I SINDACI DEL SUD SENESE OCCUPANO I BINARI DELLA CHIUSI-SIENA E CHIEDONO INTERVENTI URGENTI A SALVINI
TORRITA DI SIENA – L’ultima volta che nella zona era stata occupata una stazione erano i primi anni 2000, successe a Chiusi per protestare e richiamare l’attenzione sulla crisi di Chianciano e del termalismo. Ieri è successo di nuovo, precisamente alla stazione di Torrrita di Siena sulla linea Siena-Chiusi. E ad occupare simbolicamente e pacificamente i binari sono stati un bel numero di sindaci del senese. Obiettivo della protesta, chiedere più treni, più puntailità, più investimenti del Gruppo Fs. All’iniziativa plateale è seguita l’assemblea dei consigli comunali di Asciano, Chiusi, Montepulciano, Rapolano Terme, Sinalunga e Torrita. Ovvero tutti i comuni con staziomne sulla Siena-Chiusi, da Asciano in giù. Chiesto anche un incontro con il ministro delle Infrastrutture Salvini e con alcune commissioni parlamentari.
In sintesi, questa la piattaforma rivendicativa dei sindaci del sud senese: “maggiori collegamenti con nord e sud Italia da Chiusi; un servizio più puntuale; poter percorrere il tragitto Siena-Chiusi in meno di 60 minuti; che Gruppo Fs Italiane inserisca questi provvedimenti nei propri piani di investimento; che il servizio ferroviario sia all’altezza degli attuali standard europei; un sistema dei trasporti complessivamente ammodernato, nell’ottica di una generale valorizzazione delle aree interne”. Tutti interventi definiti “non rinviabili” per una ferrovia che esiste da prima della Firenze-Roma, ma è ancora a binario unico e non elettrificata. Come nel 1862.
Presenti all’inziativa anche il senatore Silvio Franceschelli e le consigliere regionali Anna Paris ed Elena Rosignoli, del Pd e alcuni rappresentanti dei pendolari. Non c’era invece la sindaca di Siena Nicoletta Fabio. E l’assenza non è passata inosservata, anzi è stata rimarcata nella dichiarazione congiunta rilasciata dai sindaci presenti a corredo della manifestazione: “Chiediamo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di intervenire quanto prima per sollecitare al Gruppo Fs Italiane dei provvedimenti che non sono più rinviabili. Non ci possiamo permettere che le problematiche, più volte evidenziate, subiscano ulteriori ritardi. Dalla qualità della linea ferroviaria Siena-Chiusi dipende il futuro del territorio e la qualità della vita delle persone che lo abitano, per questo si auspicava anche la presenza della sindaca di Siena Nicoletta Fabio”. Lo striscione che gli stessi sindaci e consiglieri comunali hanno srotolato sui binari ha polemicamente richiamato un’altra recente protesta. Per dire al governo che non possono esserci figli e figliastri: “Non costringeteci a usare i trattori, pretendiamo soluzioni”.
L’iniziativa dei sindaci, tutti Pd quelli presenti e anche i consiglieri regionali, può anche apparire tardiva e – visto che siamo in periodo pre-elettorale anche un tantino elettoralistica. Ma se le elezioni inducono politici e amministratori a perorare battaglie giuste e ad allargare il fronte, ben vengano.
Nelle ultime settimane e mesi sono stati freqenti i casi di treni soppressi o cancellati senza preavviso, di ritardi che hanno fortemente penalizzato chi usa il treno per andare a lavorare, a scuola o all’università. L’adeguamento sia strutturale che sul piano delle corse e dei tempi di percorrenza della Chiusi-Siena è una delle voci del “pacchetto” rivendicativo del Comitato Opzione Zero, quindi anche su questo terreno, non solo sull’ipotesi di stazione in linea per l’AV a Creti-Farneta la sintonia tra le posizioni del comitato e quella dei sindaci è pressoché totale. Sono due tasselli della stessa battaglia.
ho seguito la diretta Facebook in Torrita e mi sembra che la rappresentante regionale Sig,ra Paris esprimesse una linea sia in discorso diretto che alla fine con il Sindaco Sonnini di essere solidale con le motivazioni espresse ma altresì suggeriva di non ostacolare la realizzazione in linea AV destinata ad una realizzazione in almeno 10 anni.Ho compreso male? saluti.LBusato
“Ma se le elezioni inducono politici e amministratori a perorare battaglie giuste e ad allargare il fronte, ben vengano.” Mi dispiace ma questo è un pensiero al ribasso, non possiamo accontentarci di essere amministrati da politici che sulle questione ci arrivano sempre con un giro di ritardo, ancora peggio se lo fanno a fini elettorali, ci meritiamo di meglio.
ma adesso questi ci sono… Prendiamo il buono (che non era scontato) e vediamo di portare a casa qualche risultato. Procedendo insieme forse sarà possibile, altrimenti sarà molto più difficile D’altra parte Luca in politica i cambi di rotta sono piuttosto frequenti. A Chiusi le forze di opposizione nella legislatura 2016-2021 alle comunali 2021 si allearono con quelle di maggioranza, salvo poi fare un passo indietro o di lato pochi mesi dopo, facendo naufragare quella coalizione che avrebbe dovuto “fare scuola”… Le “conversioni” hanno sempre delle ragioni e sono sempre una autocrtitica anche se non dichiarata.
