STAZIONE, OSPEDALE, SCUOLE, FRAZIONI: IL SINDACO PIEVESE RISINI FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE, A 500 GIORNI DALLA RIELEZIONE
CITTA’ DELLA PIEVE – Fausto Risini si avvicina alla soglia dei 500 giorni del suo secondo mandato da sindaco iniziato a giugno 2024. Con Elena Minciaroni di Tuoro è l’unico sindaco del comprensorio non targato Pd. Nel 2019 fu sostenuto apertamente dal centro destra. Nel 2024 il supporto c’è stato, ma molto meno evidente e soprattutto, meno pressante. Anche perché a dirla tutta i partiti del centro destra sono letteralmente scomparsi dalla scena locale. Lui, Risini, non si è scomposto, anzi ha colto la palla al balzo per rimarcare (lo fa continuamente, in ogni occasione), la connotazione civica e non politica della sua amministrazione. Lo ha fatto anche di recente, nel giustificare il NO alla esposiszione della bandiera palestiese nel palazzo comunale: “Le bandiere di stati esteri si possono esporre per legge solo in occasione d visite ufficiali di rappreentanti di quegli stati… Io non voglio andare contro le leggi della Repubblica, cui ho giurato fedeltà. A Perugia sono arrivati dei sindaci palestinesi ed è stata esposta la bandiera, poi, finita la visita, è stata tolta. Questo non significa che io sia contro i palestinesi e a favore di ciò che stanno facendo gli israeliani. Che non ho difficoltà a definire genocidio. Ho più volte manifestato questo mio pensiero e le mie posizioni in proposito”.
Comincia proprio da qui una chiacchierata su questi 500 giorni del Risini 2:
Insoma non una posizione equidistante, bibartisan..
Assolutamente no. Quello che è in atto a Gaza è un massacro e una deportazione di massa. Netanyahu va fermato.
La richiesta di esporre la bandiera palestinese era venuta dalle opposizioni. Quali sono i rapporti tra maggioranza e minoranze?
Dal mio punto di vista direi soddisfacenti. Non idilliaci, ma civili e soddisfacenti. Preferirei che i gruppi di opposizone facessero meno accessi agli atti e più proposte concrete su cui poi confrontarsi…. Ma oguno gioca con il proprio modulo e la tattica che preferisce. Io sono aperto allo scambio di idee e alla condivisione quando è possibile. Quanto al centro destra dico una cosa, senza tema di smentita: nessun partito mi suggerisce una virgola o mi dice cosa devo o non devo fare…
Con gli altri sindaci sia del Trasimeno che della vicina toscana come va?
Nonostante i colleghi siano quasi tutti del Pd e la mia amministrazione sia invece marcatamente civica abbiamo fatto cose insieme. La battaglia a sostegno della stazione di Chiusi, per esempio e contro l’ipotesi di stazione in linea in mezzo a nulla. Stiamo insistendo insieme anche per la realizzazione della strada Perugia-Chiusi attraverso l’adeguamento e lo sfondamneto della Pievaiola, cosa che non solo avvicinerebbe il capoluogo umbro e una buona parte dell’hinterland ad un nodo ferroviario e stradale importante, ma per noi sarebbe anche una soluzione attesa da anni per togliere il traffico dall’abitato di Palazzuolo e Moiano, che non ci rimetterebbero niente e avrebbero tutto da guadagnare in termini di salute e di sicurezza… Mi è piaciuta e la sottoscrivo la proposta avanzata da codesto giornale di inserire nel nome della stazione di Chiusi-Chianciano Terme anche un riferimenta Città della Pieve o al Trasimeno… Me ne farò portavoce. Vorrebbe dire considerare ufficialmente la stazione di Chiusi anche una stazione umbra, come in effetti e di fatto è sempre stata.
Quindi Fausto Risini, sindaco di Città della Pieve, ribadisce le posizioni espresse fin qui sulla questione alta velocità, stazioni, strade di collegamento…
Assolutamente sì. Tanto più che adesso pare che anche il presidente della Toscana Giani e pure esponenti del centro destra come l’ex sindaco di Chianciano Marchetti siano arrivati alle medesime conclusioni: ovvero che occorre puntare sulle stazioni esistenti e potenziare quelle… A proposito di alta velocità, dò una notizia: a breve nella frazione di Ponticelli, attraversata dalla Direttissima e da un treno ogni 6 minuti, verranno installati pannelli fonometrici per attutire il rumore. Questo territorio non può subire i danni e i disagi dell’alta velocità e non avere nulla in cambio.
