I CREDITI DEL MONTE: LA QUOTA PIU’ ALTA RELATIVA A POSIZIONI OLTRE I 3 MILIONI DI EURO
SIENA – Molti giornali e siti web in questi ultimi giorni si sono scatenati nella ricerca dei clienti debitori e insolventi del Monte dei Paschi. Quelli che avrebbero insomma causato la crisi della banca più antica del mondo… Siccome la crisi è esplosa tra il 2008 e il 2014 uno può anche pensare che si tratti di una massa larghissima di cittadini che, causa crisi, appunto, non ce l’hanno fatta a pagare le rate del mutuo… Invece dalle prime indiscrezione emerge che il 70% dei crediti incagliati e diventati “difficilmente esigibili”, cioè fuffa riguarda clienti che hanno ottenuto finanziamenti per più di 500 mila euro. Poco più di 9.000 posizioni, che anche rispetto ad una realtà piccola come quella di Siena sono un numero alquanto irrisorio. Non solo: ma emerge anche che più il debito è alto, più alta è la percentuale di insolvenza. E infatti la fetta più consistente del “buco” riguarda persone e aziende che hanno ottenuto prestiti superiori ai 3 milioni di euro.
Insomma sembra proprio che non si tratti di artigiani, piccoli commercianti costretti a chiudere la saracinesca, operai e impiegati licenziati o esodati, quanto piuttosto di pesci grossi, pronti a chiedere e a prendere, ma poco propensi a restituire…
Sui nomi c’è un certo riserbo. Anzi uno strettissimo riserbo, ma alcune testate qualcuno lo hanno già tirato fuori. Libero, per esempio ci dice che tra i maggiori debitori insolventi di Mps figurano la Sorgenia, società che fa capo alla famiglia De Benedetti, Don Verzè, quello della clinica San Raffaele di Milano, il prete manager amico di Berlusconi (altro personaggio, il Cavaliere, che il Monte finanziò largamente all’inizio della carriera imprenditoriale)… Poi c’è il Gruppo Marcegaglia entrato in contatto con la banca senese dopo l’acquisizione da parte di quest’ultima della Banca Agricola Mantovana…
Ma questa è solo la punta dell’iceberg, come si suol dire…
E adesso che Mps verrà salvato dallo Stato, coi soldi di tutti, in tanti chiedono alla dirigenza della banca di “fare i nomi” degli insolventi. Lo chiede l’Associazione del Buon Governo che raggruppa i piccoli azionisti del Monte, ma lo hanno chiesto a chiare note e da sponde opposte anche il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi (Pd) e il leader della Lega Nord Claudio Borghi…
Si ha anche l’impressione che quei debiti incagliati non siano tutti per operazioni industriali andate male, causa crisi, ma anche per operazioni di tipo diverso, magari l’acquisto di ville lussuose o tenute di rappresentanza che poi gli acquirenti si sono dimenticati di pagare, tanto il Monte si fidava ed era pure di manica larga…
Claudio Borghi, Enrico Rossi, Monte dei Paschi, siena
sìccome i creditori importanti che hanno determinato la crisi avevano certamente adeguate garanzie da prestare direttamente o indirettamente la responsabilità, salvo particolari casi di insorgenze imprevedibili, ricade inevitabilmente su chi ha approvato i relativi finanziamenti senza acquisire le garanzie.. Avranno avuto raccomandazioni importante gli attuali debitori insolvenza..?
volevo scrivere SICCOME I DEBITORI IMPORTANTI….ecc. mi scuso..
X Michele Logi. Mi ricordo un titolo di molti anni fa sull’Unità, perchè tale aspetto della crisi è vecchio quanto il mondo, è vecchio quanto è vecchia la politica, è vecchio quanto sono vecchie le banche : ” Banche , Politica e Malaffare”. I principali elettori di Grillo sono loro, altro che.E che, forse non è vero che non gli spianano la strada loro e nello stesso tempo dicono che i grillini nulla concludono ? Il fatto è che se senti suonare tutto questo complessino sono tutti mangiagrillini mentre Grillo li dovrebbe ringraziare.Questa è la divina commedia italiana che di divino non ha nulla, anzi…..
