CHIUSI, ARRIVATI I 205 MILA EURO DEL CONI PER IL COMPLETAMENTO DEL PALASPORT
CHIUSI – Lo aveva detto il sindaco Bettollini in una intervista a Primapagina che ci sarebbero voluti 6-7 mesi… Ce ne sono voluti 8. Ma alla fine il finanziamento è stato confermato. Parliamo dei 205.000 euro stanziati dal Governo Gentiloni per il completamento del nuovo Palasport di Chiusi, nell’ambito della misura “Sport e Periferie” il 2 marzo scorso. Due giorni prima delle elezioni politiche.
Il Decreto è stato firmato dal nuovo ministro Giorgetti il 22 ottobre, ma è diventato operativo il 13 novembre. La conferma – dato il cambio di esecutivo – non era del tutto scontata. Tant’è che alcuni comuni come Chianciano Terme, Monteriggioni e Poggibonsi, per rimanere in Provincia di Siena, hanno visto tagliare il contributo ad essi assegnato a marzo. Insomma a Chiusi è andata bene. A questo punto può partire la progettazione esecutiva delle opere esterne al palasport e anche alcune sistemazioni all’interno come la posa in opere dei sedili numerati nelle tribune.
Il contributo CONI consentirà di sistemare tutta l’area esterna al Palasport, 7 ettari in tutto, compresa la realizzazione dei posteggi per auto e pullman e l’accesso alla struttura dalla rotatoria sulla Provinciale 321 per Cetona. In realtà ai 205.000 euro del Coni vanno aggiunti altri 55.000 euro da residuo mutuo che il comune ha in cassa e ha già destinato a questo scopo.
Quanto ai tempi delle opere da realizzare il sindaco fa sapere che il progetto esecutivo sarà consegnato dai tecnici entro la metà di dicembre. Quindi gara entro gennaio e lavori a completamento entro la primavera. Tempo permettendo.
Rispetto a quanto dichiarò Bettollini in una intervista del novembre 2017 a Primapagina, i tempi di apertura del Palasport registrano di fatto un anno di ritardo. All’epoca infatti il sindaco parlò di completamento entro la primavera 2018… Poi però si sono rese necessarie delle varianti e aggiustamenti progettuali all’impiantistica, più la realizzazione della rotatoria per l’accesso e l’attesa di questo finanziamento CONI, per la sistemazione delle aree esterne, così i tempi sono slittati. Ma ormai il traguardo è vicino. Le procedure di collaudo sono iniziate e sono tutt’ora in corso. Previsto, all’inizio dell’anno nuovo anche il bando per l’affidamento della gestione. Spetterà poi al gestore fare alcune “rifiniture” come la realizzazione di un piccolo bar all’interno. Il Comune ha previsto lo spazio e gli allacci necessari.
Diciamo che il nuovo Palasport sarà utilizzabile a pieno con l’inizio della nuova stagione sportiva 2019-2020. Il problema sarà trovare società e squadre che lo utilizzino e programmare eventi che possano consentirne un uso continuato e remunerativo. Qui il gestore dovrà metterci del suo. Chiaro che non potrà pensare solo alla manutenzione e alle pulizie.
In pratica la macchina ci sarebbe,anzi c’ e’, adesso bisogna trovare chi la guida.E chi la guida secondo me non lo fa “aggratisse” perché nessuno lo farebbe “aggratisse”….ma diciamo la verità,non è per caso che non ci sia qualcuno già pronto e che scalpiti per salire sulla macchina e farla marciare?Pero’ potrebbe essere anche questione di vocali applicati all’infinito del verbo marciare; per esempio “marcire”. Spero di no ,ma in tutti i casi, in questi periodi dove i soldi non li porta la cicogna, anche se qualcuno di certo c’è li ha, la vedrei abbastanza dura da parte di un privato od anche di una cooperativa assumersi l’onere del mantenimento e funzionamento con tutti questi sportivi sparsi sul territorio che scalpitano in attesa di misurarsi anche in discipline variegate.Chi vivra’ vedra’.Certo è che comunque le menti che hanno deciso a suo tempo tale investimento dovevano essere veramente votate allo sport e così quasi tutti i cittadini di Chiusi per avallare tali scelte che alla fine sono inevitabilmente politiche.Mi intendo poco,anzi nulla, di redditualita’ sportiva, ed anche se le vicissitudini odierne vengono da un ripiego per il quale sia sembrato utile cambiare strada,realizzando tale struttura, per adesso ballano solo le ditte che hanno fatto ed eseguito la progettualità, per gli altri fruitori futuri dell’opera vedremo.Vi ricordate della diatriba che sorse ad un certo punto se continuare o meno nell’opera o fermarla li dove si trovava rendendola inutilizzata? Si addivenne al fatto di continuare spostando la cosa su di un binario che avrebbe portato da un altra parte rispetto alla destinazione iniziale.Sorsero dei dubbi, anche interni al dibattito che ne consegui’.Solo il futuro dara’ la dimensione esatta della giustezza o meno di tale scelta che adesso mi sembra possa essere in procinto di essere ultimata.La fantasia umana troverà un modo di assegnare a qualcuno un percorso che possa essere finalizzato ad una gestione remunerativa ? Risentiamoci fra un po’ di tempo con l’augurio che mi possa essere sbagliato.