SCANDALO MOSE: CHE HANNO DA DIRE I GIOVANI LEONI DEL PD?

di Marco Lorenzoni
La vicenda del Mose di Venezia non è certo il primo caso di gestione tangentizia del potere e delle opere pubbliche. Non sarà nemmeno l’ultimo. Ma è un terremoto. Per le dimensioni dello scandalo, per il numero di arrestati e indagati, per il fatto che è la prova provata che partiti avversi (più o meno, da un po’ di tempo non troppo avversi) sono soci in affari; perché la cosa è avvenuta a Venezia, che dovrebbe essere la “cartolina” d’Italia, nel famoso nord est, dove la gente è laboriosa e ha le palle piene dei ladroni romani e meridionali… In quel nord est considerato per anni la locomotiva produttiva del Paese, la patria dell’impresa diffusa, talmente diffusa da aver riempito di capannoni ogni metro quadrato da appena sotto le Dolomiti fino all’Adriatico…
Che un’opera gigantesca come il Mose finisse per costare molto di più del preventivato e fosse un generatore di tangenti e prebende (pare che all’ex governatore e ministro Galan arrivasse uno ‘stipendiuccio’ da 1 milione di euro l’anno…) si poteva prevedere… Era ed è nell’ordine delle cose. Almeno delle cose italiane. Come la Tav, come l’Expo 2015… Del resto l’acqua, come il vento, non si ferma con le mani. Ci vogliono le dighe, le dighe costano, sono opere che fanno gola alle imprese che per assicurarsi l’appalto non badano a spese (tanto poi ricaricano facendo lievitare i costi), distribuendo bustarelle a destra e a manca e non solo alla politica, ma anche a magistrati, militari e chiunque possa essere utile alla causa.
Certo vedere un sindaco Pd arrestato, a pochi giorni dalla vittoria schiacciante di Renzi e del Pd alle Europee e pure alle amministrative, fa effetto.
Mi sarebbe piaciuto sentire qualche commento da parte di chi ha giustamente e legittimamente appena festeggiato la vittoria con porchetta e vino rosso. Mi sarebbe piaciuto sentire cosa pensano di questa storia i “carrarmati” renziani, i rottamatori della prima e della seconda ora e magari anche quelli che renziani non erano e non sono, ma si sono adeguati al momento, al vento che tira…
Invece niente. Anche sulla piazza virtuale (facebook e dintorni) molti esponenti Pd della zona hanno fatto a gara a “postare” fotografie di piazze plaudenti, selfie di segretarie e segretari che hanno conquistato il 68 o il 70% dei voti, ma nemmeno una parola sulla vicenda Mose, sugli affari illeciti del Pd in combutta con Forza Italia e altri…
Insomma mi sarebbe piaciuto e mi piacerebbe sentire il parere del leader renziano Scaramelli, di Juri Bettollini, responsabile enti locali del Pd senese; della giovane segretaria chiusina Pamela Fatighenti che ha voluto presentare a Chiusi il film di Veltroni su Enrico Berlinguer; magari anche del poliziano Andrea Biagianti, che di questione morale ha spesso parlato nei suoi interventi; dei sindaci rieletti come Andrea Rossi, Maurizio Terzino o Sergio Batino; dei nuovi come Eva Barbanera, Giacomo Grazi, Giulio Cherubini o Fausto Scricciolo…
Perché, credo, non si può essere rottamatori a fasi alterne o solo quando c’è da prendere gli applausi. Qualcuno obietterà che anche la destra è coinvolta e anche anche ai dirigenti di Forza Italia e della Lega, agli alfaniani, si dovrebbe chiedere conto. Certo. Ma io sono di sinistra. Che queste cose le faccia la destra, e certa destra, mi fa incazzare, ma non mi stupisce, né mi indigna. Normale. E’ dalla sedicente sinistra, dal Pd, che vorrei risposte.
Qualcun’altro a questo punto obietterà: ma come, ancora ti ostini a considerare il Pd un partito di sinistra? No. Io no. Ma loro sì. Loro, i dirigenti del Pd, dicono di essere di sinistra, per prendere i voti di una certa parte della popolazione, magari, non per convinzione. Non hanno detto recentemente che gli 80 euro in busta paga sono una “cosa di sinistra”? Che l’hanno detto a fare? Per sport?
