CHIUSI: REGOLAMENTO ANTIFASCISTA? E LA DESTRA CHE LO HA VOTATO ABBANDONA BETTOLLINI. E’ LA FINE DI UN EQUIVOCO
CHIUSI – A margine dei commenti sessisti e delle minacce di Casapound all’assessore Sara Marchini, per il regolamento comunale che vieta spazi e strutture pubbliche ad associazioni, gruppi e iniziative di stampo neofascista, razzista, xenofobo, omofobo o semplicemente inneggianti ad atteggiamenti discriminatori per genere o religione, molti sono stati i messaggi di solidarietà pervenuti alla giovane assessora “alla memoria” del Comune di Chiusi, di cui tutto si può dire, meno che sia un tipo arrogante, intollerante o fuori delle righe. Non ne ha le phisique du role.
Ma tra i tanti commenti solidali comparsi sui social, ce n’è anche uno che invece, al contrario prende le distanze, definitivamente, più che da Sara Marchini, dal sindaco Bettollini. Ed è un messaggio interessante, perché fa giustizia di un equivoco. Sgombra il campo da un alone di nebbia e di fatto “libera” Bettollini da una zavorra.
Il messaggio in questione lo ha scritto Cosetta Quiriconi già consigliera comunale per il centro destra all’epoca di Ceccobao tra il 2007 e il 2011, la quale accusa il comune di “intolleranza verso chi non la pensa come il Pd” e il sindaco Bettollini di aver preso l’appoggio e i voti della destra, compreso il suo, alle amministrative, per poi mandare quelle persone a quel paese. Non solo: l’ex consigliera dice anche di avergli fatto la campagna elettorale, a Bettollini, nel 2016, e di sentirsi “tradita” da un sindaco che adesso volta le spalle a chi lo ha sostenuto pur avendo idee diverse dalle sue. Il tutto per il no alla concessione di sale e spazi pubblici a iniziative che si richiamino al fascismo.
“Se comunismo vuol dire questo, fiera di essere fascista”, dice la Quiriconi. La quale evidentemente fa confusione con la storia e la filosofia e anche con le leggi dello stato, che vietano la ricostituzione del partito Fascista, ma anche a propaganda, l’uso di simboli, slogan e linguaggi che richiamino l’ideologia e il regime fascista. Anche fare il saluto romano o ostentare il “me ne frego” mussoliniano è reato. Essere comunisti no. Non lo è.
Ma il nodo che qui vorremmo sottolineare non è questo. Il nodo, è appunto che si è rotto un equivoco. Che a Chiusi – ma non solo a Chiusi – il Pd abbia preso alle comunali un certo numero di voti dalla destra è un fatto. Si sapeva. Successe anche con Ceccobao e con Scaramelli, prima che con Bettollini. Nel 2016, poi, con la lista di centro destra capeggiata dal mister nessuno Salaris, arrivato da chissà dove, e senza arte né parte, chiaro che la destra vera, quella concreta e legata agli affari e al potere, abbia scelto la sponda rassicurante del potere costituito, la lista che sulla carta garantiva la vittoria ed era, all’epoca, sospinta dal vento renziano e ormai lontana dalla vecchia base comunista: Il Pd e Bettollini, appunto.
Però poi, strada facendo, un po’ per la debacle nazionale del renzismo, un po’ per una serie di “frizioni” con Scaramelli, un po’ per scelta e convinzione, Bettollini ha via via bloccato la barra sempre più a sinistra, almeno sulle questioni di principio, prima fra tutte quella dell’antifascismo e della “memoria condivisa”. La delibera “antifascista” sugli spazi pubblici non è che l’ultimo atto. Quello che ha fatto saltare il tappo e ha costretto certe figure della destra che pensavano di aver trovato una sponda nel decisionista e rottamatore Bettollini a fare un passo indietro. A tirarsi fuori.
Per Bettollini non è una sconfitta. Né una perdita grave. Può darsi che perda qualche voto “ibrido”, ma acquisterà in credibilità, soprattutto verso la sinistra. Parola peraltro che usa sempre più spesso.
E’ una esponente della destra a certificare che Bettollini e la giunta di Chiusi – quindi anche la giovane Sara Marchini, oggetto degli attacchi di Casapound, anche Andrea Micheletti che viene da Rifondazione e da Sel, e anche Chiara Lanari che è di area socialista – non sono più “credibili”, sostenibili o votabili per la destra stessa.
Per chi, come noi, s i è sforzato in questi anni di affermare la necessità di una politica di sinistra anche nelle stanze del Comune, tanto da appoggiare alle elezioni del 2011 la Primavera e nel 2016 la lista dei Podemos, credendo poco ne l Pd, questa è una buona notizia. Ed è la conferma che l’attuale amministrazione, tutto sommato, sta facendo la sua parte e la fa tenendo il timone nella direzione giusta. Almeno sui principi, che non è poco. Ma anche in altri frangenti.
Ora, con l’esternazione di Cosetta Quiriconi, il quadro è più chiaro, è stato ripulito – come dicevamo al’inizio – da un equivoco e da un principio di inquinamento politico. Sta a Bettollini, a Micheletti e agli altri dimostrare che su questa strada si vuol proseguire. E sta anche all’opposizione di sinistra, ai Podemos, valutare tutto ciò, liberandosi da pregiudizi pregressi e incrostazioni e magari trarne delle conseguenze.
A Castiglione del Lago c’è chi propone al Pd di aprire un tavolo di confronto coi 5 Stelle in vista delle prossime amministrative, per evitare che i 5 Stelle si saldino con la destra fascioleghista.
