4 PODERI, TRA UN MESE PRONTO IL SEMAFORO. FRANA SULLA 146: I PRIMI DI MARZO VIA AL CANTIERE

lunedì 15th, gennaio 2018 / 17:17
4 PODERI, TRA UN MESE PRONTO IL SEMAFORO. FRANA SULLA 146: I PRIMI DI MARZO VIA AL CANTIERE
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CHIUSI –  Come annunciato, questa mattina alle 11,00, si è tenuta la conferenza stampa per presentare i lavori di installazione di un impianto semaforico all’incrocio dei 4 Poderi. Il sindaco Bettollini, il presidente della Provincia Fabrizio Nepi e il consigliere regionale Scaramelli hanno scelto come location dell’incontro proprio l’incrocio. Conferenza stampa a bordo strada, mentre gli operai con le macchine operatrici cominciavano a scavare. Nel tempo – una mezzoretta –   in cui si è svolta l’iniziativa sono transitate 4 ambulanze e diverse decine di autovetture, tre mezzi pesanti… Questo per dire che l’incrocio del 4 Poderi è effettivamente un punto critico della viabilità del comprensorio per vari motivi: il primo è che la ex Statale ora Provinciale 326 è la strada che collega il sud della provincia con l’ospedale di Nottola, il secondo è che la provinciale 60 da un lato serve a collegare con Nottola e la Valdichiana la zona di Sarteano-Querce al Pino, dall’altra è il collegamento con l’Umbria e con la zona del Lago Trasimeno (le frazioni castiglionesi di Porto, Gioiella, Pozzuolo). E tra poco, con la megastalla che il sindaco di Venezia Brugnaro sta realizzando a un chilometro e mezzo di distanza il traffico aumenterà, inevitabilmente. 

Bettollini, Nepi e Scaramelli hanno spiegato, ancora una volta che il semaforo darà precedenza alla strada principale (la 326), e sarà “rosso fisso” sulla provinciale 60, sia lato Macciano, che lato Umbria. Per far scattare il verde, bisognerà fermarsi. Prevista anche apposita segnaletica orizzontale, come le bande vibranti…

Sulla 326, per limitare ulteriormente la velocità dei veicoli in transito saranno installati due box per l’autovelox, come i 5 già presenti sulle strade comunali. Non solo: l’impianto semaforico sarà dotato anche di telecamera per videosorveglianza, essendo l’incrocio dei 4 Poderi, una delle “vie di fuga” più utilizzate da ladri, rapinatori e malviventi che compiono azioni malavitose nella zona. Quindi con il semaforo aumenterà non solo la sicurezza stradale, ma anche la sicurezza in senso lato…  I tempi previsti per il completamento dell’opera e la messa in funzione dell’impianto sono previsti in 45 giorni dal 27 dicembre, data di inizio della procedura per l’apertura del cantiere. Prevedibilmente e tempo permettendo, a fine febbraio il semaforo attivo e funzionante. 

Il sindaco, il presidente della Provincia e il consigliere regionale sottolineando l’importanza della sinergia e unità di intenti tra Regione, Provincia e Comune, non solo per quanto attiene al finanziamento dell’pera, ma anche alla progettazione alla condivisione del ragionamento sul da farsi, hanno anche spiegato come mai si è deciso di installare il semaforo invece di realizzare una rotatoria: perché i tempi per fare la rotatoria sarebbero stati più lunghi in quanto sarebbero stati necessari degli espropri di terreno e una progettazione più complessa; perché il costo sarebbe stato decisamente più alto (450 mila euro, contro gli 80 mila per il semaforo) e perché la pericolosità dell’incrocio ha consigliato l’intervento più facilmente e rapidamente realizzabile.

Nel corso della conferenza stampa volante, il presidente della Provincia Nepi ha anche confermato l’imminente apertura del cantiere per il ripristino della frana sulla Sr 146. Le ruspe entreranno in azione i primi di marzo. La conclusione dell’opera è prevista in circa 90 giorni.

La messa in sicurezza dell’incrocio killer dei 4 Poderi e il ripristino della carreggiata sulla 146 sono due buone notizie. Non si può dire che non ci siano stati ritardi nel’un caso e nell’altro. Ma… meglio tardi che mai. E anche da queste parti, su certe questioni, stavamo facendo l’abitudine al “mai”. Già la prossima estate, su questo fronte, dovrebbe essere un’estate diversa. E se Bettollini & C. possono segnare sul pallottoliere due punti che la gente attendeva da anni, anche le opposizioni e in particolare i Podemos, possono tirare un sospiro di sollievo e rivendicare il fatto di aver sollevato il problema un anno e mezzo. Forse quella “pressione” sarà servita al sindaco per ottenere ascolto e attenzione da parte dei livelli sovracomunali.

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