THE DARK SIDE OF THE STARS. BONELLA MARTINOZZI: “NOI NON ABBIAMO TESSERE E NON PAGHIAMO QUOTE”. E ALLORA CHI DECIDE NEL MOVIMENTO?
CHIUSI – Sui social capita spesso che parendo da un argomento, poi i commenti finiscano per portare la discussione su altri temi. E così a commento di un articolo di Travaglio sui 5 Stelle e sulla sinistra, dopo una discussione a tre fra Luciano Fiorani che aveva postato l’articolo, Paolo Scattoni e il sottoscritto inerente il giudizio sul governo e sulla nascita di “qualcosa a sinistra” ecco che interviene anche la consigliera comunale dei 5 Stelle Bonella Martinozzi: “Secondo me se facessero il PD…P ( Partito Delle Polemiche) in molti a Chiusi , tanto per fare i bastian contrari , prenderebbero la tessera”. Ne nasce un piccolo battibecco, talvolta succede.
Scattoni replica: “Pensa alla tua di tessere che di sciocchezze te ne fa dire tante. Vedi carbonizzatore”.
Io faccio presente che “l’ultima tessera l’ho lasciata nel 1984. E di scuro non prenderò mai la tessera di una… Srl”
La consigliera Martinozzi, a questo punto puntualizza: “Per inciso noi non abbiamo nessuna tessera e siamo liberi di decidere da soli ciò che secondo noi è più giusto per il nostro territorio”.
Una frase come tante. Che però, forse involontariamente, squarcia un velo e apre un problema politico mica da poco. Quello della “forma partito e della democrazia interna ai 5 Stelle”. Se il movimento non fa tesseramento chi decide? e chi decide chi deve decidere?
Provo a buttarla un po’ in caciara: “Non avete tessere… Vorrei vedere, nelle Srl non serve la tessera, basta pagare la quota e sottoscrivere il contratto!”
La solerte Martinozzi replica stizzita: “Non paghiamo nessuna quota … informati meglio prima di scrivere.”
E qui partono le riflessioni: “e allora che partito è, decide chi c’è? e come fate a sapere chi c’è e chi non c’è? O forse decide sempre uno solo (al massimo due)…”
E insisto: “in Italia avremmo al governo un partito/movimento che non è un partito, che non fa tessere, quindi non ha iscritti… che non fa congressi. Quindi è solo una Srl, dove si diventa dirigenti per diritto societario o successione ereditaria e non per passaggi democratici. Io l’ho sempre pensato, ora me lo confermi… Ti sembra normale?Nei partiti normali decidono gli iscritti (il Pd ha fatto una cazzata colossale ad aprire le primarie per il segretario anche al resto del mondo), nei 5 Stelle chi decide? Per capire…”
La risposta della prode Martinozzi è perentoria: “Non potresti capire hai una visione della politica vecchia e stantia”.E qui chiude. Con un giudizio tranchant, ma senza rispondere alla domanda.
Provo a farglielo notare: “Non è questione di essere stantii, il che ci può anche stare, è questione di democrazia… chi decide nei 5 Stelle? E con quali criteri, se le tessere non esistono? La domanda mi sembra semplice semplice…”.
In effetti la domanda è semplice semplice, ma la consigliera chiusina dei grillini non accenna a rispondere. Per lei chi fa domande ha una concezione della politica vecchia e stantìa. Stop.
E questo sarebbe il nuovo che avanza e che adesso governa?
E’ singolare che alle prime battute Bonella Martinozzi ha risposto nel giro di mezzo minuto, all’ultima domanda, peraltro semplice semplice, no. Niente. Neanche un due di picche. Sarà dovuta scappare alle funzioni solenni per la festa patronale di santa Mustiola. O avendo capito, in ritardo, di essersi infilata da sola in un ginepraio, ha preferito eclissarsi o andare a chiedere lumi a chi ne sa di più… Perché anche senza tessere e iscritti, qualcuno che comanda c’è anche nei 5 Stelle. Chiusini e non.
La riflessione- seria – a margine di questo siparietto è che dalle parole di Bonella Martinozzi, esponente “certificata” dei 5 Stelle (non come i poveri senesi lasciati a piedi alle recenti elezioni comunali), si evince che il movimento prevede forme di adesione poco trasparenti (niente tessera), quindi anche procedure decisionali altrettanto poco trasparenti. Scrive Martinozzi: “Non abbiamo nessuna tessera e siamo liberi di decidere da soli ciò che secondo noi è più giusto per il nostro territorio”. Da soli chi? quali, quanti, dove e come? Il meet up locale? e chi è che aderisce al meet up, in che modo aderisce? E ad essere ancora più precisi: A Siena quanto sono stati liberi di scegliere i 5 Stelle locali, lasciati a piedi alle Comunali da un fantomatico staff nazionale che non ha certificato la lista?
