CHIUSI, PRIME INDISCREZIONI SULLA MORTE DEL 18ENNE RUMENO: COCTAIL DI ALCOL, DROGA E FARMACI? E’ IL SECONDO CASO IN DUE MESI, IN CITTA’ E’ ALLARME
CHIUSI – Prime indiscrezioni sulle cause della morte del 18enne rumeno, trovato senza vita venerdì scorso in via Oslavia a Chiusi Scalo. Oggi è stata effettuata l’autopsia e pare che sul corpo non siano state trovate tracce o segni di violenza, né buchi da siringa. L’ipotesi più probabile è che il ragazzo sia morto per arresto cardiaco in seguito all’assunzione di un coctail micidiale tra droga (eroina) alcol e un farmaco che si può acquistare liberamente in farmacia, anche senza ricetta medica. Potrebbe essere stata una delle primissime volte che il 18enne “provava” l’eroina, se non la prima in assoluto. Si mormora che avrebbe potuto farlo per migliorare le prestazioni sessuali, magari in relazione ad un gioco erotico, finito male.
Vedremo, nelle prossime ore se tali ipotesi verranno confermate o meno. In caso affermativo si aprirebbero scenari piuttosto inquietanti, tutti da chiarire. Il ragazzo è stato trovato in casa di amici, non in casa propria. Era solo? Improbabile. Il coctail letale se lo è preparato da solo oppure no? L’eroina, sempre nel caso in cui venga confermata l’assunzione, era “tagliata male”? Se così fosse vorrebbe dire che a Chiusi non solo circola droga in quantità rilevante, ma quella che circola è anche di pessima qualità, quindi ancora più pericolosa. Atri ragazzi, altre persone potrebbero essere in pericolo se fosse arrivata una partita a rischio…
Tutto materiale per gli inquirenti naturalmente. Ma a rendere il quadro ancora più cupo c’è anche il fatto che si tratta del secondo caso, pressoché analogo, in due mesi a Chiusi Scalo. Poche settimane fa un altro giovane – 31 anni, chiusino – fu trovato morto in casa in via Meucci. Forse dopo aver assunto anche lui un coctail sbagliato di farmaci, alcol, droga.
Nessuno dei due giovani era noto come “tossico” cioè come persona dedita all’uso di stupefacenti. Né tantomeno come spacciatore.
Così sembra a sentire anche amici, conoscenti, vicini di casa di entrambi.
Adesso, dopo questi due casi, troppo simili e troppo ravvicinati per non pensare ad un rigurgito del fenomeno, riaccendono i riflettori, drammaticamente, su quelle che possono definirsi situazioni “border line” e sulla presenza della droga nella città e nel territorio. La gente, nei bar e nei capannelli per strada, parla di “piazze di spaccio” che tutti conoscono e che da anni sarebbero i luoghi deputati all’acquisto non solo del “fumo”, ma anche di roba più pesante. A Chiusi scalo ce ne sarebbero almeno 3. Ovviamente, se lo sanno i cittadini, lo sapranno anche le forze dell’ordine che di sicuro le terranno sotto osservazione.
Certo due due morti improvvise e “dubbie” nel giro di due mesi, entrambi con vittime molto giovani sono un fatto che non può non destare sconcerto e preoccupazione. Al di là del dolore e della pietà per quei due ragazzi morti decisamente troppo presto.
Conosco quel ragazzo e la sua famiglia da molti anni. Sinceramente, specificare la nazionalità del 18enne ha davvero poco senso. La nostra comunità ha perduto un ragazzo di 18 anni questo è il fatto. Ci sarà tempo per le valutazioni sociologiche. Ora credo sia solo il momento di stringersi nell’abbraccio alla famiglia e con dividere il dolore per una perdita che non è solo loro, ma di tutta la comunità.
