EMMA VILLAS, DUE SCONFITTE “DI TESTA”. BISOGNO E TIFOSI STRIGLIANO LA SQUADRA

martedì 30th, ottobre 2018 / 12:55
EMMA VILLAS, DUE SCONFITTE “DI TESTA”. BISOGNO E TIFOSI STRIGLIANO LA SQUADRA
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SIENA –  I tifosi scrivono sui social “c’è qualcosa non va”- E in effetti, dopo l’esordio monstre a Treno, contro una delle favorite del campionato, le due partite in casa con Vibo e Sora sulla carta erano due partite da vincere. Perché Vibo e Sora tecnicamente non sono Trento e perché in casa è sempre un’altra musica. Se poi la “casa” è il “catino” del Palaestra di Siena  quella di per sé è un’arma in più. Ma non sempre le ciambelle vengono col buco e dopo la sconfitta preventivabile  e prevista a Trento la Emma Villas ha perso anche con Vibo e Sora. Tutte de due le volte 3-2, giocando praticamente alla pari, ma lasciando alla fine i due punti all’avversario ospite. Due punticini dopo 3 partite sono meglio di zero, ma sono un po’ poco rispetto alle previsioni della vigilia. Il volley, più di altri sport, è una “scienza esatta”, un po’ come la matematica. Non solo il più forte di solito vince, ma è anche certificato che le “matricole” soffrono sempre. La Emma Villas è passata dalla serie C alla B2, dalla B2 ala B1 e dalla B1 alla A2 vincendo tre campionati di fila, in A2 c’è rimasta solo 3 stagioni. Ha fatto una cavalcata trionfale, un’impresa che riesce a poche squadre. Ma il salto dalla A2 al massimo campionato non è come passare dalla B2 alla B1. Non è un semplice salto di categoria, è un salto triplo, per il contesto e i valori in campo, la velocità del gioco, la ‘cattiveria’ dei giocatori…  Le vittorie a Siena di Vibo e Sora (sia pure al tie break) dimostrano che in Superlega anche le squadre considerate “minori ” (magari a torto) sono comunque ossi duri da masticare e se arrivi dalla A2 è faticoso batterle, anche se giochi in casa. Dopo Trento avevamo scritto, su queste colonne, come l’impatto con la Superlega sia stato duro. Ecco, è arrivata la conferma matematica.

Sempre secondo i commenti dei tifosi, sui social, quel “qualcosa che non va” sarebbe non tanto nei valori tecnici della rosa o negli schemi di coach Cichello, quanto nella testa dei giocatori, accusati di esser scesi in campo nelle due gare casalinghe, con poca cattiveria, senza la dovuta concentrazione. Insomma sono i giocatori ad aver fatto flop. E anche sul discorso delle “matricole”, i tifosi fanno notare che le matricole sono loro, che il volley di A1 a Siena non lo avevano mai visto, mentre i giocatori no, perché nella maggior parte dei casi in Superlega ci hanno già giocato, qualcuno ha anche esperienze importanti all’estero e gioca in nazionale. Insomma l’approccio “molle” non si può spiegare con l’inesperienza. E in effetti è vero: Hernandez, Marouf, Ishikawa, Maruotti, Gladyr, lo stesso Giovi… di esperienza ne hanno da vendere, non sono novellini alla prima apparizione. Dovranno dare di più, soprattutto sul piano psicologico, della verve…

Siamo solo all’inizio, sono state giocate tre partite soltanto… Nulla è compromesso, c’è tutto il tempo per migliorare e recuperare punti e posizioni in classifica, perché la squadra, anche per quanto si è visto in campo, dal punto di vista tecnico c’è.  E non è male. Tra l’altro alcuni giocatori (Fedrizzi, Gladyr, Maruotti, Hernandez) hanno avuto problemi fisici che ne hanno impedito o limitato le prestazioni.  Questa è comunnque unì’attenuante, ma nulla di più. In A1 le sqadre sono costruite anche per rispondere a tali situazioni.

Il presidente Bisogno, sui social anche lui (ma lo avrà fatto anche nello spogliatoio, di sicuro), ha spronato i suoi giocatori a crederci sempre, a tirar fuori le… palle  e, postando una foto della “torcida” biancoblu ha scritto “ripartiamo da qui!”, cioè da un pubblico caloroso, dalla voglia di Siena di stare lassù nell’olimpo di uno sport, dopo che basket e calcio dopo anni di trionfi e di onorata serie A, sono finiti nel limbo…

Giammarco Bisogno non è tipo da farsi prendere dalle vertigini da alta quota e sa benissimo che in Superlega l’aria è più pesante, Ma in tutti i campionati, dalla B2 in poi ci ha sempre abituati a non temere le porte girevoli, anzi spesso le ha fatte girare parecchio, cambiando molto, anche in corsa, quando non aveva le giuste risposte dai giocatori.  Adesso che è lassù, nel volley che conta, nel volley delle stelle (cosa che è già una vittoria straordinaria) chissà se di fronte a prove opache o poco determinate da parte di professionisti blasonati e ben pagati avrà un pizzico di nostalgia per quei campionati vinti con truppe più scalcinate nel palasport di Chiusi Scalo… Chissà…

Per fortuna, c’è anche poco tempo per rimuginare sulle sconfitte, perché giovedì 1 Novembre si scende di nuovo in campo. La formazione senese è attesa alla sfida esterna, a Napoli con la Top Volley Latina. Sulla carta un’altra partita abbordabile e alla portata di Marouf & C., stavolta però senza il Palaestra a fare l’uomo in più.

Vedremo se la “strigliata” del presidente e dei tifosi sarà servita a scuotere la truppa e farla scendere in campo con coltello tra i denti. E con l’occhio della tigre. Anzi… dei leoni.

m.l.

 

Nella foto: il Ds Mechini, coach Cichello e il presidente Bisogno. 

 

 

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