PRIMARIE PD: GIOVEDI’ 20 L’EX GOVERNATORE MARTINI A CETONA PER SOSTENERE ORLANDO (CON BUSSOLOTTI, BARBANERA, DI MEO, MACCHIETTI…)
CETONA – Se Chiusi e Torrita di Siena sono le roccaforti dell renzismo, Cetona è l’avamposto e il fortino degli antirenziani. Anche al recente congresso (la conta) di fine marzo a Cetona ha vinto la componente che fa capo a Orlando. E, avvicinandosi le primarie del 30 aprile, ecco che proprio a Cetona la “minoranza” manda in campo un pezzo da 90. Domani sera, giovedì 20 aprile, nella sala SS. Annunziata in Piazza Garibaldi, si terrà un confronto tra rappresentanti delle tre mozioni. Per la Mozione Renzi interverrà il sindaco di Torrita e portavoce per la Valdichiana Giacomo Grazi, per la mozione Emiliano parlerà Salvatore Calleri, mentre a sostenere le tesi di Orlando sarà l’ex assessore e poi presidente della Regione Toscana Claudio Martini. E’ lui, indubbiamente il “pezzo da novanta” della serata, chiamato a Cetona, probabilmente da Sirio Bussolotti, ex sindaco, ex consigliere regionale e altro big del Pd che non sta con Renzi, ma con Orlando. Come la sindaca attuale Eva Barbanea e come i suoi predecessore Fabio Di Meo e Marco Macchietti e come il presidente della Fondazione Balestrieri, Massimo Mercanti.
Lo stesso Martini dopo qualche anno passato in posizione defilata ha deciso di scendere di nuovo in campo e di impegnarsi in prima persona a favore del Ministro della Giustizia ed esponente della sinistra del partito. Non se l’è sentita di seguire il Governatore Rossi nella scissione con Bersani, D’Alema e Speranza, ma pur restando nel Pd, punta evidentemente a strappare il partito dalle mani di Renzi e dei suoi colonnelli.
Qualche mese fa, ai tempi della campagna referendaria sulla riforma della Costituzione Cetona fu teatro di una iniziativa pubblica promossa dal Pd, in cui si registrò uno scontro aspro tra il professor Mauro Volpi dell’Università di Perugia, chiamato a sostenere le ragioni del No e il sindaco di Chiusi Juri Bettollini, allora coordinatore di zona dei comitati per il Sì…
Vedemo se il portavoce renziano Grazi farà lo stesso, con Martini e Salvatore Calleri che è il presidente della Fondazione Caponnetto. Certo anche se il Pd è ormai un fortino renziano, a Cetona Grazi e i renziani giocano sempre fuori casa… Prevista (non si sa se al posto di Grazi o in suo appoggio) anche la presenza di Roberto Renai, ex esponente di Sel folgorato sulla via di Rignano e candidato con Bettollini nel listino provinciale di Renzi per l’assemblea nazionale del Partito E anche per lui si annuncia una partitaccia…
CETONA, Claudio Martini, primarie Pd, Renzi
Parecchi non ricordano o fingono di non ricordare che in fondo quando la gente entra in cabina preferisce tendenzialmente l’originale alla copia.
Se l’originale è Berlusconi, alle primarie Berlusconi non partecipa… Quindi sarà pure una partita tra copie, ma è comunque un’altra partita…
La cabina c’entra poco, è un modo di dire per significare la manifestazione del consenso, ma l’originale è Renzi ed il suo seguito, non Berlusconi, sennò mi riciulli nel manico( pensavo si capisse…).Ho detto così perchè questi – al paese mio si dice così – fanno gli schifittosi sentendosi di altra pasta chè Renzi ,e magari cercando di avvalorare altre teorie.Ma hanno creduto, votato e continuano a votare PD, hanno contribuito alla sua diffusione, coltivando una pianta, annaffiandola tutti i giorni e poi hanno visto spuntare un fiore che invece di essere un garofano rosso era una rosa bianca.C’è poco da rumare credo….ognuno può fare come meglio crede ma dovrebbe essere credibile nelle sue scelte,sia passate che attuali.Se la rosa bianca sapevano che aveva le spine e con le spine ci si buca si sà, perchè hanno continuato a versare l’acqua ? Non lo sapevano il seme di che natura era? Ed allora è per questo che ho detto che la gente alla copia preferisce alla fine l’originale. Bisognerebbe chiederglielo, perchè adesso pare che abbiano una grande volontà di differenziarsi,ma prima mi dicano in che partito militavano e cosa hanno accettato se non tutto o quasi di quel partito ? Quando si arriva in ritardo credo che la credibilità proprio tanta non sia…..perchè la maggioranza intorno( vedi il territorio e non solo) li ha circondati. O li prende per fame o cercheranno di fare una uscita dal castello assediato che li confonderà in mezzo alla massa che a sua volta li assorbirà senza colpo ferire.
Questo panorama credo si stia delineando.
