CHIUSI, LO STADIO DEI RAGAZZI E UNA BATTAGLIA VINTA DAI “GUFI” (E DA BETTOLLINI)

mercoledì 16th, maggio 2018 / 16:06
CHIUSI, LO STADIO DEI RAGAZZI E UNA BATTAGLIA VINTA DAI “GUFI” (E DA BETTOLLINI)
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CHIUSI – I cittadini di Chiusi lettori de La Nazione avranno pensato ad un errore o ad una foto di repertorio… L’articolo sulla inaugurazione dello “Stadio dei ragazzi” uscito questa mattina è infatti corredato da una foto che ritrae il presidente della Polisportiva Chiusi Amedeo Fei nell’atto del taglio del nastro con accanto accanto un signore con la fascia… Che però è Stefano Scaramelli non il sindaco Bettollini. La fascia è quella della Regione Toscana (ma chi avrà fatto caso alla differenza?). Il sindaco Bettollini è stato “tagliato” fuori da forbici impietose. E con lui anche il Presidente della Banca Valdichiana. Ci saranno rimasti male. Perché un po’ di soldi sul piatto ce li hanno messi anche loro.

Se è vero che la Regione Toscana ha contribuito all’opera come il Comune e la Bcc di Chiusi e Montepulciano, va anche ricordato che Scaramelli quando si presentò alle elezioni per diventare sindaco nel 2011, aveva tutt’altri progetti sia per il secondo campo, e anche per il primo, oggi diventati un bell’impianto sportivo moderno e ben attrezzato. La giunta Ceccobao con Scaramelli assessore infatti ne aveva previsto la cementificazione, strombazzata anche sui media e sul giornalino del Comune, come una necessaria scelta urbanistica per ricucire la zona Porto con quella delle Biffe. Per il calcio e anche per i Ruzzi della Conca ci sarebbe stato il nuovo stadio di Pania, già avviato a costruzione nel 2008 e inaugurato due volte con tanto di fanfara… Contro la cementificazione del campo sportivo sorse all’epoca un comitato, che insieme alle opposizioni (la nascente Primavera) e alcuni media locali come Primapagina e Chiusiblog, diede battaglia…

E oggi si può dire che è stata una battaglia vinta dai “gufi” di allora.  Laddove c’era l’erba Ceccobao, Scaramelli & C. volevano farci una città… come nella via Gluk di Celentano. Il pericolo è stato definitivamente scongiurato. Meglio così.

Lo stadio incompiuto di Pania è stato abbandonato e sostituito da un palasport che arricchirà l’offerta di strutture sportive, ma non solo, della città e in qualche modo andrà a recuperare e a mettere in produzione quei 2 milioni e 800 mila euro spesi inizialmente per lo stadio. E il campo sportivo “Fabio Frulini” non solo è stato salvato dall’assalto del cemento, ma è stato riqualificato, modernizzato e potenziato con il secondo campo, denominato “dei ragazzi” perché sarà ad uso prevalente delle squadre giovanili. Entrambi gli impianti sono in sintetico. Verde. Il che garantisce un colpo d’occhio migliore, una manutenzione più semplice e anche una qualità del gioco superiore. Una cosa è giocare in un campo sterrato, magari pieno di pozzanghere, altra cosa è giocare su un manto erboso uniforme e liscio come un biliardo… Certo, si perde un po’ di poesia calcistica, ma la resa è senza dubbio superiore. 

Come sulle fermate dell’alta velocità alla Stazione attuale, abbandonando la “bufala” della stazione in linea in sopraelevata, anche sul campo sportivo il sindaco Bettollini non ha avuto paura di smentirsi  e di cambiare linea rispetto a quella delle precedenti amministrazioni, né ha avuto paura di… “dare ragione alle opposizioni e a chi (come noi), criticava quelle scelte” e oggi si prende giustamente gli applausi. Il doppio campo in sintetico consentirà di dare una risposta efficace e avanzata alle squadre giovanili, costrette spesso a girovagare per i paesi della zona e anche alle stesse contrade che avranno una struttura in ci preparare al meglio la sfida della Palla al bracciale dei Ruzzi della Conca…  E’ esattamente quello che chiedeva e proponeva chi si opponeva otto anni fa alla cementificazione. Ma Bettolini e la sua giunta evidentemente ci hanno creduto e si sono impegnati.

Non solo: adesso l’impianto calcistico di Chiusi si presenta come uno dei migliori dell’intero comprensorio e ciò può favorire ancora di più il ruolo di punto di riferimento per un’area abbastanza vasta del Chiusi Calcio, per ciò che riguarda il settore giovanile. Il sindaco Bettollini a margine dell’inaugurazione ha fatto sapere che “il nuovo impianto è un tassello importante in relazione alla candidatura di Chiusi a Città Europea dello Sport 2020. A questo scopo i giudici federali visiteranno la città, gli impianti e le società sportive alla fine del mese di giugno”.

L’opera è costata circa 450 mila euro e oltre allo “stadio dei ragazzi” comprende anche il rifacimento della tribuna coperta, con affaccio su entrambi i campi e i nuovi spogliatoi. Al momento dell’approvazione del progetto, in Consiglio Comunale i 5 Stelle votarono contro,  i Podemos si astennero pur apprezzandone le finalità e le caratteristiche tecniche.

Anche il Palasport è in dirittura d’arrivo, sono in corso i lavori per l’accesso stradale e per le finiture interne. In questo caso però manca la… materia prima. Cioè chi lo utilizzerà. Con la Emma Villas promossa in Superlega un ritorno a Chiusi della squadra che da Chiusi è partita, non è neanche ipotizzabile. La pallavolo, con l’exploit Emma Villas, a livello locale però è pressoché scomparsa per ciò che riguarda il maschile. Rimane la squadra femminile e qualche giovanile. C’è il basket che è in crescita e il calcio a 5… E se solo due anni fa il palasport di Poggio Gallina sembrava sul punto di esplodere, congestionato e senza spazi per tutti, oggi la situazione è un po’ cambiata. Molto dipenderà dai costi, ma qualcosa per il nuovo palasport a Pania Chiusi dovrà inventarsi… Sistemato – e bene – il calcio, si dovrà sistemare insomma anche il resto. Nel volley, per esempio Chiusi una sua tradizione ce l’ha. Non sarà impossibile ricreare qualcosa anche nel settore maschile.

m.l.

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