Passiamo ad altri argomenti. A fine estate 2025, qual è lo stato di salute di Città della Pieve?
Dal punto di vista demografico la realtà è stabile, siamo sui 7.400 abitanti. Sul piano turistico c’è stata una flessione rispetto al 2024, ma siamo in media rispetto al resto dell’Umbria. La flessione è generalizzata. Cresce però la permamenza. Ed è in crescita anche il numero delle strutture ricettive. Abbiamo più di 1000 posti letto tra alberghi, B&B, case vacanze ed è in aumento anche il femomeno degli “affitti brevi”, fenomeno che dovremo tenere sotto controllo perché ha delle controindicazioni, come lo svuotamento del centro storico dei residenti… La Mostra per i 500 anni del Perugino del 2023 ha aperto la strada all’arrivo del turismo americano, che prima era marginale. E gli americani arrivano soprattutto in primavera e in autunno, questo significa allungare la stagione… Città della Pieve si conferma comunque meta anche del turismo della domenica, questo grazie e numerose iniziative, di vario genere come presentazione di libri, concerti, spettacoli, raduni di auto e moto, di cavalli e grazie anche al lavoro di tante associazioni e di figure di eccellenza che si danno da fare… Penso all’Università popolare, penso ad Arci Note, alla Pro Loco, alle società sportive, ai Terzieri ecc.
Dal punto di vista amministrativo il sindaco è soddisfatto della macchina comunale e dei risultati fin qui ottenuti?
Stiamo facendo un grande lavoro nell’intercettazione dei bandi regionali, europei, statali, l’apparato comunale su questo sta lavorando bene. Abbiamo ottenuto 4 milioni di euro per lavori pubblici… Ricordo la sistemazione di Viale Icilio Vanni, della Pineta che adesso è tornata ad essere un luogo fruibile e frequentato, i lavori in corso al “campo nero” (manto sintetico e adeguamento per attività di atletica leggera e cricket, gioco praticato dalla comunità cingalese e pakistana)… abbiamo in progetto il rifacimento della rotatoria di Largo della Vittoria, cercando di dare priorità ai pedoni.. E’ oprevista la ripavimentazione di alcune strade del centro storico e una maggiore valorizzazione del tratto fra Piazza Matteotti e Piazza Plebiscito pensato cone un vero e proprio museo a cielo aperto. Daremo seguito alla decisione presa a suo tempo di installare una statua del Perugino in piazza Plebiscito, cercando nel contempo una soluzione condivisa con il Terziere Castello per lo svolgimento dello spettacolo in occasione del palio. La statua potrebbe inficiare il posizionamento della tribuna da 350 posti, per cui andrà trovato un luogo idoneo diverso per la festa, che permetta anche un afflusso maggiore allo spettacolo paliesco del Castello. Ci stiamo ragionando e una soluzione idonea la troveremo. Mi preme ricordare che a breve troveranno dimora presso la sede museale di Santa Maria dei Servi, che già ospita un dipinto del Perugino e alcuni reperti archeologici, le “principesse dei Pulfna” ovvero i sarcofagi etruschi con figure femminili rinvenute in territorio pievese e che adessoi sono esposte nella mostra a Roma sui tesori trafugati e recuperati dai Carabinieri… Sarà un grande ritorno e un grande richiamo.
Il polo scolastico pievese come se la passa?
Per quanto riguarda le superiori registriamo un incremento di iscrizioni pari al 12,8% rispetto al 2023. Segno che i nostri licei e il professionae hanno una certa forza di attrazione in tutt il territrio, sia sul versante umbro che sul versante toscano. Gli studenti del Calvino vincono spesso le selezioni a cui partecipano, e anche qursto è un segno della bontà dele nostre scuole. Per rispondere sempre al meglio alle esigenze abbiamo fatto e stiamo portando avanti alcun e operazioni importanti, come la realizzazione di un nuovo compresso per la fascia 0-6 anni (1 milione di euro di investimento già stanziato, più altri 480 mila euro per la realizzazione del secondo piano), la realizzazione di una mensa per tutte le scuole (altri 700 mila euro); lo spostamento del liceo musicale, già effettuato, a Sant’Agostino, dove la didattica può godere di maggiori spazi; è previsto l’abbattimento e la ricostruzione del vecchio plesso della primaria, dove c’è anche la palestra, pensiamo di poterlo fare nel 2026… Sulle scuole stiamo investendo molto, sono il nostro futuro…
Le amministrazioni comunali pievesi hanno sempre avuto il problema di contemperare l’attenzione ad un centro storico eccezionale con quella verso le frazioni. E’ così anche per la giunta Risini 2?
