PD, SIENA: CORTONICCHI UFFICIALMENTE FUORI. RICORSO RESPINTO, DALLAI SCORNATO. TRA BERNAZZI E VALENTI E’ SPRINT
SIENA – Ora è ufficiale. La Commissione di Garanzia regionale del Pd ha respinto il ricorso presentato dal candidato alla segreteria Michele Cortonicchi, escluso qualche giorno fa per irregolarità nelle firme a sostegno. I congressi locali fin qui tenuti (quelli dei circoli di Chiusi, per esempio) sono dunque da ritenersi regolari a tutti gli effetti.
Ecco il comunicato ufficiale del Pd: “La commissione di garanzia del Pd Toscana ha respinto il ricorso di Michele Cortonicchi, confermando quanto già deciso dalla commissione per il Congresso territoriale di Siena. L’oggetto del ricorso titolava “Impugnazione della decisione assunta in data 10 ottobre dalla Commissione territoriale per il Congresso di Siena che ha disposto l’esclusione del candidato Michele Cortonicchi a candidato al ruolo di segretario territoriale”. La commissione regionale di garanzia si è riunita lunedì e successivamente aggiornata al giorno seguente per prendere una decisione, per poi annullare la convocazione dopo che il ricorrente si era appellato alla Commissione nazionale di Garanzia. Ma proprio l’organismo nazionale ha invitato quello regionale a deliberare in quanto pienamente legittimato a procedere. La commissione, riconvocata per oggi, basandosi sulle considerazioni della commissione per il congresso territoriale di Siena e dopo aver ascoltato i soggetti interessati, ha pertanto preso la decisione di non accogliere il ricorso”.
Già in tarda mattinata, quando la notizia era ancora ufficiosa, il sindaco di Chiusi Bettolini aveva postato sul suo profilo facebook un video ironico con la canzoncina dei “congedanti”: ”E senza firma nel firmamento è questo il momento che a casa andiam”… Nessun riferimento preciso a Cortonicchi, Grazi o Dallai, ma l’oggetto era chiarissimo.
Più che per il malcapitato Cortonicchi, ritrovatosi candidato quasi a sua insaputa, lo smacco è soprattutto per il sindaco di Torrita di Siena Giacomo Grazi (il presentatore della candidatura e artefice delle irregolarità sulle firme) e per il deputato Dallai, che tramite Cortonicchi voleva mettere in difficoltà il candidato scaramelliano Bernazzi e adesso si ritrova con un pugno di mosche in mano e praticamente fuori dalla corsa.
Per Grazi, in particolare, si aprirà anche una fase difficile in comune. Fare il sindaco con una “sentenza” di condanna per illecito e per aver violato il codice etico del proprio partito (che è il partito che lo ha messo a fare il sindaco, perché non è che uno il sindaco lo fa per grazia ricevuta) può diventare complicato. E’ una posizione assai scomoda. Tanto più che Grazi era già nel mirino delle critiche di buona parte della popolazione torritese per la fusione del Comune con Montepulciano che dovrebbe avvenire nel 2018.
Conoscendo Scaramelli e anche Bettollini (quest’ultimo si è tirato fuori dalla corsa alla segreteria per non farsi triturare dal gioco al massacro, ma non si è affatto defilato dalla battaglia congressuale), facile prevedere che non avranno pietà. La condotta che hanno sempre tenuto all’interno del partito è quella di non fare prigionieri, soprattutto nei confronti delle cordate interne alla loro medesima corrente, quella renziana.
Con Massimo Bernazzi hanno trovato un candidato che è l’opposto del prototipo della linea renziana, un esponente non massimalista, ma comunque ex Pci, uno che dice di non amare particolarmente Corbyn, ma che nello stesso tempo fa aperture significative a sinistra… Una candidatura che forse non era la prima scelta, ma che alla fine è il risultato di un compromesso, per vincere e conquistare in qualche modo le redini del partito a livello provinciale.
Dallai ha tentato il tutto per tutto, fino al ricorso alla commissione di garanzia nazionale, ma ha preso, come si suol dire, la porta in faccia. Ora è lui lo sconfitto principale, insieme a Grazi il quale ha due strade davanti: cospargersi il capo di cenere e chiedere scusa per l’inghippo e per la figuraccia fatta fare a tutto il partito o lasciare il campo prima che qualcuno, anche tra i suoi, lo costringa a farlo. A Torrita infatti la parola dimissioni circola con una certa insistenza. Il Comitato ‘No Fusione’ soffia – comprensibilmente – sul fuoco, sperando che la caduta eventuale di Grazi prima della scadenza, possa rimettere in discussione il progetto di fusione con Montepulciano. Si vedrà.