Carlo, ma anche nella vecchia Dc, pur votando spesso insieme in parlamento, c’era gente che la pensava molto diversamente e non era fatta della stessa pasta: Moro, Zaccagnini, Tina Anselmi, o Marcora, per dire, non erano della stessa pasta di Andreotti, Bisaglia, Gaspari o Colombo… Per non parlare di Lima, Ciancimino ecc… Il Pd non è più un partito di sinistra (se mai lo è stato) e per lo più è in mano a Renzi e ai suoi colonnelli formatisi nei boyscout con il manuale della Giovani Marmotte, ma il fatto che ci sia qualcuno che dopo l’ubriacatura e anni di assuefazione e allineamento al nulla, adesso prova a rimettere la macchina su una una carreggiata più consona mi sembra comunque positivo. Chi ora sostiene Orlando sta facendo un passo indietro, evidenzia un ripensamento, fa in qualche modo autoritica… E anche questo mi pare un fatto positivo. Il che non vuol dire che io sostenga il Pd o abbia molta fiducia nella “mozione Orlando”. Semplicemente ritengo che se non ci fosse sarebbe pure peggio… Confido più nell’esempio di Melenchon. Quel vento mi sembra un po’ più forte e più nuovo. Anche se Melenchon ha 66 anni e non 40…
In ogni caso, l’articolo riferisce solo di una iniziativa politica di un certo rilievo in porgramma nella zona. Non è un endorsement per Orlando e gli orlandiani (si dice così?)..
Sò bene che gli uomini non sono dei robot e non è sovrapponibile il loro pensiero totalmente rispetto a quello dei loro simili, e forse- anzi senza forse- direi per fortuna, ma qui credo che siamo di fronte ad un altra faccenda,che in parte delinea un modo di essere del verso che ha preso la politica da diversi anni a questa parte e di come siano cambiate le persone e di come sia cambiato l’insieme delle cose a cui queste ultime diano importanza. Quei nomi che hai fatto della DC sò bene che erano anche nomi che mostravano una autonomia di pensiero, una critica, spesso che aveva una natura nel divenire delle cose e dei fatti di grande problematicità e di grande travaglio interiore ed apertura.Oggi i tempi in cui viviamo non sono portatori di tale autonomia, non ci dobbiamo confondere.Basti pensare al fatto che ho già rammentato che prima la maggioranza era bersaniana, poi quando Renzi è asceso a segretario, in poco tempo( dall’oggi al domani in pratica) la maggioranza si è trasformata.Dimmi cosa significa per te questo ? La ”supponenza” dei tempi e degli interessati sul tema dell’accettazione politica e dell’onestà intellettuale vorrebbe che non fossero loro risentite le tabelline,ma chi ha un minimo di memoria ed un minimo di sapere come funzionano le cose oggi in politica, il problema questo se lo pone oppure non è giusto porselo e non è giusto che da tale aspetto derivino opinioni ed idee? O no ? Pochi sono usciti, e qualcuno anche dopo una grande vicissitudine di alti e bassi dai quali è scaturita la non più sopportabilità a rimanere.Tanto di cappello, per ogni cosa c’è un tempo, ma forse se l’avessero fatto prima-ed anche l’uomo della strada lo sapeva- forse sarebbe stato meglio, meglio per tutti, per loro non lo sò. Comunque in tutti i casi ribadisco che di fronte a quanto ci succede ogni giorno intorno e nel mondo, questi di cui si parla, hanno continuato ad esistere e ad innaffiare quella pianta che come ho detto ha portato a crescere una rosa bianca, tendente al rosa e non al rosso ed anche con le spine.Personalmente e vista la cosa da sinistra, indipendentemente dai consensi che riescano ad avere, io di questi non mi sono fidato prima, non mi fido oggi, non mi fiderò in futuro.I discorsi sono discorsi, i fatti sono fatti, e quando si mischiano discorsi con fatti, vuol dire che siamo in difficoltà. Non si discute sull’onestà individuale per carità, ma si discute sul sentimento di come si concepiscono le cose ed i fatti, di come si affrontano, di come si affrontano i problemi della povera gente che andrebbe guidata ed indirizzata per pesare, non come pesa nei piatti delle bilancie di quelli che hanno sempre governato l’italia. Quelli ormai da dove vengano e quali interessi difendano l’abbiamo visto da 60 anni, e correre ai ripari come vorrebbero far questi quando i buoi sono usciti dalla stalla, è tempo perso secondo me, e si dà spazio solo ai discorsi perchè è nelle cose che ormai non vengano fatti prigionieri. Ci vuole altro per cambiare e ci vorrebbe da interpretare la situazione in cui si trova una grande quantità di gente che a questi ha voltato le spalle e chiedersi tale perchè. Talvolta non è nemmeno un fatto di presenza di cultura politica dentro la testa delle persone, ma è una questione di olfatto quella da cui si lascia guidare la gente, parlo della gente comune.Ed a questi punti, sinceramente non sò nemmeno io dire se sia giusto o sbagliato, perchè ”giusto o sbagliato” occorrerebbe vedere rispetto a cosa.Ho deciso dentro di me di non stare a guardare, ed è per questo che penso che questi di cui si parla se avessero dovuto esprimere qualcosa l’avrebbero dovuto esprimere prima, parecchio prima. Adesso è in ballo una cosa . la credibilità. Da cassiere non pagherei a nessuno un assegno in seconda o terza gira, anche se il codice civile tutt’ora dice che nei titoli di credito sia sempre possibile la girata.Nè se mi fosse presentata carta d’identità, passaporto o codice fiscale.Chiamerei un funzionario e gli farei siglare l’operazione, poi mi porterei la fotocopia a casa dell’operazione e la conserverei.Tante volte non si sà mai……non è la prima volta che la storia registra i cosiddetti ”cornuti e mazziati”….è una questione di odore e di avere memoria.