Ora, io non considero il Pd un partito di sinistra. Non più. Però conosco tanta gente per bene, che certamente si indigna per le tangenti, per l’intreccio tra politica e affari, che vota Pd convinta di votare a sinistra… E non mi va di considerare corrotti e corruttori o semplicemente complici e conniventi, quei militanti e quegli elettori del Pd che in buona fede, per tradizione o per paura del salto nel buio, per fare argine all’antipolitica ecc. votano, nonostante tutto Pd, ma non prendono tangenti, non riscuotono niente dalla politica.
Per questo, non per altro, vorrei sapere cosa pensano dello scandalo Mose (e degli altri scandali) Scaramelli, Bettollini, Fatighenti & c. E cosa pensano di fare. Cosa propongono… Sui loro profili facebook, nemmeno una riga, dicevo. Solo l’ex sindaco di Cetona Fabio Di Meo ha parlato della questione…
Per il resto della truppa niente di niente. Meglio parlare di pulmini nuovi, casine dell’acqua, insediamenti di giunte, eventi musicali, compleanni, gatti, porchette… Da osservatore e da cronista come dovrei considerare questo silenzio? Imbarazzo? Indifferenza? Riluttanza a fare i conti con la realtà? Mutazione genetica? assuefazione? Non sono quelli del “fare”? E allora di fronte a scandali di queste proporzioni che fanno? E che hanno da dire i “cespugli”, gli alleati del Pd sempre pronti ad accettare un posto da assessori o consigliere, ma ma a smarcarsi… Alle elezioni europee non ho votato Pd, ma nemmeno per Grillo. Non vorrei trovarmi adesso a dovergli dare ragione, a Grillo, quando dice che Pd e centro destra le larghe intese le fanno anche e soprattutto negli affari e nelle tangenti. Devo proprio dargli ragione?
Andrea Rossi, Forza Italia, Giancarlo Galan, Juri Bettollini, Mose, Pamela Fatighenti, pd, scandalo, SERGIO BATINO, Stefano Scaramelli, Venezia
Non lo dice Grillo che Pd e Pdl sono soci nel malaffare. Lo dicono i fatti.
La corruzione e il malaffare non sono dei problemi, sono “IL” problema. E se la politica e la gran parte dei cittadini non fanno nulla per liberarsene è chiaro che gli fa comodo.
Quanto alle persone per bene che votano Pd farei meno l’ingenuo; sanno perfettamente per chi votano. O pensiamo davvero che ci sia qualcuno che dalle nostre parti non ha capito cosa è successo col Monte dei paschi?
A me non interessa cosa dicono i renziani (anche quelli di casa nostra), osservo quello che fanno e posso dire con assoluta certezza che continuano sulla vecchia strada. Nelle piccole come nelle grandi questioni.
Basta vedere come vengono fatte le nomine, che piani strutturali fanno, l’occhio di riguardo per gli amici…Insomma curano l’orticello come e forse di più di quelli che li hanno preceduti.
Che la lotta alla corruzione sia l’ultimo dei loro pensieri è nei fatti.
Cosa vuoi che dicano oltre le solite parole di circostanza?