Certo. Ma l’attenzione alle frazioni è forte e costante. A Moiano abbiamo previsto investimenti rilevanti per sistemare la strada di San Donato che porta al cimitero, e quella di San Biagio, per i giardini e per l’installazione di pannelli fotovoltaici al Campo sportivo. A Po’ Bandino abbiamo avviato la sistemazione della piazza della chiesa con la sostituzione delle alberature e in più è prevista una variante nell’area di via Sicilia, per realizzare un accesso diverso al campo sportivo… A Ponticelli, oltre alla già citata posa in opera dei pannelli fonometrici lungo la linea DD, sarà realizzata finalmente la rotatoria all’incrocio per Chiusi, Fabro e Piazze (400 mila euro) e saranno fatti lavori importanti al campo sportivo (marciapiedi, illuminazione, impianto fotovoltaico per l’autosufficienza energetica dell’impianto) che diventerà un impianto polivalente: non solo calcio, ma anche tiro con l’arco (a fine mese ci saranno prove di campionato europeo), Cricket, Endurance…
Una questione che invece sembra non trovare soluzioni acettabili è quella dell’ospedale, ormai ex ospedale e dei servizi sanitari…
Sì, quella è una battaglia che continua. Adesso abbiamo solo un punto di primo soccorso con ambulanza, ma senza medico a bordo, struttura che può intervenire solo per codici bianchi e verdi… e un centro DAI per i disturbi dell’alimentazione. La Casa di Comunità non è ancora operativa come vorremmo, occorre un maggiore sforzo. Abbiamo in programma un incontro a breve con la presidente della Regione Proietti, incontro cui parteciperanno anche le due minoranze. La giunta Tesei-Coletto di centro destra non ha dato risposte soddisfacenti. Vediamo se l’amministrazione Proietti cambierà registro. Non è accettabile che un cittadino pievese o di Paciano debba andare a Città di Castello a 100 km di distanza, per visite, esami ed interventi. Per l’emergenza i riferimenti sono Castiglione del Lago e Perugia per i casi più gravi. Per tutto il resto i viaggi della speranza in tutta l’Umbria sono ormai una regola. E non va bene. Nei giorni scorsi la Asl ha spostato una Tac da Città della Pieve a Castiglione del Lago. Motivo: la mancanza di radiologi. Il macchinario rimane nel comprensorio, ma la struttura poievese perde un altro pezzo… Credo che una strada da seguire potrebbe essere quella di incrementare l’utilizzo delle strutture pubblico-private convenzionate. E anche quella di creare nei territori strutture specializzate in particolari settori. Per il nostro territorio penso ad esempio ad un “centro protesi” (per ginocchio e anca), servizo carente in Umbria e del quale c’è invece grande necessità. All’incontro con la governatrice Proietti porterò anche questa proposta. Chiaro che la situazione attuale non ci vede soddisfatti, personalmente sono consapevole che questo sia uno dei problemi più sentiti dalla popolazione. Servono risposte concrete, continueremo a batterci per ottenerle da chi di dovere.
Nel 2019 la lista Risini, appoggiata dal centro destra vinse le elezioni principalmente su questo tema e sull’onda dello scandalo sanitopoli, così come le vinse Donatella Tesei alla Regione. Adesso, se l’inversione di tendenza dovesse arrivare dal centro sinistra sarebbe una sconfitta, uno smacco?
No, sarebbe una vittoria. Come ho già detto la nostra è una amministrazione civica, per noi conta il risultato e poter dare risposte ai cittadini.
m.l.










