CHIUSI: CENTRO MERCI, INTANTO VA AVANTI QUELLO PRIVATO

giovedì 03rd, ottobre 2013 / 17:04
CHIUSI: CENTRO MERCI, INTANTO VA AVANTI QUELLO PRIVATO
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LA EFFEDI’ STA INSTALLANDO IL BINARIO E HA COMPRATO PURE UN LOCOMOTORE…

CHIUSI – Sul centro merci o centro intermodale o centro logistico, chiamatelo come volete, che è stato avviato a costruzione, ma di fatto non esiste, il sindaco ha fornito risposte che la consigliera di minoranza Rita Fiorini ha definito insoddisfacenti. Al di là delle cifre relative alle spese dell’opera, poco si sa su quello che sarà il futuro della struttura, se un futuro ci sarà. Nell’attesa di qualche chiarimento in più e magari anche della visita degli ispettori del Ministero che dovrebbe verificare la realizzazione del progetto e la congruità della spesa, è di questi giorni la notizia che il contiguo “Interporto Etrusco” inaugurato dal Comune a giugno, ma di proprietà privata e assolutamente fuori dal progetto approvato e finanziato dal Patto territoriale, si sta attrezzando per avviare l’attività. La proprietà del complesso, ha diffuso via facebook, le foto dei lavori in corso: prima la costruzione della piattaforma per carico e scarico, poi l’abbozzo dell’eliporto che servirà come scalo per elicotteri da carico, usati per trasporti particolari; infine – proprio oggi – la posa in opera del binario di collegamento con la linea Fs per l’intermodalità e anche un locomotore posteggiato dentro il grande capannone blu. interporto locomotore

Eliporto, binario, locomotore, piattaforma di carico e scarico: tutte strutture e mezzi che avremmo dovuto vedere anche nel Centro Merci finanziato dal Patto. E che invece lì non ci sono. Alcune c’erano sulla carta. Ma sulla carta  sono rimaste.

E’ vero che i capannoni dell’Interporto Etrusco sono stati realizzati nei primissimi anni ’90, che quindi erano lì da tempo, inutilizzati, ma di opere la proprietà dell’Interporto ( che è la ditta Effedi Costruzioni Srl dei Fratelli De Luca)  ne ha realizzate da giugno ad oggi, per mettere in produzione il complesso. Non solo quelle citate, ma anche il rialzamento dei piazzali, la costruzione di un tratto di strada di accesso, illuminazione ecc. Viene da chiedersi quanto abbia speso.

Non per fare i conti in tasca ai fratelli De Luca, ma per confrontare il loro investimento con quello fatto per l’area contigua, cioè per quello che dovrebbe essere il Centro Merci, realizzato dal Comune di Chiusi come progetto di area, finanziato da Ministero delle Infrastrutture e Fondazione Mps. Da quello che è dato sapere la Effedi ha speso molto meno dei 2 milioni e 685 mila euro spesi per realizzare solo una strada.  Diciamo 10 volte meno all’incirca… E qualcosa nell’area Interporto Etrusco si vede. Nell’altra non c’è niente. O molto poco.

Può darsi che i privati siano più bravi a trovare soluzioni più economiche e vantaggiose di quanto non lo siano gli enti pubblici, ma la differenza appare abbastanza evidente.  Come diceva il buon Lubrano, una domanda sorge spontanea:  i fratelli De Luca avrebbero fatto queta scommessa dell’Interporto Etrusco, se avessero dovuto spendere 2 milioni e 700 mila euro, ovvero più di 5 miliardi di vecchie lire?

 

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