A Chiusi a primavera non si voterà per il Comune, se ne parlerà nel 2021, c’è più tempo. E’ probabile che da qui ad allora il quadro sia ulteriormente mutato, ma è ipotizzabile, un confronto serio e senza diffidenze tra Bettollini e ciò che resta del Pd da una parte e i Podemos dall’altra, partendo proprio dalla comune matrice antifascista e costituzionale? Non si voterà per il Comune, quindi dovrebbe essere più facile discutere. Si voterà per l’Europa. E la sinistra da qualche parte e in qualche modo deve ripartire. In altre parti del continente la ripartenza è cominciata. Chiusi, nel suo piccolo, potrebbe provare a dare il buon esempio.
m.l.
Che la destra, da queste parti, voti alle comunali per la sinistra non è certo notizia di oggi. Accadeva anche ai tempi del Pci.
Che non lo faccia più in futuro può anche essere ma non perché Bettollini è troppo di sinistra, come dice la Quiriconi, ma semplicemente perché è cambiato il vento anche in Toscana, in Umbria e in Emilia.
O i risultati di Arezzo, Siena, Grosseto, Pisa… non hanno insegnato niente?
Che la destra abbia in passato votato per la sinistra io non lo sapevo. Ora viene dato come un processo naturale, non capisco perché non sia stato evidenziato. Non capisco anche quali siano state a suo tempo le motivazioni che hanno indotto la signora Quiericoni e altri di destra ad appoggiare “riservatamente” l’elezione di Beettollini
Che una certa destra abbia votato spesso per la sinistra è cosa nota e dibattuta. Su primapagina, anche quando era solo di carta, ne abbiamo scritto parecchio. C’è stato un periodo in cui la destra storica chiusina votava socialista, per esempio. Poi con Berlusconi in auge, tornò all’ovile, ma a livello locale sia Ceccobao, sia Scaramelli e Bettollini, ma in parte anche Ciarini in anni più lontani, hanno beneficiato dei voti del “moderatismo benpensante” e anche della destra più reazionaria, quando questa non aveva di meglio da votare. Per una questione di “aspettative” e di rapporto col potere, che alla destra non dispiace. Mai.
Non a caso anche alle primarie aperte del Pd, la destra ha spesso influito, spostando gli equilibri. Anche quando si trattava di eleggere il segretario del partito. O di votare il candidato a sindaco. Ricordate la campagna elettorale del ’94? chi “impallinò” Talozzi? Ora il vento è cambiato, ad Arezzo, Grosseto, Perugia e Siena la destra ha vinto senza bisogno di votare, più o meno riservatamente, quelli del Pd… A Chiusi però si assiste ad un processo inverso. Almeno a quanto dice l’ex consigliera Quiriconi: Bettollini, dopo aver preso i voti della destra, non garantisce più quella parte politica, anzi, la mette alla porta con regolamenti antifascisti. Questa per me è una buona notizia. Poi se la destra chiusina non voterà più Pd, ma – magari – i 5 Stelle, non è perché è cambiato il vento, ma è solo per la solita questione di convenienza e rapporto col potere… La destra sta sempre con chi comanda.
Non so se la destra voterà i 5Stelle o la Lega, (se riuscirà ad organizzarsi anche qui) ma di voti in libertà ce ne sono tanti.
Il dato delle ultime politiche è eloquente.
Che in buona parte la destra, i moderati o i conservatori, chiamateli come vi pare, nelle regioni rosse in special modo, votassero Pci alle amministrative solo Scattoni pare che non lo sappia.
Il Pci il massimo dei voti li prendeva alle comunali e alle provinciali, proprio perché, come dice Lorenzoni, il partito degli affari non va mai all’opposizione.
Non è una supposizione, ci sono studi e numeri che confermano il fenomeno. Se ne parlò anche in un convegno a Città della Pieve organizzato da primapagina.
Che poi si dicesse che i migliori risultati alle amministrative fosse il frutto del “radicamento sul territorio” non cambia la sostanza.
Cambia, eccome. C’è un’esponente di destra che dichiara pubblicamente che non appoggia più Bettollini. Allora la questione è: una tendenza naturale o un accordo? Dal testo della signora che ha dichiarato isembrerebbe che sia stato una specie di accordo.
Signor Lorenzoni, Le ho già risposto ampiamente su FB ma forse non lo ha letto o non vuole leggerlo o non vuole capire. Allora. Lo dico ora e poi non lo dico più. E valga per tutti. Ripeto quanto scritto su FB. Il mio disappunto è dovuto al fatto che una parte (lungi da me fare di tutta un’erba un fascio) della sinistra democratica chiama e “bolla” fascisti tutti coloro che esprimono un voto al centro destra/destra estrema. Ed ecco spiegata la mia affermazione da Lei tanto declamata “fiera di essere fascista”. Se avesse cercato di comprendere (magari chiedendo alla diretta interessata…ma questo è un altro modo di fare giornalismo)…..forse non avrebbe scritto quello che ha scritto. Ma premesso questo (non mi dilungo…vada su FB e legga quello che ho risposto sulla sua pagina di FB del suo giornale), il mio rammarico non è legato alla negazione di Bettollini & C. di spazi pubblici ai fascisti (tra l’altro ridondante perchè già la Costituzione ed il Codice Penale lo prevedono), quanto al fatto di aver affermato che i “fascisti” (termine, ripeto, ampiamente utilizzato per distinguere chi vota a destra) non sono graditi. Ora. Se il nostro (o suo) beneamato Sindaco avesse scritto “Casapound non è gradita”..nulla di che…non mi sarei neanche scalfita. Ma in quel termine si esprime una chiusura verso TUTTA la destra. Anche quella che, in