marchigiano. La Lube che ieri ha battuto, con qualche patema Sora 3-0, schiera tra gli altri giocatori come Bruno De Rezende in regia, Sokolov e Osmany Juantorena, Stankovic, Cester… Sarà bella la sfida tra Bruno e Marouf come direttori d’orchestra…
La Emma Villas a Civitanova ha poco o nulla da perdere. Dovrà solo cercare se stessa. E cominciare a far punti dalla gara successiva. Mancano 6 partite alla fine del girone d’andata e 19 alla fine della regular season. Per l’andata Siena deve ancora incontrare Lube, Modena, Milano, Monza, Ravenna, Castellana Grotte.
A questo punto l’obiettivo della formazione senese può essere solo la salvezza (retrocedono le ultime due) e per raggiungerlo serviranno almeno 25-26 punti. Ne mancano 22-23, ci sarà da correre e faticare. Insomma, tirar su vittorie e punti anche laddove può sembrare proibitivo.
Intanto oggi, lunedì 12, a 48 ore dalla gara con la Lube summit del presidente Bisogno con coach Cichello. Tra i due c’è stima e unità d’intenti, ma la situazione è quella che è. Si sta consumando un “dramma sportivo”, per la prima volta nella sua storia la Emma Villas, nata e cresciuta sull’onda di una cavalcata trionfale e della favola della squadra di provincia, anzi del paesotto di 8.000 abitanti che dalla serie C conquista prima la città capoluogo, poi la massima serie in soli 6 anni, si trova a fare i conti con una classifica da bassifondi e con una retrocessione possibile alla prima esperienza in Superlega. Un sogno che rischia di infrangersi in un risveglio amaro. Domani sapremo se per Juan Manuel Cichello l’avventura a Siena continuerà o si fermerà qui. Le leggi non scritte dello sport le conosce senz’altro anche lui. Come le conosce Giammarco Bisogno. Ma non è detto che il percorso comune si interrompa, a meno che non sia lo stesso Cichello a gettare la spugna.
m.l.
Kioene Padova – Emma Villas Siena 3-1 (26-24, 20-25, 25-23, 25-17)
KIOENE PADOVA: Polo 11, Bassanello (L), Louati, Cottarelli, Cirovic 10, Sperandio 1, Volpato 6, Torres 13, Premovic 1, Travica 1, Lazzaretto 1, Randazzo 22, Danani La Fuente (L). Coach: Baldovin.
EMMA VILLAS SIENA: Giraudo, Cortesia, Spadavecchia 5, Marouf 1, Giovi (L), Gladyr 3, Vedovotto 3, Mattei, Caldelli (L), Ishikawa 16, Fedrizzi, Johansen, Maruotti 12, Hernandez 19. Coach: Cichello
ARBITRI: Andrea Pozzato, Dominga Lot.
NOTE. Percentuale in attacco: Padova 47%, Siena 45%. Positività in ricezione: Padova 43%, Siena 37%. Ace: Padova 9, Siena 4. Errori in battuta: Padova 20, Siena 21. Muri punto: Padova 10, Siena 9. Durata del match: 1 ora e 46 minuti (29’, 26’, 27’, 24’).
Confronto fuori dai denti ieri tra il presidente Bisogno e coach Cichello sul difficile momento della squadra e sul da farsi. Sul tavolo, inevitabilmente, anche l’ipotesi di un cambio di panchina. Ma il cambio non ci sarà. Non adesso almeno. Per ora la Emma Villas va avanti con Juan Manuel Cichello. Con la speranza che già dalla gara di domani a Civitanova contro la corazzata Lube e Domenica contro Milano, i giocatori trovino più fiducia in loro stessi, più “autoconvinzione”. Sono loro in fin dei conti che finora hanno perso partite ben giocate, sciogliendosi nei momenti decisivi. Sono loro che hanno tutto da perdere, come immagine e valore di mercato, se continueranno a perdere in questo modo…