Non volendo e senza accorgersene la consigliera Martinozzi ha certificato che alla fine nei 5 Stelle la prassi è quella di una Srl, dove comanda chi mette i soldi. Il partito-azienda di Berlusconi era Disneyland a confronto… e il partito monolitico e piramidale di stampo leninista caro a certe frange della sinistra era meno monolitico e piramidale dei pentastellati.
Confesso di aver sperato che i 5 Stelle potessero in qualche modo arginare l’esposizione mediatica e il superattivismo di Salvini e le posizioni fascio leghiste che impersona, ma un movimento che è il primo partito nazionale, ma non ha iscritti e quindi non si sa chi decide la linea che cosa può arginare? A mio modestissimo avviso questo è un nodo serio su cui riflettere. Ma, per chi si fosse messo in ascolto solo adesso, che i 5 Stelle non hanno iscritti e tessere non lo dico io. Lo ha detto papale papale una loro esponente certificata ed eletta in un Consiglio Comunale. E magari prima o poi qualcuno una risposta la darà…
Marco Lorenzoni
Eh si, siamo alla domanda capitale, per la quale la risposta sarebbe sin troppo evidente. Marco Lorenzoni però non può dimenticare come io gli abbia manifestato in tempi non sospetti, le mie perplessità sui 5 Stelle e la mia convinzione che essi fossero solo lo strumento giusto al momento giusto, come lo sono i razzi vettori di un missile che poi vengono sganciati e non rimangono in orbita.
Però la nostra storia politica (partitica) è piena di partiti con etichette, programmi e ideologie che rassicurano persone come Marco come fosse una parola d’ordine necessaria al loro riconoscimento. Poi però conta come si comportano e qui spesso si scopre che non sono partiti-azienda ma hanno ugualmente dei capi “pesanti” che li manovrano e che la base che discute è solo un accessorio verboso, inascoltato oppure che si tratta di ampi contenitori per feudatari in franchising (con belle insegne e belle brochure di facciata).
I 5 Stelle esistono perchè i partiti tradizionali hanno fallito il loro compito. Sono questi partiti – quelli che sembrano “giusti” grammaticalmente ma non lo sono – che li hanno generati.
E’ inutile insistere a contare le pulci ai 5 Stelle che sono e che forse ancora per un po’ saranno un enzima importante di crescita; inutile far la guerra ai 5 Stelle quando si è incapaci di darsi una struttura, un programma e regole democratiche vere. Che differenza c’è tra Forza Italia e il Pd? Nessuna. La forma partito, così come la Sinistra, non sono morte – e nemmeno le ideologie – ma non hanno trovato chi le sappia davvero interpretare nel mondo – del tutto nuovo -in cui viviamo. Sicuramente non Renzi ma nemmeno Ingroia, Tsipras e Grasso. Questo governo segna comunque un passo diverso; vediamo di capire perchè e con mente aperta chiedersi come rapportarsi al “nuovo mondo” che – a mio parere – sarà un mondo che avrà bisogno di tanta Sinistra (quella vera però)
Sì, ma al di là del nuovo mondo, del nuovo governo e della crisi epocale della sinistra e dei partitucoli che ad essa si richiamano, a mio avviso non è secondario il fatto che il primo partito italiano non abbia iscritti tesserati, vuol dire che si organizza e decide in altro modo, che a me non sembra trasparente. Il Pd con tutti i suoi limiti (errori di fabbricazione, scelte sbagliate, classe dirigente discutibile,primarie aperte a tutto il mondo…) gli iscritti ce li ha, sempre meno, ma ce li ha, qualche congresso ogni tanto lo fa. Ha fatto varie volte le primarie… A me non è mai piaciuto il Pd e non l’ho mai votato, ma i partiti azienda e quelli gestiti dalle Srl che non fanno il tesseramento e nemmeno i congressi mi lasciano perplesso e inquieto. Soprattutto se si autodichiarano NUOVI e MEGLIO degli altri…