Francesco, non ha poco senso. E’ un dato utile a inquadrare la persona e anche il contesto. Allo stesso modo è stata specificata la nazionalità e l’indirizzo dell’altro ragazzo, italiano, anzi chiusino, morto nello stesso modo due mesi fa. Non ha senso dire che era chiusino?Pensa che La Nazione o il Corriere di Siena, quando muore in modo anomalo un senese specificano anche la contrada di appartenenza… Ovvio che il fatto che uno sia rumeno o italiano o tunisino non cambia i connotati della tragedia. Io avrei scritto, in questo caso 18enne rumeno, anche se fosse morto in un incidente stradale. Perché è così che si fa, il che non vuol dire fare l’equazione rumeni uguale drogati. Se qualcuno la fa è un imbecille. O peggio… La nostra comunità ha perso due ragazzi in due mesi, uno italiano e autoctono e uno di origini rumene, ma ormai “autoctono” anche lui. Questo è il dato, certo. Ma capire e inquadrare meglio chi erano servirà, forse anche ad evitare che altri facciano la stessa tragica fine… Perché il problema più grosso, per la comunità, adesso è questo: Evitare che altri facciano la stessa fine. Piangere ed esprimere solidarietà e pietà, come è giusto che sia, purtroppo non è sufficiente.
Ma non mi sembra,lei a questo ragazzo gli ha dato anche dell’immigrato nell’altro articolo,quindi si arrampichi poco sugli specchi.
Evidentemente non ha capito quello che ha letto (e che ho scritto). Rilegga meglio. Con più calma.
Per quanto detto sui senesi: trovo che codesta che dici sia una manifestazione che invece di segnare l’appartenenza segni invece il loro isolamento e la loro lontananza da quanto succede in un mondo come questo che viviamo.Per loro forse e’ un sintomo di distinzione che poi nella vita quotidiana sfocia in forme di controllo sociale,del resto sempre più lontane dalla realtà del mondo e che li porta a vivere concetti di separatezza che secondo me sconfina in certi casi anche nell’alienazione.Sarebbe meglio e forse anche più dignitoso che nel caso di pubblicità dei lutti, prima leggessero Toto’ nella fattispecie della “ A’ Livella,ma non ci giurerei che possa in qualche modo servire.Il medio evo e spesso anche l’unidirezionalita’ di una economia lasciano tracce profonde nel modo di essere della gente,anche in un mondo globalizzato come quello di oggi.
Non c’entrano niente (o poco) i senesi, sono i giornali a mettere in evidenza l’appartenenza della vittima ad un determinato ambiente, perché serve a creare attenzione in quell’ambiente e negli ambienti contigui (è una legge di mercato) e perché serve anche a inquadrare, come ho già scritto, il contesto, il quadro di riferimento della vittima stessa. Nel caso di un incidente stradale forse tutto ciò è superfluo e anche antipatico, nel caso di una morte violenta o per presunta assunzione di stupefacenti, può servire a inquadrare meglio l’episodio. Detto questo è del tutto evidente che un articolo di cronaca non può prescindere dal fornire tutti gli elementi noti, compresi il luogo in cui è avvenuto il fatto, l’ora, l’età, il mestiere e la nazionalità della vittima… Chi, come, dove, quando e perché… E’ l’Abc del giornalismo. Senza alcun retropensiero. Si può sorvolare sul nome (come è stato fatto) per rispetto e pudore, ma anche perché alla fine è elemento ininfluente. Chi deve indagare il nome lo conosce… Purtroppo vedo e leggo commenti che fanno le bucce ai dettagli e pochi che si soffermino invece sul problema. Due morti analoghe di due giovani, in due mesi sono o non sono un fatto preoccupante? Esiste o non esiste un’emergenza droga a Chiusi Scalo? Se ne ha percezione? Esistono davvero piazze di spaccio? Cosa si dovrebbe fare per arginare il fenomeno ed evitare che si ripetano tragedie simili? Se proprio vogliamo ragionare, parliamo di questo please… Non si tratta di fare valutazioni sociologiche, qui è a rischio la vita di altre persone. Questo adesso è il nodo. Purtroppo.
