CHIUSI, CONDANNATO A RISARCIRE IL COMUNE L’AUTORE DI UN FURTO NELLE SCUOLE MEDIE

venerdì 31st, agosto 2018 / 15:31
CHIUSI, CONDANNATO A RISARCIRE IL COMUNE L’AUTORE DI UN FURTO NELLE SCUOLE MEDIE
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CHIUSI – Stefano Scaramelli con un post su fb racconta che una mattina di febbraio del 2014 fu svegliato presto da una telefonata dei Carabinieri che lo avvertivano di un furto con corollario di atti vandalici presso le scuole medie. Qualcuno aveva rubato dei computers, sfasciando tutto quello che poteva sfasciare, compresi i distributori automatici di merendine, trafugate e mangiate sul posto… Il 10 marzo 2017 la Polizia arrestò un 26enne albanese con l’accusa di essere l’autore del furto e della devastazione. Il giovane fu arrestato a Bari, mentre cercava di imbarcarsi, probabilmente per l’Albania.

Nell’occasione il sindaco di Chiusi Bettollini, eletto nel 2016, decise di costituirsi parte civile nel processo, cosa ch fu formalizzata due mesi dopo con delibera della Giunta Comunale n.144 del 25 maggio 2017. Una decisione forte. Un segnale ai malintenzionati.

Adesso il 26enne albanese è stato processato e condannato a 3 anni di reclusione e 206 euro di multa. Ma dovrà anche risarcire il Comune per una cifra pari a 10 mila euro. In sostanza dovrà ripagare, con gli interessi, il danno arrecato ad un edificio pubblico di proprietà comunale.

Per 3 anni avrà pensato di farla franca. Invece gli inquirenti non hanno mollato un minuto le indagini e alla fine hanno preso il “ladro-vandalo” e il giudice lo ha condannato, anche a pagare i danni alla comunità. Perché rubare e danneggiare una scuola non è un semplice furto con scasso, è anche un atto, assai deprecabile, contro il patrimonio pubblico, contro la cultura, contro la crescita dei ragazzi.  Dopo il furto e l’atto vandalico in molti si adoperarono affinché, in brevissimo tempo, il danno fosse riparato. Ci fu anche chi donò alla scuola nuovi computers, tanti quanti erano stati rubati.

Questa storia ci dice che c’è ancora speranza di vedere assicurati alla giustizia e sanzionati anche gli autori degli atti vandalici che nell’estate scorsa devastarono un podere privato, i giardini pubblici dello Scalo e di Chiusi Città e pure un’edicola mariana e una stele a ricordo di un sindacalista partigiano. Solo per un tentativo di scasso in un locale della Polfer fu individuata una baby gang di 13enni. Per il resto niente.

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