X Marco. Mi potresti rispondere a questa domanda ? Vista la storia e la politica segnate profondamente dall’appartenenza ai partiti ed al governo di quest’ultimi degli stati, non crederei che tu possa disconoscere-al di là delle contraddizioni degli stessi partiti-che siamo giunti ad una misura talmente contraddittoria della natura degli avvenimenti per la quale Il metro di misura delle cose sia totalmente sovvertito. I termini destra e sinistra sembra che siano ormai rottamati mentre una gran parte del globo è impotente a fronteggiare l’economia del nuovo ordine mondiale.In tale bailame tu ti fai la domanda chi possa comandare in un partito od in un movimento? Pensi forse che nei decenni passati nella nostra realtà chiusina i comportamenti e le prese di posizione ed anche della linea del partito fossero scelte a Chiusi oppure a Roma.Ci si domandava quale fosse il problema della democrazia interna? Senz’altro no, eppure era una linea condivisa da milioni di uomini e donne.Credi che in una “inciviltà di massa” dove viviamo il pensiero nella mente degli uomini ed in questo caso dei militanti lo facciano formare settori durigenziali dello stesso partito che usano i media dentro il sistema dei soldi oppure pensi che candidamente le idee si formino non con le stesse logiche rispondenti al sistema dei soldi? Allora, io credo che quando si dice che si sia formato un solco di divisione profondo fra politica e bisogni e che tale solco segna il confine fra chi ragioni ormai in un altro modo e prenda atto di questo è chi è ancora legato agli schemi che ha vissuto nella propria esperienza di vita.Da notare che fra quest’ultimi mi ci trovo anch’io perché il vissuto dentro alle persone segna il modo di pensare, ma credo che ci si debba sforzare di riconoscere che i metri con i quali si misurino le situazioni siano saltati. E se per tali metri uno possa sperare di incidere maggiormente sulla realtà odierna,credo sia giusto mettersi a riscontro e cercare di verificare detti metri.La domanda alla fine e’: cosa pensi che abbia da perdere una persona che perde il posto di lavoro, che ha famiglia e figli da mantenere ed un affitto da pagare? Quali prospettive di vita ha tale persona e non ti sembrerebbe giusto che possa abbracciare spinte di cambiamento visto che la sinistra o sedicente tale ha lavorato per rafforzare il fronte di coloro che sono ostici a cambiare e che usano la sinistra per offuscare la mente di chi ha più bisogno? Hai qualcosa da perdere tu Marco Lorenzoni nei confronti di tale situazione? Io crederei di no, poi il resto lo sai tu se questo sia un metro vero od un metro sbagliato di intendere le cose.
Marco si sta parlando di cose diverse e, a mio avviso, tu continui ad utilizzare moduli di lettura ormai esausti. Ci si ferma alla forma, senza guardare al contenuto e si continua a non capire perché i 5 Stelle stanno avendo questo successo. Senza capire questo fenomeno però e le conseguenti ragioni, non si potrà mai ripartire con quello che è caro a te ma anche a me: democrazia partecipativa e una politica di Sinistra.
No, Paolo, io non mi fermo alla forma, mi soffermo sulla “forma partito” che non è ininfluente sulla credibilità di quel partito/movimento, se permetti. Bonela Martinozzi dice che loro “non fanno tessere e sono liberi di decidere da solo ciò che è giusto del territorio”. A parte il fatto che non si capisce chi e come decise, mi pare che l’affermazione non tenga conto della realtà: a Siena i 5 Stelle locali non sono stati liberi di scegliere alcunché, perché un fantomatico staff nazionale non ha concesso il visto per la presentazione della lista alle comunali e i 5 Stele sono rimasti a piedi. Lì si è capito benissimo chi e come decide, altro che storie. Ho l’impressione che siate voi (tu, Carlo e altri) che vedete una realtà che non esiste e la dipingete più rosea e più nuova di quello che è…
Chiedo scusa,rileggendo ho fatto un discorso che può essere difficile ad essere capito ed abbastanza contorto.In sostanza volevo affermare che con tutte le contraddizioni che viviamo,veramente crediamo che valga la pena di confrontare i modi e le sostanze di come si formino le idee dentro ad un partito e di come si propaghino alla gente?.Si pensa che dentro un partito come il Pd o Forza Italia non vi sia una aderenza al capo supremo ed un adeguamento ai dettami direzionali di un qualsiasi capo corrente? Ma è vero o no che in intere frange di un tale partito come è il Pd ci si scanni per imporre le modalità dei congressi