CHIUSI, COMMENTI SESSISTI E MINACCE DI CASAPOUND ALL’ASSESSORE SARA MARCHINI

lunedì 15th, ottobre 2018 / 18:42
CHIUSI, COMMENTI SESSISTI E MINACCE DI CASAPOUND ALL’ASSESSORE SARA MARCHINI
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CHIUSI – Come è noto, il Comune di Chiusi ha approvato di recente una deliberazione che vieta la concessione di spazi pubblici ad organizzazioni o manifestazioni di stampo neofascista, neonazista, razzista o xenofobo e per qualunque altra iniziativa che utilizzi simbologia nazi-fascista, e propugni idee di violenza, discriminazione di genere, religiosa o sociale.

Nei giorni scorsi in seguito ad un articolo della rivista Centritalia News, nel quale l’assessore alla memoria Sara Marchini presentava e spiegava la cosa, sulla pagina Facebook di Casapound Siena sono comparsi alcuni commenti dai toni sarcastici, ma in alcuni casi anche violenti e minacciosi proprio all’indirizzo della giovane assessora chiusina.

“Non esiste luogo dove non andremo. Sonore pernacchie per il Comune di Chiusi. Tanto rumore per nulla”. Questo è l’incipit.  Poi, a seguire roba del tipo “Ecco un altro colpo di stato contro la libertà di non essere allineati al p.d.”, oppure “so’ cazzi tua” con tanto di Duce parlante dal balcone. Ma c’è anche di peggio, con riferimenti sboccati ai gusti sessuali dell’assessore Marchini. Un attacco frontale, con argomentazioni, vocabolario e armamentario tipico dei fascisti. Non senza scivoloni nel sessismo, tipico anche quello di una certa cultura della destra più becera.

Il sindaco Bettollini ha preso le difese della compagna di giunta e di partito:

“No, così no. Amici guardate che schifo. Mi hanno appena segnalato questi commenti che hanno preso di mira il nostro comune e la nostra assessora Sara Marchini, “rea” di aver illustrato il nuovo regolamento che vieta l’uso di spazi pubblici ai fascisti e che tutto il consiglio comunale unanime ha approvato qualche settimana fa. 
Allora, come si dice a Chiusi, “famo a capissi” : 
1) Non c’è posto per i fascisti nella nostra Città. E ve lo ribadisce il Sindaco. 
2) Minacce, sberleffi e insulti sessisti, dimostrano quello che siete: solo fascisti della peggiore razza;
3) Questi commenti dimostrano che il regolamento serviva eccome.

Che ne dite, Esprimiamo tutti #solidarietà al nostro Comune e alla nostra assessora? Penso di sì.

Ps: cari fascisti, i nostri commenti sono stati sempre educati e rispettosi. Se questo regolamento non vi è piaciuto non c’è bisogno di insultare un assessore: Il Sindaco sono io e non mi nascondo”.

Bettollini si mette dunque i panni del parafulmine e difende la scelta del regolamento. In effetti se non era ancora chiaro, ecco che è arrivata la conferma che certe organizzazioni  cercano solo la rissa e lo scontro ideologico, politico, verbale e usano la minaccia, anche personale, come arma politica.

Ha ragione Bettolliini a dire che “i commenti di Casapound dimostrano che il regolamento serviva, eccome”. E noi aggiungiamo in risposta all’affermazione dei neofascisti senesi “non esiste luogo dove non andremo”, che a Chiusi non sono i benvenuti. Che a Chiusi le minacce sessiste o razziste, i richiami al “me ne frego” di Mussoliniana memoria non hanno cittadinanza.  Per la storia della città, per il prezzo pagato a suo tempo per liberarsi dal nazifascismo, e ora anche per regolamento comunale sulla concessione degli spazi e strutture pubbliche.

E se qualcuno pensa che i commenti violenti di Casapound siano la libera espressione di una opinione, pensa male e commette un errore. Perché il fascismo non è un’opinione, è un crimine. La frase è di Giacomo Matteotti, ucciso dai fascisti nel 1924 dopo un discorso sulla corruzione e le ruberie dei gerarchi in camicia nera. La propaganda fascista, gli slogan fascisti sono vietati dalla legge, così cme le minacce, anche a mezzo facebook, sono un reato.

Solidarietà dunque all’assessore Sara Marchini. Casapound cerchi luoghi più ospitali, per le proprie iniziative. A Chiusi potrebbe trovare gente maldisposta.

 

 

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