Non lo dice solo Grillo. L’ho scritto anche io in premessa… Quanto agli elettori Pd, lo so che molti “sanno benissimo per chi votano” ed è per quello che votano Pd (anche gente che non è mai stata di sinistra), lo so che nel voto al Pd c’è anche una buona percentuale di “tornaconto”… Però c’è gente che vota Pd e il tornaconto non ce l’ha, che vota Pd perché ha sempre votato Pci e poi Pds e Ds… Che magari ci ha rimesso pure qualcosa con la storia del Monte dei Paschi, gente che vive con una pensione al minimo o con uno stipendio da operaio o con il reddito sempre più asfittico da artigiano… Gente insomma che non ha determinato le scelte sbagliate o la deriva imboccata dal Pd, ma vota Renzi o Scaramelli o Batino perché pensa, in buona fede, che siano “i suoi”… E allora è per rispetto verso queste persone, forse ingenue, forse disinformate o disattente, forse solo “orfane” di qualcosa che non c’è più, che credo sarebbe opportuno che i giovani leoni del Pd dicessero cosa pensano degli scandali… Per metterli di fronte alla gente che li vota per le cose che dicono, non per il “simbolo” di cui dispongono… Del resto quelli che ho chiamato in causa sono anche sindaci, dirigenti nazionali e provinciali del Pd, governano i nostri paesi, determinano scelte, quindi hanno l’obbligo di non nascondersi… Se poi continueranno a nascondersi, a far finta di niente, a non esporsi, sarà più facile spiegare alla gente di cui sopra che non sono “i loro”… E poi diciamocelo: cercare d stanare i dirigenti, vuol dire anche “stanare” la gente. Tirarla fuori dal guscio. Costringerla in qualche modo a ragionare. Vorrei sapere se quei 700 che domenica scorsa erano a Chiusi in piazza XXVI giugno a festeggiare la vittoria con la porchetta, festeggeranno anche l’arresto del sindaco Pd di Venezia come un decisivo colpo alla corruzione…E in ogni caso quelli erano 700 (dicono), ma il Pd a Chiusi di voti ne ha presi 3.079. Tutti contenti e assuefatti agli scandali?
Francamente non capisco. Che vuoi che ti dica (e con quale credibilità) uno che ha insignito in Consiglio comunale, non si sa bene di cosa, un personaggio come Valori?
Già ci siamo dimenticati delle nomine nella Fondazione Orizzonti?
Sono abituato a giudicare dai fatti non dalle parole.
E certi sofisti, almeno a me, non hanno mai incantato.
Quanto alla gente in buonafede non ci credo. Milioni di poveracci votavano e votano Berlusconi. Secondo me lo facevano contro i loro interessi; secondo loro evidentemente no.
Lo stesso scenario lo vediamo qui a parti invertite.
Molto probabile che molti votino Pd contro il loro interesse, cioè votino per un partito che negli ultimi anni con atti concreti glielo ha tirato in quel posto… Però tutti quelli che per anni hanno passato le ferie a cuocere le salsicce alle feste de l’Unità, quelli che a Pienza hanno fatto vincere la Piazza ma alle europee hanno votato Pd, quelli che erano nella Primavera di Chiusi e sempre alle europee hanno votato Pd… sono tutti da considerare conniventi con i malversatori o assuefatti al malaffare? Certo, alcuni atti di alcuni amministratori e dirigenti locali del Pd non depongono a loro favore e io non mi aspetto niente di particolare. Ma, adeguati non adeguati, ci sono loro alla guida delle nostre città, non possono parlare solo dei pullmini nuovi… Il silenzio sugli scandali mi sembra offensivo nei confronti di quel popolo che li vota in buona fede…Se diranno cose banali e di circostanza, glielo faremo notare e lo faremo notare alla gente di cui sopra. Se rimarranno in silenzio pure. Dovranno giustificarlo il silenzio…Magari alla fine qualcuno, tra la solita gente, si ravvede e, come si diceva una volta, “prende coscienza”…
Anche a Milano sarei curioso di sapere cosa hanno da dire i nostri assessori Majorino, Maran, Granelli…o certi consiglieri che son sempre a sputare addosso a Grillo e al M5S…ora finalmente la pianterete di scrivere post da bimbiminkia e vi date una regolata, giusto per sapere fin dove arriva la vostra faccia di bronzo.
Non sono più un giovane (ahimè), non sono un leone, non sono un iscritto al PD , né tanto meno un dirigente. Ma ho votato PD da quando esiste, prima DS, prima ancora PDS, e prima ancora PCI. Sono andato a sentire Renzi alla prima Leopolda e, pur senza esserne un fan, ritengo rappresenti una novità interessante nel panorama della sinistra italiana. E dico sinistra convinto perché secondo me ci sono due sinistre, una riformista ed una radicale. Provo la stessa rabbia, indignazione, sgomento, incazzatura degli altri intervenuti nei commenti precedenti di fronte all’ennesimo scandalo nazionale. Di proporzioni gigantesche. Ma se le elezioni ci fossero state domenica prossima avrei votato nello stesso modo. Preferisco pentirmi fra pochi anni anziché’ fra dieci o venti, come dovranno fare molti pentastellati miracolati sulla via di Genova/Milano, quando molti grillini amministreranno le nostre città. Detto questo però ritengo che da troppo tempo all’interno del PD si ponga con forza l’urgenza di fare pulizia con i troppo inquisiti, con la caduta di una tensione etica che era stata una caratteristica del vecchio PCI (con Berlinguer in particolare), con il rischio di appiattirsi sul partito degli amministratori, con la scomparsa dalle parole dei suoi dirigenti, anche quelli del cerchio magico renziano, del concetto di rigore morale. Non vorrei che qualcuno pensasse che la scelta di un profilo riformista si accompagni con il dimostrarsi indulgenti nei confronti del malaffare, della corruzione, della disonestà. La corruzione esiste in tutti i Paesi del mondo, ma non rappresenta una fetta così importante del PIL come in Italia. Io non credo che potrà mai essere sconfitta del tutto, ma ridimensionata fortemente si. E ora che il PD ha preso il 40% dei voti, ne ha la maggiore responsabilità. Anche su questo deciderò se rinnovargli la fiducia o meno.