con la finalità di prevalere e verso l’esterno si propaghi nello stesso momento l’immagine che sia un partito aperto alla gente dove si discuta e quindi dove la democrazia la faccia da padrone? Per non parlare di Forza Italia…che si provino a contestare il capo supremo e la sua linea, poi un bel posto al sole non glielo toglie nessuno.Come vedi caro Marco, il mantra della Srl e del dark sfide oggi,nello spettacolo che viviamo consiste in “ robuccia” evocata tanto per dire qualcosa.Pensa che a tal proposito c’è qualche critico che scrive che le ultime prese di posizione di Di Maio siano pagine di vetero marxismo.Non sanno più cosa scrivere,renditi conto,ed è uno spettacolo desolante,che segna proprio l’involuzione del modo di concepire la politica.Quello che è mancato improvvisamente è una sinistra degna di questo nome, e se nel partito della Srl si siano rifugiati il 40% degli ex comunisti, se è vero questo,per me è un fatto positivo,che va oltre il fatto di far parte di una società di capitali, anche per la semplice ragione che in politica ci sono dei momenti nei quali ci si possa riversare in altri contenitore. D’altronde la stessa cosa l’ha fatta il Pd,quando i suoi dirigenti a tavolino hanno immaginato il fatto di dover superare la sinistra indossando il vestito di quest’ultima in modo tale da apparirei sinistra ma con un contenuto politico e riformistico tale da privilegiare galleggiando i ceti che prima si erano fidelizzato con la DC.chi hanno espresso? Vuoi i nomi? Prodi,Monti,Letta,Renzi, tutti eletti con ministri riformatori e rivoluzionari…..come lo era Alfano e parlamentari come Verdini…e tu sei pensieroso che dietro i 5 Stelle vi sia una Srle non puoi accettare tale cosa e ti dichiari quasi schifato.Bonella devi capire che in qualche modo le pagine vadano riempite…..e che ogni tanto quando non si sa cosa scrivere si “ riochi “ sulle società di capitali oscure che siano dietro ai governi.vogliamo fare il calcolo di quanti massoni abbiamo visto in Parlamento o di quanti inquisiti vi siano stati e cosa hanno prodotto questi? Altro che grovigli armoniosi caro Marco, al punto tale che si dica che questo sua il peggior governo di destra dalla fine della seconda guerra mondiale.Penso che veramente ci sarebbe bisogno di togliere i paraocchi e lo dico perché a questi punti dove è giunta la politica in Italia, ai paraocchi forse non ci credo piu’,ma credo molto al sempre fatidico INTERESSE.
marxismo….
Da non considerare la parola finale “marxismo” poiché relativa ad altro componimento.Grazie.
Marco forse non ricordi quello che ti ho detto a voce diverse volte. Primo, se hai il 30% stabile e gli altri colano a picco, BISOGNA capire il perchè gente anche evoluta gli da credito. Secondo, se questo – per il momento – dovesse servire a riavviare una politica asfittica, sarà tutto di guadagnato. Si, è grave che i 5 Stelle non si siano presentati a Siena ma ricordati anche del Pd con Valentini (non dovrebbe essere un partito tradizionale e non una srl?), ricordati invece dove alcuni si presentano con liste di “impresentabili” e nessuno li ha mai fermati e ricordati, last but not least, le liste elettorali di Renzi: altro che srl ma padrone unico, alla faccia di tutti gli iscritti formalmente regolari…quindi: relativizziamo, please.
La lista senese dei 5 stelle non era fatta da impresentabili, ma da coloro che per anni hanno rappresentato il movimento a Siena. Che il Pd sia anche peggio non è una giustificazione, e comunque ora che sono l primo partito i 5S dovrebbero essere più trasparenti, meno piramidali, più democratici e meno alleati di Salvini. Nel Pd, con tutti i suoi limiti e le sue “malefatte” la minoranza c’era ed era riconosciuta e riconoscibile anche ai tempi del “padrone unico” Renzi…Certo era deboluccia, ma questo è altro discorso. Io ho posto semplicemente una domanda: in assenza di tessere e adesioni certificate, chi è che decide nel movimento e come? A questo finora nessuno ha risposto.. E in assenza di risposte io sono autorizzato a pensare quello che ho sempre pensato e cioè che decida chi mette i soldi nella Srl… Stop.