Ciao Marco,per quanto riguarda ” quel personaggio ” Berlusconi,hai ragione, fece ricorso,da imprenditore,al MPS e dopo molte problematiche gli fu concesso un credito,se non erro, di 10 miliardi di vecchie lire.10 miliardi di vecchie lire che lui puntualmente rese comprensive di interessi e spese ! Quanti pseudo imprenditori di sinistra hanno reso i soldi al MPS ? Pochissimi compreso il vecchio PCI !!
sono in parecchi a non aver reso i soldi ottenuti e non solo “di sinistra”. Quanto a Berlusconi è noto che Loris Scricciolo, all’epoca vicepresidente di Mps, si oppose alla concessione di credito per alcune operazioni immobiliari (MIlano2), “perché non aveva garanzie”, non perché gli fosse antipatico, ma Craxi, al contrario, spingeva per far avere quei soldi al Cavaliere e ci riuscì. Scricciolo invece perse la vicepresidenza della banca. E a differenza di tanti socialisti non entrò mai in FORZA ITALIA
Ci sono stati tanti socialisti che non sono mai entrati in Forza Italia.A tutto c’è un limite.Se si volesse parlare di decenza invece le cose potrebbero essere giudicate anche in altri modi, con moralità politiche diverse, soprattutto guardando i risultati oggettivi, senza entrare nelle critiche valoriali, perchè quest’ultime-ognuno ha le proprie- spesso vengono fatte scavalcando completamente la realtà.Soprattutto a sinistra e nel centro sinistra è in uso da anni tale moda o modalità. cnsiderare quello che ci serva e scavalcare non parlandone ciò che ha prodotto io guasti odierni che vediamo.In questo senso io mi sento di dire, che da circa 25 anni a questa parte la sinistra- o sedicente tale-ha fatto più danni della destra e del berlusconismo.Danni di ogni natura, sia nella prosecuzione dell’indebitamento dello Stato e quindi nella politica economica, sia soprattutto della frammentazione valoriale delle lotte, delle loro polvertizzazioni,e della conseguente disaffezione che masse popolari enormi hanno avuto sulla speranza di poter cambiare le cose.E che, non è forse vero ? Ed allora le sirene odierne che ad ogni piè sospinto non cessano mai di dire che siamo in ripresa, di interpretare la crescita vuota dei posti di lavoro, degli 0,4% di crescita avuta in diversio settori e via dicendo, sono proprio questi i produttori inevitabili del populismo, altro che i richiami alla pancia che fa giornalmente Salvini…Quanto al PCI chiamato in causa, cosa rispondere a Niccolò Martinozzi ? Mi limito a dire che quando nell’arcipelago dell’uso del denaro e delle sue implicazioni si viene coinvolti alla stregua degli altri che prima si criticavano aspramente, il risultato non può essere che questo: buttare a mare considerandolo obsoleto un patrimonio immane di lotte, di moralità, di conoscenza e di attività politica che sarebbe servita per generazioni e per il progressivo innalzamento delle condizioni di vita di milioni di uomini e donne, cosa questa che si era verificata fino a circa 30 anni or sono.
Nell’uso degli strumenti durante l’esercizio del potere, soprattutto locale e regionale se non si vede differenza fra questo e quello esercitato dai governi della nazione il concetto che ne dertiva è solo purtroppo uno: che siano tutti euguali una volta raggiunta la gestione del potere.
Ed allora tale sinistra di cosa si lamenta se quando governa, governa con gli stessi metodi e quindi gli stessi risultati di chi ha sempre criticato? Ecco l’imbarbarimento passato nella mente delle persone sottoforma di ”modernità ”, adeguamento a ciò che si trova senza domandarci come cambiarlo, senza vedere che gli automatismi del sistema rimangiano da quasi subito i traguardi ottenuti con le lotte.In tal modo si gestisce il capitalismo e se diventa succubi.Di sinistra non si ha nulla, anzi c’è il diniego a diventare di sinistra, quando non si comprende più la natura della realtà dove siamo immersi.Ma è la forza del sistema:apparire e non essere.