SARTEANO E MONTALCINO, STRAVINCONO I CANDIDATI PD. A LIVELLO NAZIONALE FLOP DEI 5 STELLE
SARTEANO – Tutto secondo copione. Il sindaco uscente Francesco Landi sarà sindaco anche per i prossimi 5 anni. La tornata amministrativa di ieri lo ha visto infatti trionfare con il 71,1% dei voti. Per la precisione Landi ha ottenuto 1.635 voti, su 3.753 aventi diritto. I tre competitors sono stati letteralmente “stracciati”. Singolare però la circostanza che due candidati abbiano ottenuto lo stesso identico numero di voti: Danilo Mariani per il centro destra e Ugo Pansolli per la lista civica’ Cambiamo ora’ hanno registrato entrambi 228 voti pari al 9,9%. L’altra lista civica capeggiata da Piero Andreini ne ha presi invece 20 di meno (208, pari al 9,04). Tra le due arrivate a pari merito, il sorteggio, previsto dalla legge in questi casi, ha assegnanto due consiglieri alla lista di Mariani. Entra oltre al capolista anche Gino Arnaldi, il candidato più votato (40 preferenze), noto per il suo passato nelle file del Msi negli anni ’70-80.
Le tre forze di opposizione sono insomma paritarie, ma tutte insieme non fanno la metà dei consensi del candidato Pd.
Rispetto al 2012 si è registrato un calo di affluenza: 63,3% rispetto al 66,6%. Insomma una partita senza storia, con un vincitore assoluto e tre sconfitti.
Anche a Montalcino, patria del Brunello, ha vinto il candidato del Centro sinistra: si tratta di Silvio Franceschelli, che ha ottenuto 2.017 voti pari al 74%. Il centro destra con Ubert Ciacci si è fermato a 365 voti pari al 13,4, mentre la lista civica di Angelo Cosseddu ha ottenuto 335 voti pari al 12,3%. Anche in questo caso distanza abissale tra vincitore e vinti.
E’ andata diversamente, invece, a Monticiano, l’altro comune senese in cui si è votato: la lista di centro sinistra capeggiata da Serena Bartalucci ha perso per 15 voti. Il sindaco sarà Maurizio Colozza della lista civica “Uniti per il rinnnovamento”. Colozza ha preso 374 voti pari al 51%, Serena Bartalucci si è fermata a 359 voti e al 48,97%.
Monticiano, dopo Pienza, Colle Val d’Elsa, Chianciano e Piancastagnaio è il quinto comune della provincia perso dal Pd negli ultimi anni. Il “rinnovamento” e la rottamazione renziana non è che abbia portato grandi risultati.
A livello nazionale la tornata amministrativa che vedeva al voto città importanti come Genova, Taranto, Palermo, Verona, Parma… il dato che emerge è quello del flop dei 5 Stelle, rimasti fuori dai ballottaggi che segnano un ritorno all’antico, cioè alla sfida tra centro sinistra e centro destra (quest’ultimo in ripresa soprattutto laddove si è presentato unito). Grillini fuori dalla sfida al secondo turno anche a Genova, patria di Grillo. Da segnalare, come curiosità, la sconfitta del candidato renziano a Rignano sull’Arno, paese natale di Renzi (e del padre di Renzi segretario Pd)…
Sconfitta e fuori dal Consiglio Comunale Giusi Nicolini a Lampedusa, con renzi che l’ha portata in America come esempio di “eccellenza” italiana, poi ha candidato e sostenuto un altro, come sindaco dell’isola…
Leoluca Orlando rieletto per la quinta volta a Palermo, al primo turno. A Verona ballottaggio tra il candidato del centro destra e la compagna dell’ex sindaco Flavio Tosi (sempre centro destra)… Le liste civiche di sinistra non conquistano ballottaggi, ma ottengono buoni risultati (Padova, Catanzaro…).
La domande che serpeggiano in queste ore sono: già finita a luna di miele degli italiani con i 5 Stelle? Il movimento di Grillo ha già esaurito la sua spinta propulsiva e la sua carica di antagonismo? Il centro destra che vince e ottiene buoni risultati se unito, ce la farà a trovare l’unità anche alle politiche e attorno a chi? Berlusconi, Salvini o qualcun altro? E il Pd che non vince neanche a Rignano si renderà conto che il renzismo è un cul de sac?