Si ma mi capisci che codesta sua la riflessione di chi trova in un campo di patate dolci una patata amara? E dico questo proprio guardando a quello che viene prodotto in politica, a quello che la politica di aggregazione di gruppi produce. Guardiamo la tanto vituperata Roma.C’e’ gente che ancora insiste con le buche e con la mondezza ma che sa’benissimo che prima della Raggi la situazione era come oggi, eppure insiste perché crede che tutto questo porti acqua ad una pasta che ha sempre amministrato e che ha fornito il più corposo clientelismo che la storia d’Italia ricordi,a parte le congreghe delinquenziali delle giunte Alemanno per le quali per districarne le matasse ci vorranno anni.E le matasse quando perdono il potere non è che scompaiano di botto, ma costituiscono terreni di resistenza inaudita, sfruttando ogni particolare della debolezza avversaria.Questo è oggi il processo a cui stiamo assistendo e che rivela quanto sia spessa la stratificazione di un potere decennale a cui hanno avuto accesso beneficiati dei partiti e molti dei quali oggi sono ancora al loro posto,con stuoli familiari e relazioni inestricabili.Cisa mi rappresenta un movimento,anche se corposo, che prende ordini da una Srl nei confronti di tutto questo.Purtuttavia sento che si richiami la democrazia ma è la democrazia del sistema dei soldi, lo vuoi capire oppure fai finta di non capirlo? Un altra cosa poi che è questa: basta vedere le reazioni che la sedicente sinistra ha avuto nella defenestrazione dalla stanza dei bottoni, basta osservarla per capire.Reazioni inconsulte, gridando a destra ed a manca ed aggiungendo la critica immettendo il fattore dell’incertezza e della inesperienza totali della nuova guida.Gli hanno fatto la tac, la risonanza magnetica e le analisi del sangue ed anche della biancheria intima,ma c’era da aspettarselo, e con la sedicente sinistra anche la sinistra a sinistra del Pd che a parole è sempre apparsa rivoluzionaria ma che nei fatti si è visto cosa ha potuto raccattare sui risultati elettorali. Non è forse anche solo questo un segnale di cambiamento e di inversione di quei parametri per i quali il vituperato populismo originato da chi ha governato non risolvendo i problemi ha portato la classe operaia e subalterna del paese a votare per Lega e 5 Stelle? Se una famigli arriva neanche tanto bene al 20 del mese mi sembrerebbe naturale che incominci a chiedersi per chi tifino coloro che hanno da decadi preso i loro voti e che possano cambiare è nel conto.Tu hai detto che ti fanno paura, ma quando non mangiavano e non arrivavano alla fine del mese non facevano paura al Pd ed alle sinistre….cosa vuoi che gli importi a loro se ci sia una Srl alla guida di una associazione o movimento che sia di fronte alla grande trasparenza e divisione ed impotenza di un partito sedicente di sinistra che assomma i qualche ex missino nel loro governo per far formare delle alleanze per reggere con i numeri.Credo che dette famiglie che non sono solo quelle delle classi subalterne di Sesto San Giovanni o di Terni, ma anche quelle dell’Emilia rossa cresciute sotto un partito che storicamente nel passato ha lavorato tanto per loro e che oggi di nasconde negli anfratti della vergogna per aver posto un Casini nelle sue liste, e tu mi parli di attendibilità di chi possa esserci dietro i lati oscuri di una Srl? Proprio tanto per dire qualcosa e per pienare gli spazi non rendendosi conto che in un sistema come è questo la democrazia è di chi ha e di chi lotti per mantenersela contro chi non ha e che farebbe tutto per allontanare il pericolo di una modesta ripartizione del proprio status, anche se votato a maggioranza. Si rasenta quali il fatto di essere eversivi, ma il sistema che tu credi che possa essere in qualche modo superiore dalle tue ammissioni che fai richiamandoti al “dark side” – ricorda bene- che è il sistema che alla fine ha prodotto tutto questo di cui ti lagni.Ed allora come disse uno che il primo ottobre 1949 dal rostro di Tien An Men proclamando la Repubblica Popolare Cinese alla folla dicendo che “ribellarsi è giusto” è bene che il vecchio establishment questo lo tenga presente.Lo contrasti se vuole, nella libertà e nella democrazia,ma dal momento che il cambiamento sembra che si sia istituzionalizzato con la formazione del governo che ci amministra, non siano patetici coloro della stampa che sono vissuti al libro paga del potere, parlandoci dei “dark side” forieri di paura e di fascismo intrisi