LA “PRIMA” IN A1 DELLA EMMA VILLAS, RAGAZZI CHE SODDISFAZIONE ESSERE LI’!
SIENA – C’è sempre una prima volta. E la prima volta non si scorda mai. Se poi, come prima volta ti tocca andare fino a Trento a giocare in casa di una delle supercorazzate della Superlega, fa parte del gioco. E quello della Superlega è un gioco affascinante, ma duro. Come da pronostico della vigilia ha vinto Trento. Ma la Emma Villas Siena non ha sfigurato. Come tutte le prime volte, non era esattamente il risultato, e nemmeno la prestazione, quello che contava. Il fatto eclatante, la notizia, era ed è che Siena era lì, a Trento, a giocarsela con la Itas che è uno squadrone, un di quei tre o quattro che lotteranno per lo scudetto.
Ragazzi, diciamocelo, chi l’avrebbe mai detto che quella squadra che solo nel 2012-2013 giocava nella serie C Umbra al palasport di Chiusi sarebbe arrivata incontrare gente come Aaron Russel, Simone Giannelli, Luca Vettori o Ivan Zaytsev, Luciano De Cecco o Aleksandar Atanasievic o Bruno de Rezende, Colaci e Juantorena, a trovare dall’altra arte della rete allenatori come Julio Velasco o Lorenzo Bernardi? Pochi l’avrebbero detto. Ma nello sport può succedere che una “cenerentola” lasci perdere la scarpa persa per strada e cominci una cavalcata trionfale, può succedere che una “provinciale” vinca un campionato, o più di uno e arrivi addirittura a giocare la Champion. Può succedere che una squadra partita da un palasport da 500 posti, nel profondo sud di una provicia toscana orgogliosa, ma in declino, per molte vicende, riconquisti un palcoscenico che la città aveva in uno sport diverso e che sembrava perduto per sempre… Ecc, la Emma Villas del presidente Giamarco Bisogno che sabato scorso ha giocato la sua prima partita nel massimo campionato nazionale, è tutto questo. E’ la nuova immagine sportiva di Siena. Quella più luminosa, almeno, dopo i fasti della Mens Sana Basket e anche del Siena Calcio che ora arrancano in A2 e serie C, con pochi riflettori addosso.
Siena nel volley non è mai stata granché, storicamente. Adesso è nella massima serie. E da quanto si è visto a Trento, la squadra di coach Cichello è tutt’altro che una comparsa. Anzi, sembra una formazione in grado di recitare un copione importante. La gara è finita 3-0 per i padroni di casa, ma la Emma Villas è rimasta in partita fino alla fine in tutti e tre i set. Non è poco in una gara di esordio che poteva far tremare le gambe e al cospetto di una del le formazioni più forti del torneo. Cichello ha schierato inizialmente Marouf in cabina di regia, Hernandez opposto, Ishikawa e Maruotti sulla bande, Gladyr e Mattei al centro, con Giovi libero. Trento ha risposto con Giannelli a dirigere l’orchestra, Vettori opposto, Russell e Kovacevic in banda, Candellaro e Lisinac centrali, libero Grebennikov.
Il primo punto di Siena in Superlega è di Yuki Ishikawa, nazionale giapponese, che trova il mani-out del muro avversario. Il top scorer è risultato Hernandez, con 13 punti, seguito dall’azzurro Maruotti (11) e Ishikawa (10). Questo per la cronaca.
Ma come abbiamo già detto, questa volta la cronaca lascia il posto alla poesia. Perché già essere lì, a Trento, a giocare la prima di Superlega, è una vittoria, di quelle belle pesanti. La Emma Villas Siena è una matricola, non dovrà far punti contro Trento, Modena, Perugia e Civitanova. Se vengono tanto di guadagnato, ma contro le supercorazzate c’è poco da fare. Nel volley più che in altri sport dove la giocata della domenica, il colpo di genio o di culo, possono ribaltare il pronostico. Ne volley, sui 25 punti, è difficile che succeda. Nel volley è la costanza, la regolarità, l’applicazione che paga, più della giocata…
La Emma Villa i punti dovrà farli contro tutte le altre. A cominciare dalla prossima gara, in casa, contro la Tonno Callipo Calabria di Vibo Valentia. Quella sì sarà una partita da vincere. Non solo perché sarà la prima in casa in A1, ma anche perché al di là delle 4 squadre già citate, con tutte le altre dovrà essere battaglia all’ultimo punto, sempre e comunque. Senza se e senza ma.
L’appuntamento è per martedì 23 ottobre alle ore 20,30 al Palaestra di Siena. Inutile e superfluo dire che si prefigura una “bolgia” infernale. Ai leoni non piace il tonno? Beh pazienza. Marouf & C. dovranno fare buon viso a cattiva sorte e farne un solo boccone, senza tergiversare. Come fosse una medicina.
m.l.
GIAMMARCO BISOGNO, Itas Trento, Manuele Cichello, siena