Considero la risposta finale di Risini una risposta intelligente che è tendenzialmente scevra da appartenenze più marcatamente partitiche.E credo-se mi è permesso dirlo- che è oltretutto l’intercettazione di un pensiero che via via è sempre più comune non solo nella cittadinanza pievese ma anche degli italiani tutti e che va verso il pragmatismo formandone una base di pensiero strutturale e politico. Città delle Pieve ha bisogno di tutto questo e più il tempo passa e più si rende necessario, senza che ognuno rinunci alle proprie peculiarità di pensiero politico ma si basi e pretenda dall’Amministrazione Pubblica dei nuovi traguardi di natura civica e sociale. In un piccolo comune com’è questo molti sono gli aspetti ed i problemi che si pongono, soprattutto per una politica che si interessi di portare a casa risultati tangibili dei quali la gente sente assoluto bisogno,soprattutto anche quando tutto intorno la crisi batte in maniera crescente su certi aspetti,che magari restano meno evidenti ad un occhio indagatore e critico e sappiamo anche quanto lo sia quello dei pievesi, per formazione che viene da lontano e propria cultura. Poter armonizzare tutto questo e renderlo progressivamente possibile non è poco poichè i tempi spesso giuocano a sfavore in un accavallarsi di questioni, criticità e soprattutto di VELOCITA’ con la quale si manifestano gli eventi che producono un modo di pensare. Di certo l’amministrazione Risini non è partita da zero ma è partita da basi abbastanza solide che venivano da più lontano proprie anche delle precedenti amministrazioni ma cercando di guardare il complesso – perchè ciò che conta è il”complesso”- in relazione alla velocità del tempo nel quale i fatti si manifestano, credo si possa dire che nei confronti del territorio circonvicino che lo sforzo c’è stato ed anche la resistenza all’erosione del tempo,che in queste fasi che l’italia stà atraversando è da mettere nel piatto della bilancia perchè giuoca un ruolo essenziale. Anche la politica culturale alla quale tu Marco fai riferimento si nutre di aspetti innovativi e procede con iniziative valide soprattutto che mettono in luce aspetti diversi di valorizzazione di natura delle funzioni pubbliche come ciò che è in calendario riguardante la valorizzazione dei reperti recuperati dai Carabinieri e dico questo poichè molte volte si tende a dare per scontate tutte le funzioni pubblico-amministrative dell’organizzazione di polizia, cosa questa che avviene spesso in condizioni difficilissime nel tessuto sociale e burocratico italiano . Personalmente rispetto alle iniziative culturali avrei individuato e valutato una decisione che ritengo importante sia per me sia per il Comune stesso che possa essere la cessione del mio Archivio storico-fotografico- documentaristico e librario denominato ”The Face of Asia ” dal quale nel tempo ho fatto derivare mostre in diverse città Italiane ed estere come in Vietnam per conto dell’Unesco ad Hanoi ed Hoi An ed anche e soprattutto a Città della Pieve poichè mi reputo cittadino del territorio dati i trascorsi sia miei chè della mia famiglia e cercando di realizzare una iniziativa permanente, magari federata con lo stesso comune di Chiusi dove attualmente risiedo.Senza ombra di spocchia o di ”qualsivoglia boria” -visioni queste che potrebbero essere facilmente attribuite ad una iniziativa del genere ,ritengo che il tutto sarebbe una ciliegina sulla torta da poter far funzionare permanentemente e che potrebbe attrarre tantissime persone che non siano solo turisti ma anche e soprattutto studiosi e visitatori. Poter istituire questo non sarebbe una impresa facile ma posso garantire che sia il fondo fotografico di migliaia di lastre e decine di migliaia di foto e di volumi ed altre collezioni sarebbe un complesso che potrebbe essere utilizzato benissimo e che possa dare risultati tangibili se gestito in maniera intelligente, continua e non sporadica. Grazie proprio all’Amministrazione attuale, nel mese di Aprile di quest’anno ho effettuato una piccola mostra esplicativa sulle potenzialità di tale materiale realizzando in Palazzo della Cornia una mostra sulla Cartografia di Esplorazione dei viaggi da metà 1800 alle prime decadi del 1900 del territorio Himalayano e del Tibet con annessa una presentazione libraria originale d’epoca e di oggettistica dedicata e di fotografia dal titolo :”Mapping and shooting the past in Central Asia and Himalayas” che può essere anche parzialmente osservata in un filmato effettuato dall’amico Ettore Serpico su Google se si clicchi su:
” (Ettore) A palazzo Corgnia una mostra di Carlo Sacco..” e poi successivamente si clicchi sulla G di Google che appare in seconda pannellata. Il dado è lanciato ormai da molto tempo ma ricordando il famoso detto di Cesare nel passaggio del Rubicone quando ai soldati disse: ”Alea iacta est ”(tradotto ”il dado è tratto” )poichè fin ‘ora in molte occasioni hanno risposto solo i soldati dicendo quasi stizziti in riferimento al ”dado” come materiale commestibile : ”uffah, anche oggi il brodo”… E’ una battuta divertente a dirsi ma si dovrebbe tener presente in questo caso la risposta che Adriano Olivetti dette ai giornalisti che lo intervistavano e che riguardava le possibilità delle iniziative imprenditoriali spesso trattate con il termine di Utopia : ” Spesso il termine ”Utopia” è la maniera più comoda per liquidare quello che non si ha voglia,capacità o coraggio di fare…..un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia da qualche parte, solo allora diventa un proposito…..cioè qualcosa di infinitamente più grande”. Appunto : ”Alea iacta est ”.