Caro Lele le tue argomentazioni non mi convincono ma non mi sorprendono.
Sostanzialmente rimandano a un concetto, quello dell'”appartenenza”. Questione che è stata ampiamente discussa e sviscerata nei primi anni novanta. La sinistra ovviamente s’è tenuta alla larga da quella discussione. E il perchè è facilmente intuibile.
L’appartenenza viene coltivata in mille modi, da quelli più grossolani (scambi di favori) a quelli più nobili e culturalmente elevati. Ma esiste sempre, come per ogni cosa, un punto di rottura.
Il partito politici non è altro che un mezzo per realizzare programmi e inverare principi e idee ma come ogni strumento, a cui finiamo per affezionarci, quando diventa inservibile è bene disfarsene.
Come ben sai ho militato nel Pci per alcuni anni ma non ho esitato ad abbandonarlo quando ho ritenuto che non rispondesse più agli ideali e ai comportamenti che ritenevo giusti.
Oggi appoggio i 5Stelle ma, non dopo millanta, al primo scandalo non esiterei un attimo a togliergli la fiducia e il voto.
Non bisogna aver lavorato in banca per capire il valore dei soldi, specie in una società come la nostra. E quando vedo politici che restituiscono, come promesso, gran parte dei loro appannaggi mi sembra di sognare.
Te lo dico francamente, se Di Maio il vicepresidente della camera che ha restituito in un anno quasi 500.000 euro, fosse stato mio figlio non so come avrei reagito. Perchè cifre di quel genere la gente normale ci mette decine di anni a portarle a casa. E queste cose, almeno per me, fanno la differenza. Si, la fanno eccome nell’Italia di oggi.
Avete ironizzato (non so se anche tu ma certo la tua parte politica) sulla conta degli scontrini; ora lasciateci dire piano piano, senza gridare, da persone civili, che è molto meglio contare bene gli scontrini che le mazzette.
La segretaria chiusina del Pd PAMELA FATIGHENTI, chiamata n qualche modo a rispondere dall’articolo, ha postato su facebook questa dichiarazione: “I casi Expo e Mose sono due vergogne che infangano il Paese e chi fa politica in maniera sana. I ladri non hanno colore né schieramento politico, sono solo malfattori e come tali vanno puniti. Non vogliamo traditori nel nostro partito #facciamopulizia. Per il resto mi auguro che la magistratura faccia il proprio, giusto, corso”. Bene. Ma come intende “fare pulizia” il Pd, Pamela? Quando comincerà? Partiranno petizioni dai circoli? si scatenerà la rete? E se come molti sostengono il problema della corruzione sta anche nelle procedure degli appalti pubblici, siamo sicuri che a livello locale tutto sia chiaro e trasparente? Nel nostro piccolo, per esempio, sarebbe interessante sapere se i 2 milioni e 685 mila euro spesi per il centro merci sono stati spesi bene, visto che il centro merci non c’è… Quindi, ben vengano le dichiarazioni forti e perentorie. Ma da sole non bastano. E soprattutto non servono a niente.
Basta con questa storia di brave persone e bravi giovani che festeggiano Renzi.Sono la giovane e vecchia componente in malafede dell’intrallazzo generale che spera di mangiare , almeno gli avanzi,in un periodo di carestia, alla tavola del nuovo potente.Vergogna.