silenzio, onestamente, correttamente, lavora, paga le tasse e non crea disturbo alcuno. Quanto alle “illazioni” su eventuali favoritismi (e mio malgrado non so di che genere…visto che il signor Bettollini con me, in campagna elettorale, nonostante il sostegno, non ha mai voluto nemmeno prendere un caffè…) vorrei tranquillizzare tutti. Bettollini ha beneficiato dell’appoggio della destra e ha elargito sorrisi e pacche sulle spalle fino a che gli ha fatto comodo. Altro non ho da dirvi. Sul come, quando, dove e perchè abbia agito in tal senso, dimostrandosi “quasi amico”..chiedetelo a lui. Io so solo che ci sono rimasta male… umanamente…perchè le persone le guardo così…non mi interessa cosa votano e perchè. Difendo anche io (uuhhh…a Lorenzoni sembrerà strano) i valori della democrazia e della libertà (soprattutto di pensiero), così come difendo i valori della onestà, trasparenza e della morale (non politica ma di coscienza). Detto questo mi auguro che il signor Lorenzoni, prima di scrivere (frugando nei post di FB) abbia altrettanta buona coscienza di informarsi più in dettaglio, attraverso la consultazione diretta delle persone che lui cita nei suoi articoli e di cui pubblica foto senza autorizzazione (mi sfugge un passaggio o io non ho autorizzato la pubblicazione della mia foto, peraltro in abito da sposa che…maledetto il demonio…fossi stata vedova sarebbe stata pure di pessimo gusto?…Signor Lorenzoni se vuole una mia foto..me la chieda….quanto meno più attuale..perchè mi fa apparire bella e giovane e io non lo sono più….va bè…questa era per “smorzare” i toni). Detto questo..e concludo..e non mi ripeto..se Lorenzoni vuole materiale per poter scrivere articoli….basta che lo chieda….ma non scriva solo ciò che a parer suo fa lo scoop…oltretutto facendo illazioni sua una mia presunta “dipartita” dal social FB… Lorenzoni io ci sono…controlli meglio. Se poi vuole avere uno spunto di riflessione….com’è che il Bettollini dice sempre ” lo ribadisce il Sindaco!” …”Il Sindaco sono io!”…maahhh. ..non so perchè…ma mi ricorda qualcuno…Ma mi sbaglierò sicuramente… E comunque mi ringrazi…(anzi no…ne faccio a meno)… ma almeno ha materiale per l’articolo di domani. Anzi…questa gliela voglio regalare..l’autorizzo espressamente a scriverla..”Quanto era meglio quando c’era Ceccobao”…persona di ampio spessore culturale e professionale ….e che aveva 9000 cittadini…no fascisti e comunisti. Ce lo faccia l’articolo..a sto giro l’appoggio…
La delibera approvata dal Comune non vieta spazi e strutture a chi vota a destra, ma solo ad organizzazioni, partiti, movimenti che si richiamino al fascismo, al nazismo, che usino slogan, simbologia e vocabolario propri del regime fascista e anche ad organizzazioni e movimenti o manifestazioni che istighino all’odio razziale, alla violenza o discriminazione di genere, religiosa o politica. Tra l’altro non è il primo comune ad averlo fatto, né l’unico. Se poi qualche leghista o elettore della destra si sente “chiamato in causa” e destinatario del divieto è un problema suo. Forse vuol dire che si sente fascista. O razzista, o xenofobo, o omofofo… Come si contestualizza un regime di inizio ‘900 oggi nel 2018, quasi 2019? Ce lo dice l’Indipendent: https://www.huffingtonpost.it/2018/10/17/the-independent-contro-salvini-litalia-sta-diventando-un-paese-fascista-davanti-ai-nostri-occhi_a_23563857/
Credo di aver capito. Vediamo se ho capito bene. La signora Quiriconi insieme ad altri elettori di destra alle ultime amministrative ha votato senza corrispettivo politico per Bettollini. Di questo il sindaco ne era a conoscenza. Il risultato di questo appoggio è stato probabilmente la causa della non rielezione della candidata della lista di ispirazione di centro destra della professoressa Vagnetti.
Io Marco,vorrei sapere chi decide chi è fascista e chi no ! Vorrei sapere chi può giuducare un’idea ,seppur sbagliata,e proibire di dirla ! DE-MO-CRA-ZIA ,per molti è una parola che riempie la bocca !
Quelli di Casapound che si definiscono “fascisti del terzo millennio”, nei loro raduni fanno il saluto romano, ostentano e vendono gadget a forma di fascio littorio, poster di Mussolini con l’elmetto e senza, magliette con la scritta “Me ne frego” e altre amenità del genere ad esempio sono da considerare Fascisti. Quelli di Forza Nuova pure, anzi questi ultimi usano anche simboli nazisti, che è anche peggio. L’apologia del fascismo non è “un’idea”. In Italia è un reato punito dalla legge, anche se chi la fa si presenta regolarmente alle elezioni. Ecco qui un servizio che pubblicammo due anni fa sul raduno nazionale di Casapound a Chianciano che seguimmo da vicino. Così magari il concetto è più chiaro: https://www.primapaginachiusi.it/2016/09/10694/
Non rispondi alla mia domanda. Chi può giudicare ? Tu ? Mi spieghi perché rispondi sempre in ritardo,fai finta di non vedere gli articoli,ma tu sei un giornalista libero ?sei sicuro che non devi dar conto a qualcuno ? Ricordati che i Nazisti sono persone deprecabili,farabutti e assassini. Non dimenticare che i comunisti hanno fatto 100 milioni di morti e ancora ne fanno e ancora affamano le persone il Venezuela è, speriamo,l’ultimo esempio !
La democrazia deve riguardare tuto e tutti ! Democrazia è anche non dare del fascista o dell’estremista a persone che non la pensano come te anzi come voi anzi come noi !
Non garantisce più? Quindi sino ad ora l’ha garantita. Ma come e per cosa?