Intanto Scaramelli, Bettollini e Bernazzi il primo round l’hanno vinto. Nei congressi tenuti fin qui, Bernazzi è in testa, seguito dal candidato della sinistra Valenti. Più staccata Raffaella Senesi. Ma mancano ancora città importanti come Siena e Poggibonsi che potrebbero modificare e addirittura ribaltare il risultato a favore di Valenti.
La partita non è chiusa…
m.l.
ANDREA VALENTI, Juri Bettollini, Massimo Bernazzi, MICHE LE CORTONICCHI, PD SIENA, RAFFAELLA SENESI, Stefano Scaramelli
A me sembra di rivedere ” la notte dei lunghi coltelli”….pensa te se ritornasse ”baffone” che chiappa che ne farebbe…..questi invece hanno imparato bene la scuola di ”baffino” a che a loro modo hanno interpretato,tant’è che è uno dei loro più acerrimi nemici non da adesso,ma da sempre….ah,quando risento queste le cose e vedo che gli uomini corrono per loro stessi a forza di coltellate per farsi largo,godo, non tanto per loro che certo è concepibilre e palese che abbiano i loro motivi personali,tutti incentrati nelle carriere e non nell’interesse pubblico questo è pacifico, perchè spettacoli di questo genere sono pochi ad offrirli,ma godo per i peones che sono coloro che li votano e che sono il termomentro di com’è ridotta l’italia.E pensare che poi farebbero anche la morale agli altri… Ma- dico io- anche ad essere democristiani ( era oro che luccicava….) fino alla punta dei capelli come si fa a pensare che la gente li voti? Eppure sono certo di sbagliarmi quando dico questo, perchè in effetti li votano, ed a milioni.Siamo proprio tanto sicuri che ”baffone” quando mandava al parco giuochi la gente a divertirsi lasciandoli liberi(tanto non sarebbero andati da nessuna parte data la temperatura e la scarsità di cibo) fra irkutsk e vladivostok, lontani anche dalla transiberiana, magari proprio non tutte le ragioni non le aveva, ma qualcuna si eh? E parafrasando la velina chiusina si dice: ”noi si ruzza eh”?…ma come dice il proverbio: ”arlecchino si confessò burlando”….che spettacolini signori miei, poi vengono a parlare della srl e fanno gli schizzinosi perchè dicono di non fidarsi…..a Napoli dicono: azzz !!….
Carlo, ho usato la stessa espressione “notte dei lunghi coltelli” più o meno in tutti gli articoli sull’argomento (saranno 5 o 6). Intanto la notte dei lunghi coltelli continua: in una intervista a NTI, Juri Bettollini ha invitato oggi Grazi e Cortonicchi a “chiedere scusa a tutto il popolo del Pd, ai militanti, ai volontari che s impegnano nelle feste del partito, agli amministratori che rappresentano il Pd nei comuni” e a fare “un passo indietro di responsabilità: cessando la loro attività di amministratori”. In sostanza Bettollini ha ufficialmente chiesto le dimissioni di Grazi e Cortonicchi anche dagli incarichi di giunta a Torrita, confermando con ciò quello che nell’articolo veniva indicata come una ipotesi. Le strade davanti a Grazi soprattutto si fanno sempre più strette…
Molto elegante il nostro sindaco, non c’è che dire, complimenti.Stanno dando uno spettacolo veramente pietoso della politica. E pensare che ci amministrano e fanno pure parte dello stesso partito. Ha proprio ragione Francesco Storelli, sono diseducativi.
Ma a Bettolini ancora gli scotta di non essere stato lui il candidato a segretario provinciale?? (é stato il signor Lotti a non farlo candidare mica noi) si mettesse l’anima in pace che ormai Scaramelli è bruciato. Ormai i suoi unici fan rimasti sono agnoletti,il poro Bettolle e una certa Ginevra la Russa chi??