Nelle realtà più vicine a noi, cioè Sarteano e Montalcino, i candidati Pd hanno stravinto, ma anche grazie alla scarsa consistenza e alla divisione degli sfidanti. Due elementi che, al di là dei meriti, li hanno aiutati non poco.
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Il MoVimento 5 Stelle al ballottaggio ad: Acqui Terme (Al), Fabriano (An), Guidonia (Rm), Ardea, Carrara, Santeramo (Ba), Canosa (Bat), Mottola (Ta), Termini (Pa), Scordia (Ct). Due sindaci M5S a Sarego (Vi) e Parzanica (Bg) Da sottolineare il risultato a Fabriano dove Gabriele Santarelli, candidato M5S, va al ballottaggio attestandosi intorno al 30 %. teniamo presente che correva solo in tutti i comuni…mentre gli altri erano una accozzaglia di liste e listine. i dati comunque indicano che come partito ecc e’ il primo a livello nazionale
Successi, fallimenti e obbiettivi
di Beppe Grillo
Il MoVimento 5 Stelle è stata la forza politica più presente a questa tornata elettorale, in 225 comuni. Gli altri partiti si sono camuffati, soprattutto il Pd che si è presentato in circa metà dei comuni rispetto al MoVimento. La maggior parte delle città sono state conquistate da ammucchiate di liste civiche, capitanate da foglie di fico, fatte ad hoc per accaparrarsi voti sul territorio nascondendo il vero volto dei partiti. Senza di loro il Pd di Renzi altro che sindaci: avrebbe faticato a mettere anche solo qualche consigliere comunale! Stiamo assistendo alla lenta scomparsa di un partito che, con nomi diversi, era radicato sul territorio dal dopoguerra.
Il MoVimento 5 Stelle, con coerenza, si è presentato in tutte le città da solo e candidando le nostre persone, senza calcoli elettorali. In molte città, come a Palermo, siamo la prima lista, abbiamo confermato Roberto Castiglion sindaco di Sarego, facciamo gli auguri al neosindaco di Parzanica e ce la giochiamo al ballottaggio in una decina di comuni, tra cui Carrara. Rispetto al 2012 abbiamo triplicato i ballottaggi (furono solo tre all’epoca) e siamo cresciuti in tutte le città in cui ci siamo presentati.
Risultati che sono indice di una crescita lenta, ma inesorabile. Tutte le prime pagine dei giornali sono però dedicati al fallimento del MoVimento 5 Stelle. Tutti gongolano esponendo raffinate analisi sulla morte dei 5 Stelle, sul ritorno del bipolarismo, sulla debacle del MoVimento, sulla fine dei Grillini. L’hanno detto dopo le politiche, dopo le europee, dopo le regionali, dopo il referendum. Fate pure anche ora. Illudetevi che sia così per dormire sonni più tranquilli. Noi continuiamo ad andare avanti per la nostra strada.
Adesso il primo obbiettivo è dare il massimo supporto ai nostri candidati al ballottaggio tra due settimane. A luglio avremo il candidato presidente della regione siciliana, a settembre avremo il candidato premier. Il 5 novembre ci saranno le regionali siciliane e ci mobiliteremo per far sì che quella splendida isola diventi la prima regione a 5 Stelle. Dopo ci saranno le politiche e l’obiettivo è andare al governo. Successi e fallimenti fanno parte della nostra storia. L’importante è non mollare mai.