Garantire che cosa? La destra vota a scatola chiusa per chi comanda. Perché chi comanda qualcosa può sempre garantire, chi non comanda, invece, non garantisce niente. Il Pd renziano (addirittura iperrenziano) che aveva appena rottamato la vecchia nomenklatura e anche certe posizione ritenute antiche, stantìe e fiori tempo, che dichiarava di preferire Marchionne ai sindacati, era, due anni fa, una manna dal cielo per la destra orfana ormai di Berlusconi e a livello locale rappresentata qua e là da figure senza volto, senza storia e senza idee quando non addirittura impresentabili… L’elettorato moderato e di destra è meno schizzinoso di quello di sinistra, è più utilitarista e sceglie sempre il male minore. La sinistra invece preferisce farsi le bucce fino a farsi male, preferisce dividersi e guardarsi in cagnesco, con diffidenza anche solo per qualche sottigliezza. La differenza è tutta qui… Da quello che dice l’ex consigliera Quiriconi nel suo post su facebook (non più visibile) sembra più una scelta sua, personale, che un accordo politico, anche perché nel 2016 Cosetta Quiriconi era sì una esponente riconoscibile e riconosciuta della destra chiusina, ma nella destra chiusina contava, credo, quanto me e te, che alla destra non ci siamo mai nemmeno avvicinati. Resta però una dichiarazione sintomatica di un atteggiamento che forse è stato piuttosto diffuso. Come del resto dicono i numeri…
Rileggi agari ripubblica la dichiarazione dell’esponente di destra a cui ti riferisci. Secondo me si è trattato di un appoggio attivo di cui il sindaco sarebbe stato consapevole.
Non posso rileggere il post. Non lo vedo più, perché il sottoscritto e altri sono stati “bannati”, come la stessa Quiriconi ha spiegato su FB.
Il sindaco era consapevole dei voti delle destra? Credo di sì.Anche alle primarie era successo, non era una novità. “Pecunia non olet” dicevano i latini. Neanche i voti “puzzano”. Anche la Primavera provò a prendere un po’ di voti alla destra. i 5 Stelle ne hanno presi 5 anni dopo, forse quanti il Pd. Evidentemente una parte dell’elettorato di destra ha ritenuto più utile votare per Bettollini che non per la lista Vagnetti o per quella propriamente di centro destra capeggiata da Salaris. Non bastò a quest’ultima nemmeno l’appoggio di Salvini che venne a Chiusi a perorarne la causa in un tripudio di folla e di camionette della polizia…
Non ho un profilo sui social, quindi forse mi manca qualche elemento ma il commento della sig.ra Quiriconi all’articolo è abbastanza chiaro: non è un reato ma parlare di appoggio alle elezioni da parte di esponenti di una certa parte politica non è cosa da poco e non credo che le stesse dichiarazioni “liberino” politicamente il Sindaco, nonostante Lorenzoni faccia i salti mortali in versione simil Emilio Fede con Berlusconi.
Sulla barra a sinistra dell’amministrazione io ho un’opinione diversa, al di là delle enunciazioni di forma certo giuste, io vedo iniziative tra l’altro non etichettabili né di destra né di sinistra, semplicemente non utili al nostro paese che vive una profonda crisi economica e sociale, la politica dei proclami e della ricerca del consenso a tutti i costi forse può essere utile nel breve periodo a chi la pratica ma non servirà certo a migliorare la situazione.
L’ex consigliera Quiriconi afferma una cosa nota e risaputa e cioè che una certa destra nel 2016 votò per Bettollini e per il Pd-Psi (come anche nel 2002, 2007 e 2011). Proprio perché si sapeva che sarebbe successa una cosa del genere, vista anche l’impresentabilità della lista di centro destra e l’inconsistenza della lista Fiorini, si decise di mettere in campo la lista di sinistra Possiamo. Ciò anche perché si temeva analogo “inquinamento” dei 5 Stelle. O ricordo male?
Da allora però, secondo me, Bettollini e la giunta (non tanto il Pd che è sempre stato assente o colpevolmente latitante) hanno via via, con gli atti e le scelte, non solo coi proclami tenuto la barra sempre più a sinistra, magari qualche volta anche per caso o per necessità. Almeno su certe questioni: alcune di principio e altre più strettamente amministrative. Secondo me Bettollini e la giunta si sono anche affrancati, in una discreta misura, dalla linea e dalle logiche scaramelliane. Anche nei metodi e nel modo di porsi verso la città.
Ci sta che a volte si muovano in modo contraddittorio, o ondivago ma chi non lo fa? anche i 5 Stelle e i podemos secondo me hanno avuto passaggi ondivaghi e contraddittori, almeno rispetto ai “proclami iniziali”. A Bettollini & C. piace stare sotto i riflettori? sì. Ma qualche problema annoso di quelli che costituivano danno serio all’immagine della città e alla sua vita quotidiana lo hanno affrontato o lo stanno affrontando (vedi frana sulla 146, incrocio 4 poderi, stazione…), hanno contribuito a realizzare opere che aumentano la “dote” della città come gli sportivi per il calcio, il palasport, hanno in qualche modo contribuito alla crescita o al mantenimento di manifestazioni importanti, sul turismo qualche piccolo risultato si comincia a vedere, hanno compiuto scelte di campo significative come il legame con Slow Food… Insomma io non vedo tutta la negatività di cui parli, vedo una città in crisi, come lo era 5 o 10 anni fa, ma con un pizzico di “verve” in più e qualche problema in meno o in via di soluzione. Non mi pare, francamente, che sia tutta e solo propaganda. Poi c’è anche quella, ma fa parte del gioco. Purtroppo a fronte di una giunta che in qualche modo si muove (e ognuno può dare il giudizio che ritiene più opportuno) non vedo una politica che si muove e si fa sentire altrettanto. Anche le opposizioni, al di là della sacrosanta e legittima azione consiliare, non dicono niente di niente su niente, rispetto a ciò che avviene in città o in Italia o nel mondo. Ci vuole una minaccia di Casapound per vedere una presa di posizione… E’ questo che manca, secondo me, sia da parte della maggioranza che delle opposizioni. In egual misura. E come vedi, caro Luca, io provo ad argomentare e lo faccio scrivendo su un giornale, quindi al pubblico. Ma non offendo nessuno sulla professionalità. Di simil Emilio fede ne ho conosciuti tanti, ma non abitano qui. Vedo comunque che dopo aver dichiarato di non leggere Primapagina da tempo, hai ricominciato a farlo. La cosa mi fa piacere. Quando magari tu e Possiamo vorrete parlare del “futuro della sinistra” e della possibilità di un rilancio della sinistra anche a livello locale, io sono disponibile a farlo. Credo anche Bettollini & C. Sul Pd invece non ci scommetterei neanche un centesimo.