Io mi riferivo precipuamente ai senesi nel senso che tu stesso citavi come “appartenenza” nei casi del lutto,e a null’altro, e nemmeno alla stessa vicenda di questo ragazzo per la verità.Volendo essere polemico fino all’ultimo osservo che dai valore tu come altri alla “legge di mercato” ma secondo me anche i fatti di cui si parla, di come si identifichino, il modo stesso di parlarne per evidenziare certi aspetti anziché altri,è proprio un modo distorsivo della realtà il far riferimento al mercato.Purtroppo con suderò questo una tendenza allo snaturamento perché sono dell’ avviso che non sia vero che tutto o quasi possa dipendere dal mercato che obbliga il cronista a decifrarne le cause sia i confini. Chi l’ha detto che il pubblico che legge VOGLIA tale interpretazione? Il pubblico purtroppo ragiona e tende a farlo a seconda degli strumenti che gli vengono forniti e questo per esempio in politica è come una pasta, soggetta all’essere modellata da parte del giornalista.Non mi dirai che non sia così. Appunto proprio in politica prendiamo l’esempio diretto dal criticare come populisti i partiti dei 5 stelle e della Lega, ma mai ho sentito nessuno che giudichi populisti in senso negativo quei partiti che abbiano governato per decenni e non abbiano risolto i problemi importanti dell’italia,facendo sorgere nella gente una spinta populista che si riversa contro di loro e non solo, ma che promana in tutta Italia. In pratica si parla del fatto ma non si parla delle responsabilità di come si è arrivati sopra quel fatto.Come vedi anche in un esempio tale c’è modo e modo di presentare le cose.Durante il regno ed i governi del Pd la torta era indorata sul fatto che i provvedimenti presi per il lavoro fossero provvedimenti di natura di sinistra( job act, gli 80 euro di Renzi per citarne almeno quelli più evidenti).Anche la sinistra a sinistra del Pd si mostrava convinta dell’opposto ed era fortemente critica.Oggi,qualche titolo di giornale così si esprime dopo i provvedimenti di Di Maio: “ Toh, un governo di destra che fa cose di sinistra !….” Allora vedi che dipende non solo dai contenuti ma anche da chi commenti i contenuti, ed a forza di parlarne certe cose assumono per la gente contenuti reali? Lo dico anche a chi ha commentato il tuo articolo a firma “Alessia” che sembra incazzarsi se viene dato di “immigrato” ad un povero ragazzo, come se questo fosse un epiteto che celi una facciata di riprovevole colpa. Non mi sembrerebbe poi che occorra tenere il territorio sotto guardia speciale, oggi la droga circola dappertutto e quasi mai viene fermata e purtroppo ha raggiunto anche la periferia dei territori, non solo le città, quindi questo allarme a cui tu fai riferimento ,è un allarme a parer mio non diverso dagli allarmi di luoghi di spaccio che vi sono in tutte le altre città. E’ chiaro che un controllo ci deve essere da parte delle autorità e che questa diffusione rivesta un allarme sociale, ma non mi sembrerebbe che possa necessitare di particolare attenzione nei confronti di altri siti. Spesso girando per Firenze incontro banchetti di giovani che immagino facciano parte di comunità di recupero e che chiedono di firmare contro la droga e chiedono dei soldi.Spesso mi fermo e parlo con loro,dal momento che tutti sanno la sua pericolosità e la sua dipendenza.Mi rivolgo a loro dicendo in maniera garbatache non l’abbia ordinata il dottore e che basti non prenderla.I motivi per i quali si arrivi a consumarla sono altri, insiti nella psiche delle persone, che così reagiscono al disadattamento del vivere.Uno stato degno di questo nome dovrebbe educare adulti e giovani a starne lontano, perché tutti, dico tutti chi ne faccia uso, nessuno escluso,sanno bene le conseguenze e ne conoscono la pericolosità.Purtroppo il più gran numero di chi ne faccia uso si riscontra nelle classi sociali più basse, con un basso livello di istruzione così come il consumo più massificato di genere di musica lo si riscontra osservando i concerti di musica Rock.Naturalmente non ho nulla contro il rock, ma se guardiamo “ai grandi numeri” le statistiche mi sembra che mi diano ragione.Perche’ la musica classica o lirica per esempio non ha tutto questo numero di followers? Fatto elitario? Non credo.Spinta mediatica e potenza dei media che instradano il profitto di chi produce tali forme di spettacolo e di cultura e le offre al consumo di massa.? Certamente si.