Scaramelli è rimasto costretto ad unirsi e andare dietro al nuovo che avanza Bernazzi…
Anch’io per la verità ho usato la stessa espressione qualche giorno fa in un mio intervento ma questo dice poco, e con questo non voglio proprio entrare nello specifico per percorrere sentiri che portano allo spezzare lance in favore di Bettollini o di quant’altri.Se uno qualsiasi abbia commesso scorrettezze è bene che gli organi del partito lo censurino ma non è che facciano cose strabilianti, non farebbero altro che il loro dovere.Finita la storia.E se la prendiamo proprio in evidenza questa storia, non posso non vedere che tutti ci sono dentro, sia coloro che ambivano a primeggiare sia coloro che in questo modo hanno reputato opportuno stare a guardare perchè non hanno reputato che sia il momento più opportuno per uscire dal pollaio di scudi e lance armati.Quindi non credo che ci sia molto da esaltare.Mi potrei sbagliare e nel caso chiedo venia, ma con quale autorità Bettollini sindaco di Chiusi chiede ad altri due di lasciare le candidature per i motivi che ci sono stati e che sono passati al vaglio della bocciatura degli organi di controllo ? Mi chiedo non sarebbe stato meglio come esponente del PD che gli stessi in questione facessero la mossa ? Forse sarebbe stato un caso migliore e con meno macchie per il partito che l’umiltà fosse stata da parte delle persone interessate, ma con la spinta dei circoli ai quali dette persone a detta di Bettollini dovrebbero chiedere scusa,io credo appunto che debbano essere proprio i circoli a togliere la fiducia, non può essere una lotta fra capi e capetti,anche se qualcuno di questi abbia cercato di fare lo sgambetto,ammesso sempre che di sgambetto si tratti….Questa foto è l’immagine di un partito che funziona solo da un pezzo di se stesso all’insù verso le dirigenze e non dal basso mi sembra. Io non sono dentro le questioni di tale partito ma mi sembrerebbe che se pensiamo alla sua storia dalla sua creazione ad oggi, è stato un partito che si è barcamenato nel giuoco fra correnti, fra personalismi a 360 gradi di tutti per inficiare la corsa dell’altro contendente.Ritorno inevitabilmente sullo spettacolo reso, ma pensi davvero che anche le persone che facciano finta di non vedere quanto succede intorno, per quale motivo restano dentro a tale partito? Per il bene del partito? Perchè delle magagne se ne discute in casa o perchè al prossimo giro si preparano ad uscire fuori con l’armatura? Caro Marco, è quando manca il senso politico dalla base che si producono tali cose.C’è chi lo capisce e se ne stà silente in attesa di altri momenti e c’è anche chi lo capisce ma si comporta come se non l’avesse capito e rischiando.Qualche volta gli va bene qualche altra volta gli và male,nel senso che si sputtana.Personalmente non credo che chi si sputtani possa essere considerato uno ”speciale” da prendere con le molle, per il semplice fatto che un partito che produce tutto questo lo produce perchè c’è un difetto-loro che parlano sempre degli altri e della loro democrazia interna-è proprio questa che manca-in effetti.E quando manca questa, è il capo che ha affermato la sua corrente grazie ai voti provenienti da altre case abitate da gente diversa, ammessa alle decisioni con un giuoco di prestigio, nemmeno le opposizioni interne fossero state abitanti del Cottolengo.Questo non è smentibile, perchè questo è successo con l’elezione di Renzi. L’accettazione di questi ultimi nel giochetto delle decisioni ha distrutto quanto rimaneva di quel partito, portandolo su altre sponde.La responsabilità maggiore è la loro perchè la mancanza di consapevolezza di quanto sarebbe successo e la compromissione colpevole ha portato l’accettazione dei prodromi della autodistruzione.Oggi ritengono di librarsi a gonfie vele, anzi ti dirò di più, l’altra sera sula rete 7 un giornalista noto di cui adesso non mi viene il nome è arrivato a dire che non si scandalizzerebbe se in caso di vittoria alle politiche dei 5 stelle, il Presidente Mattarella possa dare l’incarico della formazione del nuovo governo al PD sorretto da un Berlusconi o viceversa, per il motivo che si presentano come due schieramenti pronti ad accordarsi per il bene dell’Italia, in nome della politica sosteniibile.Capito a che punto siamo arrivati? E’ il punto che ho sempre detto, almeno da più di un anno a questa parte.E ci si scandalizza si dice per firme non corrispondenti al vero per l’elezione di un Segretariato Provinciale, mentre altri che non si vogliono bruciare, hanno nel guardaroba scudo, elmo, frecce e lance da usare al momento che ritengono più opportuno.E di gente che approva e sembra normale il discorso di quel giornalista e che realizzerebbe domattina quanto ogggi inevitabilmente è in gestazione,ne è piena l’Italia.Come vedi si finisce dal piccolo al grande ma è inevitabile che tali considerazioni vengano fatte.