L’opinione sulla linea di un giornale non credo abbia niente di offensivo.
Se non offensivo trovo invece ridicolo pensare che i problemi del paese si possano risolvere con un accordo con slow food o riparando una frana dopo 6 anni (intervento tra l’altro della provincia) o mettendo un semaforo ad un incrocio, o tanto meno costruendo un palazzetto dello sport a riparo di una cavolata che si trascina da 15 anni, ma d’altronde visto che abbiamo scoperto il marketing nel 2018…forse anche un semaforo ci sembra una cosa rivoluzionaria.
Niccolò, è la legge che decide chi è fascista e chi no. Poi ci sono quelli che decidono di esserlo da soli, ostentandolo pure. E quelli non hanno diritto di cittadinanza. La partita chiusa nel ’45 non si può riaprire. Al contrario, essere comunisti e professarsi tali in Italia non è reato. Il pugno chiuso si può alzare, il saluto romano no. E questo non è che lo decida io… lo dice la legge. O solo il povero Lucano deve rispettare la legge?
Assolutamente d’accordo. È la legge che decide, quindi la magistratura. Se Casa Pound viene giudicata un tentativo di ricostituzione del partito fascista non deve avere diritto a presentarsi alle elezioni. Se invece la fattispecie non esiste avrà i diritti di tutti i partiti e associazioni.
Per dire che Casapound (ad esempio, ma non ì la sola) è un partito-Movimento-Associazione che si richiama al fascismo e usa simbologie fasciste vietate dalla legge basta guardare il video che ho postato poco sopra, girato al convegno nazionale di Chianciano nel 2016. Le immagini parlano da sole, al di là di ogni commento e di ogni ragionevole dubbio… Comunque il video è qui: https://www.primapaginachiusi.it/2016/09/10694/
No Niccolò,non è esatto.Quanto al Venezuela che si contorce dalla fame lo sai bene il perchè e se non si portano in evidenza le ragioni sai bene anche tu che si compie una mistificazione. Il Venezuela uno dei paesi più ricco di risorse di tutto il sud america se non è il più ricco ci và vicino ad esserlo. Le multinazionali americane sono state sfrattate dal governo di Chavez e poi mantenute fuori della porta dal governo Maduro proprio perchè la loro presenza dentro quel paese era una rapina legalizzata dai governi democristiani precedenti che galleggiavano nell’oro dei loro politici. Chi ha preso il potere anche col concorso del Brasile di Lula si è giustamente ribellato a questa forca caudina espellendo chi succhiava il sangue e ripartendo a livello sociale fra la popolazione più povera il flusso di ricchezza che proviene dalle risorse ritornate adesso in mano a chi ne è il padrone: il popolo! Non ti piace il principio che chiunque che sia sfruttato possa ribellarsi e buttare fuori qualcuno che gli stà sulla testa? Alla gente comune tale principio piace, non piace a chi con le multinazionali e con gli Stati Uniti d’America ci guadagnava,ci commerciava e si arricchiva alle spalle dei poveri, che comunque in poco tempo hanno fruito dei servizi sociali ai quali prima non potevano accedere.Come ben sai che qualcuno con nome e cognome con i soldi made in USA ha anche tentato di ritornare con un colpo di stato al potere nuovamente.Il regime attuale non piace a tutta quella borghesia che per etica e cultura tipica e comune dei paesi sudamericani fa riferimento alle libertà individuali che rimangono individuali e sacrosante fino a che non toccano quelle loro….e si servono anche del pietismo dei poveri per dimostrare questo.Quelle degli altri non esistono. Una specie di azione della chiesa cilena ai tempi di Allende e poi di Pinochet, ma gli esempi ci sono stati a dozzine,iniziati con le donne in piazza che contestavano con le pentole le nazionalizzazioni spianando la strada alla reazione dei ceti ricchi e spodestati con l’aiuto dei militari.Hanno fatto le elezioni e le ha vinte Maduro e purtuttavia non si danno pace inviando messaggi a tutto il mondo del loro sottosviluppo prodotto specialmente dall’anello sanitario e commerciale istituito dagli USA. A questi ultimi non interessano se i governi siano di destra o di sinistra, interessa poterci commerciare e basta e per questo sono disposti sempre a fare la guerra ai governi che non gradiscono e che non siano propensi ad accettare i loro ricatti.Non tutti sono servi Niccolò,od hanno la propensione ad esserlo come è stato qui in Europa per Obama che da democratico ha ispirato da una parte certe politiche ma che dall’altra è stato prone smaccatamente agli interessi delle multinazionali. Ti ricordo che dietro la Clinton ci sono stati finanziamenti per la loro campagna superiori a 200 milioni di dollari che chiaramente poi in un paese come l’america i ritorni si attendono.Questo lo dovresti capire e come questo dovresti anche capire che in pratica la loro politica estera è quella di trovare sempre e per forza un nemico.E’ la loro cultura, da che esistono, è inutile sforzarsi per dimostrare quei principi che vengono promanati da allocchi che hanno avuto terreno di cultura anche qui in italia del tipo ”I care” di ben noto uso. Vedi Cuba per esempio che ha subito mezzo secolo di anello sanitario dove non filtra tutt’ora quasi nulla.Ed allora nel caso del Venezuela la responsabilità non è del comunismo come dici tu ma dell’affamatore e del ricattatore