Oggi è il 4 Luglio e confermo che le notizie andrebbero prese per bene prima di scrivere testate di giornale solo forse per fare “gossip”. È stato scritto un articolo dicendo cose non vere sia riguardo L autopsia che non era stata fatta che sul resto. A mio avviso uno dovrebbe riflettere e informarsi bene prima di scrivere cose assurde e non veritiere mettendo al muro una vita che non c’è piu magari strappata semplicemente da un problema cardiaco. Ma è L epoca dove la cosa che viene meglio fare è giudicare non si ferma più nessuno ad ascoltare e capire. La crisi non è economica ma di sentimenti veri. Ancora devo leggere un articolo dove viene scritto il dolore che può provare una madre per la perdita improvvisa di un figlio che lo saluta la sera e per una settimana ancora deve rivederlo privo di vita. O del padre e fratelli e sorelle colmi di dolore. Di questo ne parla nessuno? Nessuno si chiede cosa possano provare in un momento di così tanto dolore a leggere anche tutto ciò? No perché va in primis il giudizio. Se uno vuole contrastare queste cose brutte non servono paginate di articoli sulla droga. Ma uno si muove in silenzio. Magari invece di giudicare una persona che fa uso di ciò a volte ci viene da chiedersi perché lo fa? Forse perché ha qualche disagio e nessuno osa capire e magari fare una mano. A me dispiace tantissimo perché questo ragazzo “rumeno” è cresciuto in casa mia, insieme ai suoi fratelli e L ha fatto sempre con tanto rispetto ed educazione. Era di una dolcezza speciale. E assicuro che molti concittadini miei se lo sognano tutto ciò. Aveva un anima speciale e non lo dico perché adesso non c’è piu come spesso si fa quando uno viene a mancare … ma lo dico perché era Ruben così. Perciò io credo che in questo momento L unica cosa da fare è portare nel cuore queste persone capendole cosa vivono. In passato queste cose non accadevano o magari non così spesso così e forse sapete perché? Perché c era rispetto , altruismo e valori . L unica cosa certa è che adesso questo ragazzo non c’è piu e chi L ha conosciuto davvero ha lasciato un grande vuoto nel cuore
“L’ abc del giornalismo” ma per carità. Le affermazioni dell’articolo supportate dai “Si mormora” è dai “potrebbe essere”, e la bufala dell’autopsia effettuata oggi (2 luglio) quando in realtà è stata effettuata il 4 luglio. Non si capisce come è dove le indiscrezioni dell’articolo siano state raccolte. In casi come questo servirebbero molto più rispetto e professionalità.
La questura di Siena ha confermato tutte le ipotesi fin qui formulate da Primapagina. Che quindi il suo lavoro lo ha fatto e anche piuttosto bene, lanciando per prima l’allarme su una partita di eroina tagliata male che potrebbe fare altre vittime. Caro Luca, sempre meglio riflettere prima di commentare, usando più rispetto per il lavoro altrui.
https://www.primapaginachiusi.it/2018/07/diciottenne-rumeno-morto-oslavia-la-questura-conferma-tutte-le-ipotesi-fatte-da-primapagina-anche-quella-di-una-partita-di-eroina-tagliata-male-messa-circolazione-nella-zona/