TURISMO: CHIUSI PROVA A RISALIRE LA CHINA. TRE INIZIATIVE INTERESSANTI
CHIUSI – Dal punto di vista culturale, storico e turistico Chiusi avrebbe certamente molte carte da giocare. Eppure stenta ad entrare nei circuiti che contano e che muovono migliaia di visitatori. Chiusi sembra più una ghost town che una cittadina turistica, di quelle che brulicano di visitatori. Nella zona alcuni paesi hanno spiccato il volo, altri hanno volato per un po’ e poi sono tornati sulla terra, Chiusi è rimasta a terra, nonostante il suo grande patrimonio e la sua storia millenaria.
In Valdichiana è al quarto posto per arrivi (30.153) dietro a Chianciano (244.154), Montepulciano (88.127), Pienza (52.203) e al sesto per le presenze con 54.848, contro le 586.723 di Chianciano, le 216.213 di Montepulciano, le 130.527 di Pienza, le 94.000 di Sarteano e le 59.535 di San Casciano Bagni. Sul fronte presenze le terme hanno un certo appeal, evidentemente. Così come Sarteano benefica della presenza di un campeggio tra i più grandi e attrezzati d’Europa. Il tasto dolente, per Chiusi, però è la permanenza media, con 1,8 giorni… Ultimo posto dietro anche a Sinalunga, Trequanda, e Torrita di Siena. E questo dimostra che Chiusi meta di un turismo mordi e fuggi e che forse non ha strutture ricettive al pari degli altri comuni del comprensorio. Però i dati segnalano una piccola, ma costante crescita. Lo ha detto il sindaco Bettollini citando i dati del Centro Studi Turistici, Comune di Siena e Regione Toscana, durante la presentazione di alcune iniziative che potrebbero portare ad una inversione di tendenza.
La prima di queste è il “biglietto unico” per i tre musei chiusini, quello Nazionale Archeologico, passato sotto la gestione del Polo Museale Toscano, quello della Cattedrale e il Museo Civico. Una “sinergia” attesa da anni che può certamente favorire una maggiore fruizione del patrimonio artistico e culturale della città, con un vantaggio in termini di costo, per i visitatori. Il biglietto unico entrerà in vigore dal 1 giugno, costerà 10 euro (anziché 15) per gli adulti e 5 euro per i ragazzi dai 6 ai 17 anni (sarà gratuito per i bambini sotto ai 5 anni) e sarà acquistabile nei singoli musei e pure all’Ufficio Turistico Comunale gestito dalla Pro Loco. Naturalmente resterà in vigore anche il biglietto singolo per ogni museo.
Non è stato semplice mettere d’accordo lo Stato, il Comune e l’Opera della Cattedrale, ma alla fine la “quadra” è stata trovata. Non era scontato, ma certamente è un fatto positivo che forse porterà anche ad un maggior coordinamento tra le varie istituzioni finora ognuna troppo legata al proprio orticello.
Dal 1 luglio poi prenderà il via anche un’altra iniziativa: il bus turistico ‘Valdichiana Gran Tour’ che nei week end, partendo da Montepulciano, farà tappa a Chianciano, Sarteano, Chiusi e Città della Pieve per un percorso nelle terre degli Etruschi. Ce ne sarà anche uno che farà il percorso del vino e uno per la Valdorcia. Ognuno con più corse al giorno. Costo del biglietto 14 euro. L’iniziativa è dell’Unione dei Comuni ed è stata fortemente sponsorizzata anche dal Comune di Montepulciano che vi ha intravisto una sorta di valvola di sfogo per il “troppo pieno”, cioè un modo per offrire un servizio in più ai visitatori della città del Nobile, decongestionandola… “Chiusi crede molto in questo servizio” dice Bettollini che spera di ottenere a breve anche il via libera dalla Regione, per lanciare il progetto “albergo diffuso”, cioè la possibilità di utilizzare le abitazioni sfitte e inutilizzate del centro storico ad uso ricettivo…
A questo proposito nel corso della conferenza di oggi, il sindaco ha confermato l’imminente riapertura della Foresteria di Via Arunte, presa in gestione, tramite bando da una impresa locale del settore ristorazione e ha reso noto l’interesse molto concreto di un banchiere francese in pensione per l’acquisto della Fortezza Paolozzi, luogo simbolo di Chiusi rimasto off limits ai chiusini e a chiunque altro dal dopoguerra. Pare che le trattative siano a buon punto.
Con la Foresteria, la Fortezza ripristinata e trasformata in resort e qualche appartamento destinato ad albergo diffuso, la questione strutture ricettive potrebbe trovare una prima soluzione e magari il dato della presenza media più bassa di tutta la Valdichiana potrebbe vedere una impennata…
Niente, naturalmente, viene per caso o per grazia ricevuta. Ogni cosa, ogni iniziativa ha bisogno di un lavoro alle spalle: promozione, comunicazione, accoglienza, simpatia, gentilezza, professionalità. Si è visto che la storia e l’arte da sole non sono sufficienti. Tira più un bicchiere di vino che un’urna cineraria o un canopo di 3.000 anni fa…
Contano anche gli eventi, che devono essere di qualità, e il saperli vendere, insieme alle bellezze del territorio. E contano le sinergie. L’unità di intenti. La collaborazione tra soggetti diversi. L’unione fa la forza: sembra una banalità. Ma non lo è.
Dopo il biglietto unico per i tre musei chiusini, pensare ad un biglietto unico tra i musei chiusini e altri musei o sale d’arte (il Museo di Chianciano, la pinacoteca di Montepulciano, il museo civico di Città della Pieve, il museo di Cetona… ) non sarebbe un’eresia. Se il bus funziona, magari il prossimo anno… Quanto all’albergo diffuso, forse pensare di allargare il discorso anche allo Scalo e non solo al Centro Storico, potrebbe facilitarne la partenza. Del resto dallo Scalo a Chiusi città c’è il pullman e anche a piedi ci si va in 20 minuti… Anche le città più turistiche hanno una zona periferica, magari vicina alla stazione, in cui dormire costa meno e si trova più facilmente.
m.l.
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