che se potesse vedere schiantarti di fame farebbe carte false e la maggior parte delle volte alla fine ci riesce anche a costo di bagni di sangue.Questo i seguaci dell’ ”I care” non lo dicono perchè se ne sono volutamente dimenticati e non è più nel loro DNA. Quanto al comunismo che abbia fatto 100 milioni di morti è una allocuzione che lascerei ai cervelli che sono influenzabili da Berlusconi nell’osanato libro ”il libro nero del Comunismo”. Io parto da una constatazione anche su un giudizio che dalle colonne di questo giornale può essere solo di massima evidentemente.Il Comunismo è un regime che si è affermato nelle regioni del globo tormentate da fame, miseria e guerra e dove un pugno di ricchi stava sul collo a milioni di poveri.E’ sempre così Niccolò, è la storia dell’uomo che è così. Chi si voglia liberare da quel giogo non può farlo chiedendo più spazio e più democrazia perchè ogni volta che prova a farlo viene fottuto dalle leggi e dai governi che rappresentano le oligarchie.Purtroppo è con la violenza che si cambiano le cose perchè con la ragione anche se ce l’hai non la cambi perchè chi comanda ha sempre dalla propria parte anche l’organizzazione religiosa che smorza le coscenze, che le addomestica e che fa loro avere una visione del mondo subalterna,perchè per i poveri il paradiso sarà nell’altra esistenza.Funziona così in tutto il mondo bene o male.Dicono che l’abbia deciso il creatore che sia così ma guarda caso lo dicono uomini come noi che ti vorrebbero convincere che ti sarà data un altra vita dopo la tua fine.Allora,è il mondo selvaggio che ha impostato le condizioni dove prevalga la violenza e non la ragione ed ha creato le condizioni perchè l’uomo sia schiavo di se stesso.Non ti voglio convincere sulla superiorità dei concetti ma la storia purtroppo se la guardi da tutti i lati gronda sangue umano per l’egoismo educato appositamente perchè i gangli della società funzionino in questo modo.E chi si ribella a tale modo ha dimostrato che può creare nel tempo sistemi socialmente più giusti del capitalismo che esiste non dal 1800 ma da che mondo è mondo fin dalle origini dell’uomo e che stà oggi consumando tutto il globo, compresi gli stessi uomini, ricchi, poveri, gialli, neri o bianchi.Chi difende tale stato di cose perchè pensa che sia l’uomo che sia fatto così segna un limite grandissimo alla sua azione nel mondo. gli animali hanno l’istinto l’uomo ha la ragione e se non si riesce a portare in comune la ricchezza che viene prodotta nel mondo e della quale si appropriano pochi instaurando le leggi fatte da loro a loro utilità ,uso e consumo, scompare il genere umano.Il Comunismo che è esistito è stato un tentativo abortito per cambiare tale situazione ed un seme l’ha gettato anche se ha creato necessariamente uno stato autoritario.Ha dovuto difendersi serrando le fila e sacrificando milioni di uomini nella loro libertà per tale visione.Tanti lo definiscono e l’hanno definito una utopia, un parto di menti malsane che ha prodotto la reazione e la guerra di coloro che non volevano ripartire la torta.Anche in quegli stati dove ha proliferato ed è arrivato al potere si sono innescate all’interno del sistema visioni diverse anche se alla fine la fame atavica di secoli è stata sconfitta( vedi Russia e Cina) e probabilmente anche se quel sistema ha abortito dall’interno è riuscito a piantare nella storia del mondo un seme che personalmente mi sento di criticare positivamente perchè ha dato adito a milioni di uomini di pensarla diversamente da quella che viene anche attualmente pensata e subita come condizione di schiavi,perchè ancora nel mondo gli schiavi ci sono e parecchi a centinaia di milioni, anche col frigorifero e la televisione, ed il capitalismo ha dimostrato che il loro numero proprio in regresso non sia.Sicuramente i grandi cambiamenti nella storia sono lenti , ma almeno guardandola dall’esterno definirei i più grandi scosson che hanno fatto si che il mondo fosse cambiato ed imboccasse altre strade sono almeno tre . La Rivoluzione Francese, quella Americana e quella Sovietica.Il resto che viene definito dai moderni adepti e critici di Paolo Pansa come la rivoluzione sociale del fascismo sono tutti aspetti
che non fanno altro che mettere in risalto aspetti minimali e populistici della retorica di un regime di una Italietta nella quale gruppi di industriali e di agrari investirono su Mussolini e fruirono dei timori di una rivoluzione socialista armando la mano di facinorosi che si sentivano autorizzzati dalla protezione del governo di schiacciare con la violenza chi si ribellava alle ingiustizie, fino a procurare la guerra totale per assurde visioni a cui il popolo ignorante aveva dato il consenso. Questo indubbiamente è stato al di la delle simpatie o del credo politico di ognuno di noi.
In questo commento di Carlo Sacco c’è tutto, questa volta il suo commento non è lungo ma ampio, le cose stanno esattamente così, barre a destra? a sinistra?, tutte cazzate, nelle parole di Carlo c’è conoscenza e grande lucidità, proveniente dalle letture e dalla vera informazione sul campo e sui mezzi di informazione seri, purtroppo queste affermazioni sono oggi pane per pochi, tutto il resto è propaganda spicciola, bla bla bla sui social e poco altro.
