Il primo album dei Dudes, 5 brani tra la via Cassia e il West…
L’EP E’ ACQUISTABILE SU I-TUNES. PRESTO UN NUOVA RACCOLTA
CHIUSI – Non è come avere tra le mani un vecchio LP in vinile. Che tra l’altro gli Lp in vinile stanno pure tornando di moda. Ma basta avere un computer, anche uno smartphone per scaricarlo e ascoltarlo. E’ in sostanza il primo album dei Dudes, la band chiusina che nell’estate scorsa ha imperversato in tutti i rock contest della zona, arrivando con la vittoria all’Emergenza Festival di Perugia a suonare all’Alcatraz a Milano. Si tratta di un EP, ovvero una raccolta di 5 brani, tutti di produzione propria che la band ha pubblicato su I-Tunes, la piattaforma della Apple per la fruizione di musica e film.
L’EP è acquistabile, scaricandolo appunto da I-Tunes al prezzo di 4 euro e 95 centesimi. Difficile che ci diventino ricchi, ma è comunque un modo per farsi conoscere, per far conoscere la loro musica. Che è musica un po’ particolare. I testi sono in italiano, parlano in modo piuttosto intimista della vita, delle pulsioni, delle rabbie tipiche di quella generazione che oggi ha tra i 20 e i 30 anni e richiamano il rock indipendente made in Italy, stile Afterhours e Verdena. Ma il sound generale tradisce suggestioni che spaziano dal progressive dei Pink Floyd al pop elettronico, alle ballate alla Bob Dylan e soprattutto Bruce Springsteen. Chitarra, armonica, synth, basso e batteria a scandire il ritmo…
La band dei Dudes è conosciuta in zona. Ma vale comunque la pena ricordarne i componenti: il front man è Matteo Micheletti (voce, chitarra, armonica e synth); Mattia Mignarri è il David Gilmour del gruppo, il solista eclettico della Telecaster; Gianluca Lorenzoni (basso) fornisce le basse frequenze, la base ritmica, insieme ad Andrea Fei, il batterista. Il quinto componente è un fantasma che aleggia e ispira: Jeff Bridges, il drugo del Grande Lebowsky, alla ricerca del suo tappeto…
I brani sono 5 dicevamo, tutti già eseguiti nei concerti dal vivo e presenti su Youtube. Tutti diversi tra loro. Anche se la band un suo sound riconoscibile sembra averlo ormai acquisito…
Fallo bene è il primo brano registrato, il pezzo storico, stilisticamente il più robusto e piuttosto pinkfloydiano. Incollami è la hit del gruppo, il pezzo più rock, con una base musicale solida, non banale. Poi c’è Bianco Collessivo, altro pezzo di chiara marca indierock italico. .
Inoltre Piccoli infarti giovanili, il brano più pop, con uso largo del synth. Quasi un brano anni ’80… ma con una sua personalità. Ballabile (dicono). Infine Di notte, una ballad lenta e struggente, alla Springsteen. Un brano da ascoltare in cuffia, magari al buio, immaginando l’America, una certa America, sotto i graffi dell’armonica…
Qualche sera fa, giovedì 22, i Dudes sono stati ospiti di una diretta a Radio Trasimeno Web e nell’occasione hanno presentato in versione acustica oltre ad alcuni dei brani citati, anche 2 ‘inediti’: nei quale echeggiano ancora ritmi indierock, qualche suggestione tribale con digressioni blues e addirittura qualche richiamo a certi riff del rock italiano anni ’60.
La prima impressione è stata buona, per entrambi i brani che verranno presto pubblicati, insieme ad altri, in un nuovo EP che, dicono i Dudes, è in registrazione…
Natale ormai è passato. Ma per la befana, i 4 euro e 95 centesimi per l’EP dei Dudes nella calza ce li metteremo volentieri. I soldi per la musica, come per i libri, sono sempre ben spesi. Anzi vi invitiamo a fare altrettanto… Il rock aiuta ad aspettare l’anno nuovo. A sperare che sia migliore. E il rock di casa nostra, soprattutto se originale, di produzione artigianale, merita attenzione e sostegno. Quello dei Dudes come di altre band. E ce ne sono diverse nella zona. Ne parleremo. Ci siamo soffermati su di loro perché l’uscita dell’EP su I-Tunes è recentissima e perché oggi, 28 dicembre, è il compleanno di Andrea Fei, il batterista. Le candeline sono 29. Auguri! Aspettiamo il prossimo EP.
Andrea Fei, chiusi, GIANLUCA LORENZONI, Indierock, Matteo Micheletti, Mattia Mignarri, the Dudes