I SINDACI DEL SUD SENESE OCCUPANO I BINARI DELLA CHIUSI-SIENA E CHIEDONO INTERVENTI URGENTI A SALVINI

domenica 07th, aprile 2024 / 15:01
I SINDACI DEL SUD SENESE OCCUPANO I BINARI DELLA CHIUSI-SIENA E CHIEDONO INTERVENTI URGENTI A SALVINI
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TORRITA DI SIENA – L’ultima volta che nella zona era stata occupata una stazione erano i primi anni 2000, successe a Chiusi per protestare e richiamare l’attenzione sulla crisi di Chianciano e del termalismo. Ieri è successo di nuovo, precisamente alla stazione di Torrrita di Siena sulla linea Siena-Chiusi. E ad occupare simbolicamente e pacificamente i binari sono stati un bel numero di sindaci del senese. Obiettivo della protesta, chiedere più treni, più puntailità, più investimenti del Gruppo Fs. All’iniziativa plateale è seguita l’assemblea dei consigli comunali di Asciano, Chiusi, Montepulciano, Rapolano Terme, Sinalunga e Torrita. Ovvero tutti i comuni con staziomne sulla Siena-Chiusi, da Asciano in giù. Chiesto anche un incontro con il ministro delle Infrastrutture Salvini e con alcune commissioni parlamentari.

In sintesi, questa la piattaforma rivendicativa dei sindaci del sud senese: “maggiori collegamenti con nord e sud Italia da Chiusi; un servizio più puntuale; poter percorrere il tragitto Siena-Chiusi in meno di 60 minuti; che Gruppo Fs Italiane inserisca questi provvedimenti nei propri piani di investimento; che il servizio ferroviario sia all’altezza degli attuali standard europei; un sistema dei trasporti complessivamente ammodernato, nell’ottica di una generale valorizzazione delle aree interne”. Tutti interventi definiti “non rinviabili” per una ferrovia che esiste da prima della Firenze-Roma, ma è ancora a binario unico e non elettrificata. Come nel 1862.

Presenti all’inziativa anche il senatore Silvio Franceschelli e le consigliere regionali Anna Paris ed Elena Rosignoli, del Pd e alcuni rappresentanti dei pendolari. Non c’era invece la sindaca di Siena Nicoletta Fabio. E l’assenza non è passata inosservata, anzi è stata rimarcata nella dichiarazione congiunta rilasciata dai sindaci presenti a corredo della manifestazione: “Chiediamo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di intervenire quanto prima per sollecitare al Gruppo Fs Italiane dei provvedimenti che non sono più rinviabili. Non ci possiamo permettere che le problematiche, più volte evidenziate, subiscano ulteriori ritardi. Dalla qualità della linea ferroviaria Siena-Chiusi dipende il futuro del territorio e la qualità della vita delle persone che lo abitano, per questo si auspicava anche la presenza della sindaca di Siena Nicoletta Fabio”. Lo striscione che gli stessi sindaci e consiglieri comunali hanno srotolato sui binari ha polemicamente richiamato un’altra recente protesta. Per dire al governo che non possono esserci figli e figliastri:  “Non costringeteci a usare i trattori, pretendiamo soluzioni”.

L’iniziativa dei sindaci, tutti Pd quelli presenti e anche i consiglieri regionali, può anche apparire tardiva e – visto che siamo in periodo pre-elettorale anche un tantino elettoralistica. Ma se le elezioni inducono politici e amministratori a perorare battaglie giuste e ad allargare il fronte, ben vengano.

Nelle ultime settimane e mesi sono stati freqenti i casi di treni soppressi o cancellati senza preavviso, di ritardi che hanno fortemente penalizzato chi usa il treno per andare a lavorare, a scuola o all’università. L’adeguamento sia strutturale che sul piano delle corse e dei tempi di percorrenza della Chiusi-Siena è una delle voci del “pacchetto” rivendicativo del Comitato Opzione Zero, quindi anche su questo terreno, non solo sull’ipotesi di stazione in linea per l’AV a Creti-Farneta la sintonia tra le posizioni del comitato e quella dei sindaci è pressoché totale. Sono due tasselli della stessa battaglia.

 

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