Dottor Scaramelli le sue poche righe denotano arroganza,presunzione,mancanza di un ben che minimo senso democratico ! La finisco qui ! Lei è peggiore di quelli che critica : un vero fascista con tanto di manganello e olio di ricino,perché quelli che critica tanto,giustamente dal canto suo,fecero una rivoluzioni con quei mezzi. Altri hanno fatto le rivoluzioni con morti,torture,deportazioni,la Siberia docet ! Comunque con tutto il rispetto per le sue idee,la saluto e le faccio tanti auguri continui pure a sognare !
Mi sono sentito di risponderti Niccolò ed io i giudizi sulle persone preferisco non darli ma quegli sugli argomenti invece si.Siamo persone e possiamo sbagliare tutti perchè viviamo in un mondo dove siamo circondati da interessi e spesso la maggior parte delle persone povere o ricche che siano vivono di tali interessi e da questi per necessità bruta o per mantenere livelli di vita sono costretti giocoforza a seguire ed a perorare o criticare tali interessi: a scuola ci facevano studiare come agiva ”l’homo aeconomicus” per giustificare le teorie alle quali ubbidiva.Quando tu parli delle rivoluzioni e dici che quella Sovietica fu brutale perchè fece morti,fame e miseria, fu devastante per l’ordinamento sociale che era sotto il tallone zarista ed oggi molti critici di questa dicono che il popolo passò da sotto una dittatura oligarchica e sanguinaria ad un altra dittatura altrettanto sanguinaria.Ti volevo avvisare che come disse Mao Tse Tung ”le rivoluzioni non sono un invito a pranzo” sono uno scardinamento sociale violento con il quale una classe ne spodesta un altra.E come avrebbe fatto a trionfare la rivoluzione sovietica se avesse perorarato gli interessi di una incastellatura sociale piramidale legata al precedente regime che partiva dai Romanoff e finiva ai servi della gleba delle grandi proprietà terriere passando per tutte le stratificazioni sociali intermedie? Ogni classe, ogni stato sociale reclamava i propri interessi, molti costituiti ma moltissimi erano interessi dei miseri, degli operai ma anche dei contadini.In Russia vigeva il medio evo sotto nlo zar , non avrebbero potuto fare una rivoluzione dando ad ognuno ciò che reclamava.Preso il potere si instaurò un braccio di ferro fra i rivoluzionari ed i controrivoluzionari, fra coloro che volevano fare tabula rasa e coloro che volevano togliere di mano il potere a chi l’aveva conquistato con l’insurrezione.L’unione sovietica dopo qualche anno dalla sua nascità rischiò di crollare sotto i colpi dei generali zaristi pagati con i soldi degli inglesi, dei polacchi, degli americani e dei tedeschi e tutti questi mandarono armate intere dentro il territorio Russo per sconfiggere i bolscevichi,ma fallirono per il semplice fatto che l’impronta data al nuovo sistema sociale si basava sul potere del popolo che stava per la prima volta fruendo della divisione della ricchezza che ancora allo stato iniziale si riversava sulle fabbriche che venivano create.Molti generali controrivoluzionari dell’esercito Bianco furono vinti, catturati e fucilati senza pietà come lo fu di Kolciak ed altri prima e dopo, ma si parla di anni e si parla di deportazioni-come hai detto tu- in Siberia.La pietà umana non era di quelle terre Niccolò, ma ho riassunto questo per dirti che I Russi hanno difeso la loro terra che avevano conquistato sia contro l’usurpazione interna dello zar e delle sue leggi e i tentativi di centinaia di migliaia di militari mercenari pagati dalle potenze straniere che invasero con le armate il suo territorio. Non solo in quelle occasione il nazionalismo russo si fortificò perchè era già forte anche sotto lo zar ma i bolscevichi dimostrarono di avere una classe politica che seppe superare a prezzo di grandi sforzi le vicissitudini e le superò davvero diventando il secondo paese più potente del mondo dopo gli Stati Uniti.I contadini Kukaki che imboscavano il grano furono deportati in Siberia e parecchi passati per le armi poichè il concetto di Rivoluzione i bolscevichi lo avevano ben chiaro, ma sanguinario era il regime che aveva compresso il popolo mandandolo nelle trincee della prima guerra mondiale e che aveva depauperato il paese a scopo di guerra e di mandare al macello milioni di uomini.Quello del nuovo regime sovietico non poteva giocoforza essere un potere democratico come lo conosciamo noi perchè aveva il mondo contro. Quei milioni di uomini che ritornarono dalla prima guerra mondiale non amavano più i Romanov e furono intelligentemente captati ed usati da Trotsky che li organizzò secondo la potentissima ed efficientissima scuola militare dello zar spodestato che il nuovo regime mandò in esilio a Ekaterineburg ed in Siberia e che poi soppresse poichè aveva il timore che potessero rifondare con i loro accoliti un altro regime questa volta ordito sempre dall’occidente o dal giappone se fosse stato liberato.Se prendi il potere e se non hai un esercito organizzato che ti difende sei fottuto perchè il primo colpo contrario aspettatelo dall’esercito come sempre succede negli stati che cambiano regime.Il settore militare quindi beneficiò di grandi passi in avanti, ancor prima dell’agricoltura perchè le dirigenze si aspettavano che fossero attaccati senza sosta ed andò proprio così.Quindi sono morti a milioni e tanto non bastò perche anni dopo la seconda guerra mondiale scatenata da Hitler di milioni di morti russi la germania nazista ne fece venti invadendo la Russia ma alla fine fu battuto.Con tutto questo discorso forse anche noioso ti volevo far capire che in queste circostanze non può crescere la democrazia che abbiamo avuto noi ma solo dopo la guerra poichè una nazione di otto fusi orari e con popolazioni e lingue talmente diverse