La vittoria (unitaria) di questa battaglia su stazione in linea e trasporti, se arriverà, sarà uno spartiacque che aiuterà anche a ragionare sulle ricadute politiche e sulle scelte amministrative. Probabilmente mei comuni che andranno al voto a giugno o almeno in alcuni questa vicenda peserà, come è normale che sia.
L’uscita di Possiamo dalla maggioranza è dovuta a motivi legati al metodo dilavoro e alla nulla considerazione da parte del pd, non certo sui contenuti o le idee. Il tuo esempio non è calzante.
Marco, il discorso che fai è la solita risposta intrisa di pragmatismo, che nessuno dice che non sia necessario ed è chiaro che in questa fase occorra e che sia anche il benvenuto, ma quando mi parli che ”nei comuni che andranno al voto qualcosa ”peserà” ti dico subito che non la penso come te perchè leggo in tali parole la consapevolezza che riguardi il fatto della dimenticanza della gente di quale natura di acqua sia passata sotto i ponti. Ti ricordo che per molto di meno la gente ha completamente in certe occasioni messo nel dimentcatoio fatti importanti e sostanziali per i quali poi ci si è resi conto molto dopo di quanto pesavano.Si tratta quindi della memoria ed anche della volontà della gente che è abituata a dire ”cosa fatta capo A” come si diceva una volta. La questione preminente è sempre quella della gente che permette alla classe politica che molte volte critichiamo tutti di riaffacciarsi e di riproporre con un metodo uguale allo stesso di prima di posizionarsi su quanto passi il convento o su quanto altri abbiano deciso, e questo in barba all’interesse dei cittadini.Allora, se oggi hanno cambiato parere, secondo te per quale motivo lo hanno cambiato, perchè si erano sbagliati prima oppure perchè è convenuto che lo cambiassero ? Rispondimi a tale domanda per piacere.Se hanno cambiato parere e se tale parere coincide adesso con il mio, ti chiedo se siano questi parte di gente affidabile. Ti sembra poco tutto questo e che non valga nulla od una domanda che ogni cittadino normale si dovrebbe fare ? Sarebbe stato sufficiente un po’ di nero su bianco che fosse rimasto agli atti e che avesse segnato un confine fra credibilità e non crediblità ed anche-lasciamelo dire-fra umiltà ed arroganza.E allora se questo non c’è stato pensi che alle prossime elezioni la gente si ricordi di tutto questo quando entrerà in cabina elettorale ? Questo corrisponde benissimo alla consapevolezza da parte della politica di sentirsi la mano libera ad affermare ciò che voglia, quando voglia e dove voglia e dico questo perchè se fosse vero il contrario e che dovessero tutti ricordare del pregresso e di come sono stati affrontati soprattutto i problemi ecomnomici del paese, a votare ce ne andrebbero meno di metà.Questo vuol dire che la politica lo sà e lo conosce bene tale aspetto e la sua forza attuale è proprio incentrata su questo.Ecco perchè a qualche cittadino non appare sufficiente il comportamento ed è per lo stesso motivo che se si ripresenteranno nel futuro situazioni simili il comportamento è difficile che sia diverso perchè se per un tema banale come evidenziava la lotta di ”Opzione Zero”ci sono voluti assestamenti,riposizionamenti ed ob torti colli,digrignamento sommesso di denti, allora dimmi su quale parte dovrà investire un elettore che ha sempre votato a sinistra.Quindi come vedi la credibilità conta, eccome se conta….. E’ su questi terreni caro Marco che si perdono le elezioni e succede sempre più spesso che la gente comune cambia se una parte che votava e che riscuoteva la fiducia fa politica nello stesso modo di come si comportava la parte che prima criticava. E’ tempo di chiarezza ed anche di moralità politica e la gente sente sempre di più che ne ha bisogno e tende con più scioltezza ad essere indipendente dai discorsi e sempre più dipendente dai fatti,ma perchè i fatti si producano esige sempredipiù e giustamente che chi sia inviato a goverare faccia l’interesse dei propri cittadini e non aspetti il cavallo che gli passi davanti per salirci sopra,perchè la maggior parte delle volte tale cavallo è dopato a causa di componenti decisionali applicate tenendo conto di interessi superiori e quasi mai corrispondenti a quelli dei cittadini.E questo non è garanzia di nulla,anzi -e se permetti- è bene che tutto questo pesi contro tutte quelle posizioni che sempre per interesse recondito o meno che possa essere-perchè non dimenticare che c’è anche quello recondito- vorrebbero non farlo apparire o che non sia rilevato da nessuna parte che possa lasciare traccia.Fra 10 anni chi si ricorderà di tutto questo ? E allora vedi che tener conto della realtà conviene nell’agone politico che ci insegna a tener conto del pragmatismo ma è agone politico anche la battaglia delle idee,anzi soprattutto. Sempre per chi ne abbia…..
Carlo, alle elezioni comunali di giugno, nei comuni della zona, i cittadini potranno scegliere tra i candidati PD (alcuni già in carica adesso) che sono stati titubanti o si sono tardivamente convertiti e candidati di destra o di liste civiche che ancora insistono sulla stazione in linea in ossequio alla Linea Tesei o a quella della sindaca di Siena. Altre opzioni non sono in campo. Le forze a sinistra del PD (contrarie a Media Etruria) o sono alleate del PD o sono assenti, il M5S idem e quasi da nessuna parte corre da solo. L’offerta politica purtroppo è limitata. A Chiusi la situazione è un po’ diversa, ma Chiusi non vota.