I nostri successi e i nostri fallimenti sono tra loro inscindibili, proprio come la materia e l’energia. Se vengono separati, l’uomo muore. (Nikola Tesla)
Questo è il pensiero di Beppe Grillo che rispecchia pienamente il mio
La mia ben nota prolissità nell’esprimermi sarebbe inutile e soprattutto noiosa ed il mio pensiero su questo l’ho già espresso più volte, ed anche giorni fà.Chi lo vorrà considerare lo consideri, chi lo vorrà ignorare lo ignori pure, ma – e mi ripeto- quello che salta agli occhi in primis che come dice Bonella Martinozzi tutti gioiscono della stoppatura dei 5 stelle e questo è un segno evidente del ”sacro terrore” che si possa scatenare nell’establishment che fa campare a rate mensili tutti coloro che portano acqua con le orecchie ai partiti di governo.Già questo sarebbe un segno inequivocabile di ciò che bolle in pentola in italia, ci ricordiamo del passato, di qualche decennio fa e delle motivazioni sulle ragioni che fecero sì che il terrorisnmo delle mafie, dei servizi segreti e dei partiti si organizzò e da lì venne la stagione del festino pe rimpedire l’avvicinamento al potere di ben altre formazioni, che non erano all’infuori del sistema ma dentro e che avrebbero potuto garantire una qualità di vita più alta all’italia. Come finì la cosa si sà. Da quei momenti la prima repubblica crollò come impostazione politica e vennero fuori più di 20 anni di Berlusconi, di stragi, di mafiosità, di partiti coinvolti in storie che a dire non nobili si dice un eufemismo….Bene, sotto tale visione credo che delle rassomiglianze vi siano anche oggi nello schieramento politico italiano, relative a tutti coloro che gongolano perchè ritengono che ancora una boccata di fiato sia rimasta all’italia che hanno loro con i loro consensi contribuito a depredare e mandare a fondo.Non si illudano, saranno costretti ad alleanze dove per reggere dovranno mischiare il msacro col profano, dare una rigirata alla pentola ed estrarre il coniglio vincente per le orecchie, presentarlo alla gente ed attendere i loro consensi.Il tutto-forse non si è capito bene lo scenario sotto cui si svolga la faccenda- ma è uno scenario che vede nella scena internazionale colossi come Cina, india, Russia ,Iran ed anche altri coalizzarsi per ”papparsi” quello che rimane della nostra polpa, si della nostra polpa italiana,facendo accordi col nostro governo per i quali l’Italia si sta mettendo in uno stato di subordinazione economica dalla quale sarà molto difficile che possa rialzarsi, tenuto conto che non è affatto vero che ha l’europa come paladino difensore.L’Europa essendo quella che è attualmente sta cercando di riciclarsi per salvarsi con francia e germania e pochissimi altri, abbandonata dalla Brexit si giuoca le ultime carte dell’economia credendo di costituire interventi militari insieme agli Stati Uniti di un Trump che ogni giorno di più è messo nella graticola internazionale, per le sue retrive idee di chiusura dei mercati applicando il protezionismo. In tale fase purtroppo proprio per l’assoluta inefficienza non dei 5 stele che sono stati sempre ai margini ma di coloro che hanno condotto la cosa pubblica in Italia e che si sono rimpallate le responsabilità e che di nuovo nulla hanno creato se non lo sfacelo( i dati ci sono e sono incontrovertibili, altro che aumento del PIL ed elasticità concessa dall’europa sui conti interni….) da parte della stampa e della maggior parte dei media si assiste ad un brindisi che la dice lunga sulla macchina che spruzza fumo.Chi comanda quella la macchina è la politica e chi ne stà dietro che la organizza.Ecco perchè credo che sia questione di tempo, ma sono destinati a fallire nei loro sporchi giuochi che sono tutto il contrario dell’interesse puntato verso i deboli ed i ceti medi che a sentir loro si impegnano strenuamente a difendere.Quindi c’è poco da gioire. E come dice la sostanza di ciò che esprime Bonella Martinozzi: il tempo non si ferma, chi pensa di usarlo per rafforzare le proprie teorie ,piccole avanzate o piccoli e grandi indietreggiamenti a suppporto di quest’ultime, credo che prenda un grosso abbaglio.Il sistema ha espresso ciò che ha dentro e che si chiama ”globalizzazione”.Ha evocato per reggere ancora la balla le contraddizioni dalle quali per vivere è necessario che non si separi. Credo che saranno queste che porteranno a fondo coloro che hanno indossato da sempre perchè conveniva loro gli abiti di pulcinella ed anche quelli multicolori di arlecchino per confondere le acque: 7 miliardi di uomini pesano alla fine sulla bilancia, reprimerli serve apoco, anzi affretta la fine di chi spinge per accaparrarsi le risorse. O questo alla fine,oppure la guerra atomica, altre uscite non le vedo nè con le buone parabole delle religioni, tantomeno con la dissoluta astuzia di chi governa.Il meccanismo non è da adesso che è stato evocato ma procede sempre più spedito.Questo è il vero e reale status delle cose, altro che i 5 stelle che si sono arrestati o il PD che fa il pieno, che poi andando a vedere bene i conti su chi sia andato alle urne e sulle ragioni è” il pieno di votame”.