VERSO LE COMUNALI: CHIANCIANO E MONTEPULCIANO, LA CORSA E’ PARTITA. CHI C’E’ E CHI NON C’E’

venerdì 08th, marzo 2024 / 17:18
VERSO LE COMUNALI: CHIANCIANO E MONTEPULCIANO, LA CORSA E’ PARTITA. CHI C’E’ E CHI NON C’E’
0 Flares 0 Flares ×

Le elezioni amministrative del 9 giugno si avvicinano a passi veloci… Tre giorni fa a Chianciano il centro sinistra ha presentato pubblicamente la candidatura di Grazia Torelli. In realtà si tratta di una  lista civica denominata “Chianciano Terme città aperta”, nome evocativo che ricorda il cinema, il neoralismo, e forse anche tempi in cui Chianciano era un’altra cosa. Lista civica sostenuta da Pd, Azione, Italia Viva e Socialisti. Un centro sinistra in cui la sinistra però non c’è. O è solo quella che è rimasta ancorata al Pd. Per il resto è più centro che sinistra. E la cosa suona abbastanza strana, perchè in Valdichiana se c’è una cittadina in cui la sinistra a sinistra del Pd e prima ancora anche del Pci questa è proprio Chianciano.

La sinistra radicale o “alternativa” a Chiancano ha sempre avuto una certa forza e un certo radicamento, dai tempi del Psiup e del sindaco Aristeo Biancolini ai tempi del Pdup e di Democrazia Proletaria con Betto Angeli e Roberto Betti, poi ancora con i Verdi  e “terzomondisti” di Progetto Continenti, un arcipelago che ha visto in pista figure come Sergio Giani, il sindaco Bombagli, l’assessore Marco Rossi… Fa specie vedere oggi il Pd, puntare alla riconquista del comune, dopo due turni all’opposizione, facendo totalmente a meno di quel mondo alla sua sinistra.

Certo i tempi sono cambiati, molte persone di quell’arcipelago oggi non ci sono più, altre sono invecchiate, altre ancora fanno semplicemente altro. Vedremo se lo spazio lasciato vacante dal centro sinistra riuscirà a riempirlo e a rappresentarlo Nicola Bettollini (ex Pc di Rizzo) che ha annunciato una lista “alternativa” di sinistra. Il Pd e i suoi alleati rischiano di lasciare a Bettollini una prateria. Perchè, se è vero che oggi l’ala movimentista, radicale, antagonista della sinistra chiancianese – quella che aveva radici nella componente socialista della resistenza partigiana, poi nel Psiup e nel Pdup e Dp, ma anche in ambienti cattolici di fede, ma più laici del Pci-Pds nella concezione della politica – è dispersa e non più organizzata, è anche vero che quel mondo a Chianciano non può essere scomparso del tutto. Cancellato. La storia non si cancella, sedimenta. Rimane lì. Vedremo se prevarrà il “voto utile” a Grazia Torelli o se invece il centrismo di “Chianciano terme Città aperta” favorirà il tentativo di Nicola Bettollini. Il quale sventola sì la bandiera rossa e parole come “unità” e “sinistra”, ma con quel mondo di cui parlavamo poc’anzi ha poco a che fare.

La coalzione che sostiene Grazia Torelli non è neanche il “campo largo” sperimentato nel 2021 a Chiusi (con risultato disastroso dopo il voto) e più recentemente in Sardegna e ora in Abruzzo. Oltre alla sinistra manca anche il M5S, che però a Chianciano non è mai stato una presenza solida.

Per quanto riguarda il centro destra, per ora resiste la candidatura di Roberto Esposito, sponsorizzato dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro (“Noi moderati”), ma con la possibilità di fare il terzo mandato, anche il sindaco uscente Andrea Marchetti che sembrava fuori gioco, potrebbe rientrare in partita. Lega e Forza Italia però sono in rotta con Fratelli d’Italia…

Stavolta le divisioni potrebbero penalizzare più la maggioranza attuale, che si è già assottigliata rispetto al 2019, del centro sinistra. Tra le voci di corridoio circola anche quella di una candidatura di Letizia Giorgianni, compagna di Marchetti e deputata di Fratelli d’Italia. Ma in Parlamento Letizia Giorgianni è una delle punte di diamante di Giorgia Meloni, è una delle figure emergenti e con maggiore appeal del partito della premier, difficile che possa fare un passo indietro per rinchiudersi nel Comune-fortino di Chianciano.

