CHIUSI, 1 PUNTO IN SEI PARTITE: CLASSIFICA DA FILM HORROR. SALTA LA PANCHINA?
CHIUSI – Adesso per il Chusi è davvero profondo rosso. La classifica è da film horror: sei partite disputate un solo punto. Poi 5 sconfitte. L’ultima è arrivata ieri, in casa, contro il Firenze Ovest. E pensare che i biancorossi avevano disputato un ottimo primo tempo confezionando 4-5 occasioni nitide ed erano pure passati in vantaggio con Bastianelli. Poi la luce si è spenta e con un tiro e un rimpallo gli ospiti hanno prima pareggiato poi operato il sorpasso. Dall’1-0 al’1-2, con il Chiusi stordito e incapace di reagire. Lo stesso Bastianelli, l’unico in grado di metterla dentro e di impensierire costantemente le difese avversarie, forse innervosito e frustrato dalla situazione, si è fatto espellere per doppio giallo. Il secondo per proteste che poteva anche evitare.
Quando le cose vanno male, il nervosismo cresce e prende il sopravvento. E’ inevitabile. E al Chiusi le cose stanno andando malissimo, non male. Le espulsioni con squalifica sono una costante, sia tra i difensori che tra i centrocampisti e gli attaccanti. Un segnale evidente, al netto di “vessazioni” o errori arbitrali che pure non sono mancati, che i giocatori hanno i nervi a fior di pelle e non giocano sereni…
Il Chiusi, dopo 6 giornate, è ultimo in classifica con un solo punto all’attivo. La prima, Audax Rufina, ne ha 15. L’avversaria di ieri, Firenze Ovest, è seconda con 12 punti. Pontassieve Pratovecchio e Sansovino inseguono a 11… Anche il Chiusi era partito con l’intenzione di fare un campionato di vertice per cercare l’immediato riscatto e il ritorno in Eccellenza. Ma a questo punto il campionato ha peso una bruttissima piega. E non sono per le bastonate ricevute da arbitri e Federazione.
La squadra gira solo a tratti e non riesce a tenere il risultato neanche quando va in vantaggio. Bastianelli è rimasto ancora una volta solo. Dopo il forfait, prima di cominciare, del bomber romano De Francesco, anche lo spagnolo Martinez, arrivato tra gli ultimi a rimpolpare l’attacco con centimetri, chilogrammi ed esperienza, si è dimostrato un fuoco di paglia ed è già stato rispedito a casa. Troppo statico, troppo fuori dagli schemi, mai incisivo, nelle partite giocate. Un lusso (si fa per dire) che il Chiusi non poteva permettersi.
Ora serviranno innesti pesanti con il mercato invernale. Risalire la china è possibile, ma sarà una faticaccia. Ancora più dura perché non prevista. Ritrovarsi in coda con l’acqua alla gola dopo aver impostato la squadra per vincere scompagina i giochi, cambia la prospettiva e gli equilibri. IL Chiusi può ancora farcela a rientrare nei play off, ma deve invertire totalmente la tendenza. Ora come ora è come pensare che il Benevento possa aspirare ad un posto in Europa League… Oltre ai giocatori servirà anche una scossa psicologica e mentale. Un elettroshock.
In questo senso viene da chiedersi se sia il caso di insistere con Laurenzi in panchina. Dopo una retrocessione inusitata e 5 sconfitte e un pareggio nelle prime sei gare di campionato cosa deve succedere per cambiare guida tecnica? I tifosi se lo chiedono. Ciò non significa gettare la croce addosso a Laurenzi, ma nel calcio ci sono regole non scritte che sono vangelo…
La situazione incresciosa in cui si trova la squadra sta facendo scricchiolare anche i nuovi equilibri societari, trovati nell’estate scorsa, proprio per garantire “un nuovo inizio” dopo la retrocessione. C’è maretta in società. C’è aria di contestazione e di dimissioni. Ma con 1 solo punto in sei partite è normale che sia così. Ci sarebbe da stupirsi se tutti fossero tranquilli e sereni.
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