di non rispetto delle maggioranze che si sono formate nel paese, perché facendo questo remano anche contro loro stessi.Tu ne sai qualcosa perché hai visto generazioni di giornalisti passare da accanto alla tovaglia dei commensali auspicando che qualche briciola cada dalla loro tavola.I partiti di regime questo hanno sempre fatto e tu li hai combattuti te ne do’ atto, ma adesso è tempo di dire le cose come stanno perché credo-permettimelo-l’hai provato anche sulla tua pelle che farsi vedere accanto alla tovaglia di coloro che incominciano ad avere fame ed a litigarsi la torta,se prima non pagava perché il padrone non ripartisce mai il raccolto con criteri di parità -questo lo sai-ma li ripartisce con criteri clientelari per quanto gliene potrebbe venire in futuro ed oggi si trova improvvisamente incazzato con la tessera annonaria in mano.La trippa per gatti in futuro c’è ne sarà ancora di meno.Ed allora Marco vorrò ridere e vorrò stare alla finestra e fare i ragionamenti che normalmente vengono alla mente alla gente della strada quando diventa palese per tanti anelanti senza dignità al riciclo.Perche secondo questi e secondo cosa gli dica la loro mente basterebbe dire “ ho sbagliato “, ma per fortuna la cosa non funziona così e la gente non vuole che così funzioni.E mi sembra giusto, anche se esistono le Srl….ed un segnale corposo in questa direzione mi sembra di capire che l’abbia dato. Ma la lotta è lunga, anche per eliminare tale casualità, perché chi ha il potere trova di tutto per non perderlo.Spesso anche aiutato.
Quando dicevo “impresentabili” non mi rivolgevo ai 5 Stelle ma al fatto che la lista a Siena è stata bloccata (rispetto però a regolamenti che ognuno è libero di darsi come crede) mentre altrove “pseudo-democraticamente” si facevano liste di impresentabili, tossiche al Paese ma che almeno salvavano la Forma della democrazia partecipativa. Come le famose riunioni di Sel a Chiusi, dove si discuteva ore e poi veniva uno dal capoluogo a dire: “Se vince chi deve vincere bene, altrimenti commissariamo la sezione”. Complimentoni a tutti…ma salviamo la forma
Marco mi sa che ti dibatti nervoso perché non sai che pesci prendere; quando erano piccoli perché erano piccoli, quando erano medi perché erano medi e ora che sono grandi devono dimostrare in fretta quello che il PD e Liberi&Uguali non sono riusciti a fare e per questo motivo hanno generato questo strano organismo che sono i 5 Stelle.
Ok – stop – come dici tu; quando invece vorrai cercare di capire perchè la Sinistra non riesce a riprendersi da decenni e quale sia il motivo che ha generato questa nuova situazione, se ne ritornerà a parlare. Passo e chiudo.
Il problema caro Paolo, è che i 5 Stelle non sono la risposta alla fine e agli errori della sinistra o sono la risposta sbagliata. Come chi, deluso e incazzato per gli errori della sinistra, ha votato Salvini… Sempre secondo me, naturalmente.
Io ne avrei parecchie da dire sui 5 stelle, chiusini e non.
La cosa che mi sembra sempre più evidente è una certa incoerenza di fondo, una impreparazione imbarazzante, una totale incapacità di organizzarsi e far valere quelle poche risorse disponibili.La lettera che hanno scritto quelli di Possiamo a suo tempo, con tutte le giustificazioni alla loro inattività e scarsa capacità di coinvolgere altri che non loro stessi, si applcia para para anche ai 5S, dolente di dirlo ma è così. Come si può giustificare il fatto che è diventato praticamente impossibile capire anche solo quando fanno un meet-up? E che quando capita di mancarne uno, perché non informati o mal informati, non solo non si scusano, ma facilmente ti insultano per avere il torto di lamentarti di un disservizio subito, ammesso che tra di loro esista davvero un’organizzazione? E questo dopo non so quanti anni di attività. E’ così a Chiusi, ma è così dappertutto nei MU che conosco: se ci sei bene (?), se non ci sei meglio. Basti dire che a Castiglione del Lago, l’ultimo MU pubblicamente annunciato è del 26 gennaio scorso. Cosa facciano per meritare i voti di chi li ha eletti non è dato di sapere. Di sicuro, però, il prossimo anno ne prenderanno molti di meno, se si presenteranno. L’andazzo è quello e a chi glielo fa notare, è pronta la risposta sferzante di gente come la signora di cui sopra. Ecco quale è il problema fondamentale. Insipienza e arroganza in un mix che può essere solo perdente, come dimostra il declino numerico dei MU sul territorio. No MU, no 5 stelle, è chiaro?