la tieni insieme non con la democrazia od il frigorifero per tutti, bensì con la forza dello stato centralizzato che nel tempo ha dovuto confrontarsi con la guerra fredda perchè sapeva bene che se avesse aperto le frontiere subito dopo il conflitto di gente in russia ce ne sarebbe rimasta poca, per il semplice fatto che qualche decennio prima erano al medio evo e la popolazione si sà bene come possa reagire.Sarebbe stato un regime che sarebbe crollato, anche perchè per le potenze occidentali Inghilterra, Francia, Stati Uniti e tutta l’europa Occidentale lo spauracchio era il comunismo sovietico che poteva conquistare le basi popolari delle nazioni europee spartite con Stalin a Yalta.Ma poi se pensi che il socialismo in un paese solo non possa funzionare è certamente vero ma intorno a quegli otto fusi orari di estensione del territorio basta guardare la carta geografica per vedere che il senso di accerchiamento che hanno vissuto per decenni i Russi sia stato vero e reale: a partire dall’Occidente c’erano Germania, Polonia, stati confine di una Europa dove fino al 1975 c’erano due stati istituzionalizzati fascisti come il Portogallo di Salazar e la Spagna di Francisco Franco.A sud aveva la Turchia avamposto della NATO e stato militarizzato da fare paura.A Sud nel mediterraneo Istraele ed anche in parte il Libano. A Sud nel medio oriente la Persia dello Shah ed il Pakistan dei generali agli ordini di Washington, per non parlare dell’Arabia Saudita.Ad est Giappone, Filippine, Indonesia , Malaysia facenti parte della SEATO la Nato del pacifico.Avrebbe potuto essere secondo te Niccolò una nazione liberal democratica l’Unione Sovietica ? Nemmeno se l’avesse voluto perchè un secondo dopo si sarebbe trasformata in un protettorato americano e gli stati uniti ancor oggi è questo fine che perseguono ,sommessamente e/o dichiaratamente ( vedi Afghanistan, Siria,Iraq,Ukraina) e non sono io che ho la sindrome da accerchiamento.Nessuna grande potenza ai propri confini tollera regimi e sistemi sociali contrari ed opposti.Guarda Cuba per esempio, una inezia nei confronti degli stati uniti ma una loro storica spina nel fianco.
Ed allora è vero che da un certo punto di vista i morti dopo morti sono tutti uguali ma ci sono morti e morti, ci sono quelli che hanno combattuto per schiacciare altri e l’hanno invasi e ci sono quelli che hanno combatuto per la loro libertà e dignità di paese.Ti ricordo che purtroppo una minima parte d’Italia ha saputo togliersi di dosso l’ignomina del fascismo ed avere la dignità di essere riconosciuta fra le nazioni libere ma per il sacrificio di chi si è organizzato per combattere e ricacciare in casa propria lo straniero che ci stava sul collo. Quelle persone hanno combattuto e sono anche morte a migliaia anche per coloro che a Piazza Venezia applaudivano chi parlava da quella terrazza all’entrata in guerra dell’Italia ed anche per coloro che andavano a caccia di renitenti nel nostro territorio per spedirli in Germania e nella Repubblica Sociale, e che dopo passato il fronte per salvarsi la pelle si iscrivevano al PCI o alla DC o all’MSI,questi ultimi ritornando in casa propria .Ti potrei fare i nomi anch’io… ce n’ho a bizzeffe.Questa è l’Italia, un paese molto diverso dall’Inghilterra, dalla Francia,ed anche dalla Germania, ma anche dalla Russia.Loro sono popoli, noi un po’ di meno….ma la spiegazione c’è, e non è solo quella di base che l’italia prima dell’unità era un consorzio di stati e staterelli divisi ed ognuno era sulla carta geografica per conto proprio,ma per la sottocultura del suo popolo sul quale hanno influito miseria, vessazioni, lotte,in un contesto fatto principalmente di prevalenze degli uni sugli altri.Come quelli che per regnare sono costretti a cercarsi continuamente un nemico e ad invadere il mondo con i loro media prezzolati.Si chiama capitalismo Niccolò ed è la forma più distruttiva della vita e della felicità umana,che guida l’essere umano a pensare che possa sopravvivere anche da solo facendo a meno di altri che gli sono contro per contendergli status sociali e livelli di vita.E’ così che si fotte l’uomo.Io la penso così.
Carocarlo,in Urss ridussero tutti a servi della gleba,solo il gota politico faceva una discreta vita. Misero gli uni contro gli altri,tutti spie ! Li misero nelle condizioni di denunciarsi a vicenda,tra parenti,tra amici ! In Cina tutti schiavi,e ancora lo sono ! Però Stalin,Lenin,Mao tutti eroi ! Strade e piazze intestate, vai a vedere anche su you tube ” furono fascisti ” poi ne riparliamo ! Vatti a guardare ” Porzus ” poi ne riparliamo ! Vai a vedere se ti riesce l’ultimo film della Power,poi ne riparliamo !
Io poi non critico te,con te scambio delle opinioni,come talvolta abbiamo fatto a voce,da buoni conoscenti,rispettandoci senza cercare di dirti che le tue sono opinioni sbagliate ,come vogliono fare certe persone piene di livore,astio e cattive maniere. Io non sono un ” fascista ” anche perché il fascismo è morto e sepolto ! Io sono uno che ha le sue idee che, per fortuna vengono di lontano ! Certo non ho problemi a dire che i miei parenti sono stati fascisti e, non hanno rinnegato nessuno ! Dopo la guerra non hanno voltato giubba ! Come disse Churchill: non sapevo che gli Italiani fossero 90 milioni ! Fino a ieri c’erano 45 milioni di fascisti,oggi ci sono 45 milioni di antifascisti ! Poi c’è anche chi da fascista ha sfamato mezza Chiusi,in tempi di pace e in tempi di guerra !
Carocarlo,come diceva Pratino,la tua analisi non fa un plissè,resta il fatto che chi credeva nelle ” Rivoluzioni “, il popolo,fù inc..,fregato alla grande ! Detto questo è sempre un piacere scambiare due parole con te anche se di diverso punto di vista !