A Montepulciano, dove governa il centro sinistra e non il centro destra, oggi si concude la campagna elettorale per le Primarie interne al centro sinistra che si terranno domenica prossima, 10 marzo. I due candidati, Michele Angiolini  sindaco uscente e Riccardo Pizzinelli, architetto, proposto dalla componente socialista, si sono sfidati per più di un mese a suon di conferenze e assemblee, tutte piuttosto partecipate, oltre che con interviste e incontri sulle Tv locali e sui giornali. Con rimbalzi anche sui social. Alcune questioni, come la relazione dei tecnici incaricati dalla Procura di Siena sul crollo delle mura di Collazzi, hanno fatto l’effetto che può fare un siluro sulla chiglia di una nave, sull’amministrazione uscente a guida Angiolini. A sostegno del quale però è uscita la notizia che nel 2023 Montepulciano ha registrato oltre 350 mila presenza turistiche… Un boom da fare invidia alla Chianciano dei tempi d’oro.

Le primarie con il sindaco uscente in lizza sono di per sè un fatto dirompente, perché certificano che il sindaco uscente non aveva e non ha un consenso unanime. E infatti i sostenitori di Pizzinelli non hanno lesinato critiche alla gestione del comune da parte della giunta Angiolini e di quelle precedenti, come se fossero una forza di opposizione e non facesso parte della stessa coalizione che quelle amministrazioni sosteneva. E qui non parliamo delle posizioni di Riccado Pizzinelli, che in quanto “sfidante” è normale che tenda a smararsi, a segnare una “discontinuità”. Radio Piazza Grande dà alla vigilia delle primarie Pizzinelli favorito. Nel centro storico con un ampio margine, nelle frazioni che sono numerose e popolate un po’ meno. Il rischio, che da queste colonne abbiamo evidenziato fin dall’inizio, è che le Primarie, da fattore di democrazia e confronto positivo, diventino un “gioco al massacro”, una sorte di “notte dei lunghi coltelli”, come successe nel 2009, quando il sindaco Massimo Della Giovampaola fu impallinato e fatto secco da Andrea Rossi, che poi vinse anche le elezioni. Il problema per il centro sinistra non è “chi vince”, ma “chi perde” le primarie che, come spesso accade (lo dicono le cronache), poi si mette di traverso, fa la fronda, gioca contro e non per la ditta, dividendo e frantumando il fronte.

La destra ha deciso di affidarsi a Gianfranco Maccarone, il quale con tutto il rispetto non sembra al momento in grado di rappresentare una alternativa, a meno che i cittadini poliziani non votino alle comunali secondo il vento nazionale, cosa che può anche succedere.

Ma a Montepulciano, il 9 giugno, sulla scheda elettorale gli elettori troveranno anche una lista civica-civica, quella che dovrebbe essere capeggiata da Roberto Maldacea, ma che è promossa dall’avvocato Daniele Chiezzi. La lista  “Futuro Poliziano” che sta facendo una campagna elettorale pressante e puntuale sui temi della sostenibilità, dell’agricoltura (che a Montepulciano non è settore secondario), del turismo…

I “futuristi” possono togliere voti sia alla destra di Maccarone, cercando di accreditarsi come alternativa più credibile e più praticabile, che a sinistra, soprattutto tra gli scontenti di Angiolini, ma anche tra i potenziali supporters di Pizzinelli, perchè in buona misura l’area culturale di riferimento è la stessa ed è l’area liberal-modernista-ambientalista. Con qualche contraddizione tra rivendicazioni di maggiore tutela ambientale e posizioni a favore di opere come la stazione in linea per l’alta velocità, con una colata di ferro e cemento in mezzo al nulla, anzi in mezzo ai campi nel cuore della Valdichiana.

Chianciano e Montepulciano non sono due comunelli qualunque, non sono solo due comuni della Valdichiana senese, sono due cittadine “cult”, una decaduta e in cerca di una difficile nuova identità, l’altra una “perla del Rinascimento” che si studia sui libri di storia dell’arte e che sta vivendo un boom turistico inusitato solo 10 anni fa. Una a guida civica con sostegno del centro destra, e l’altra a guida centro sinistra. Entrambe cittadine decisive anche per il territoroio circostante: una è ancora il polo ricettivo più importante, l’altra il “brand” più di moda e un nome che è anche etichetta di uno dei più grandi vini del mondo. Tutte e due però, oggi, se si guardano allo specchio stentano a riconoscersi.

m.l.

Nella foto: Il segretario porvinciale Pd Andera Valenti parla alla presentazione di Grazia Toerelli a Chianciano Terme.

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Mail YouTube