OGGI CHIUSI CELEBRA LA FESTA DELLA TOSCANA: SPETTACOLO SU DON MILANI AL MASCAGNI. UN MESSAGGIO CONTRO IL MILITARISMO GALOPPANTE?

domenica 17th, marzo 2024 / 11:37
OGGI CHIUSI CELEBRA LA FESTA DELLA TOSCANA: SPETTACOLO SU DON MILANI AL MASCAGNI. UN MESSAGGIO CONTRO IL MILITARISMO GALOPPANTE?
0 Flares 0 Flares ×

CHIUSI – Anche a Chiusi oggi si celebra a Festa della Toscana. E si celebra con uno spettacolo teatrale dedicato ad una dele figure toscane più eminenti, più significative e più dirompenti del ‘900: Don Lorenzo Milani, che il 27 maggio prossimo avrebbe 101 anni, ma che appare ancora e sempre più attuale.

Lo spettacolo in questione in scena alle ore 18,00 al Teatro Mascagni è “Don Milani senza mito” di Norma Angelini e Fabio Monti, con Fabio Monti, produzione EmmeA’ Teatro.  La piece affronta la figura di don Lorenzo Milani, come specchio per interpretare la realtà attuale, analizzando l’opera del priore di Barbiana, controversa, spesso fraintesa, sempre radicale e provocatoria. Un’ opera assunta come punto di riferimento per una riforma radicale dell’istruzione, necessaria, secondo Don Milani, per recuperare il divario culturale accumulato dai poveri in secoli di esclusione e di forzata inferiorità per diventare a pieno titolo cittadini. Un’opera che pone interrogativi enormi, ai laici, ai cattolici, agli insegnanti, agli intellettuali. Di tale radicalità da permettere di essere utilizzata come specchio per farci le domande: a che punto siamo arrivati? Qual è lo stato della nostra cultura? Dell’educazione? Della spiritualità?

Ci fa piacere che la Toscana abbia scelto proprio Don Milani come figura di riferimento per celebrare la sua Festa. Oltre allo spettacolo che sarà oggia Chiusi il 5 marzo scorso a Castelnuovo Berardenga è amndato in scena “I care-Lettera ad una professoressa” di e con Claudio Ascoli. Martedì 12 marzo, a Donoratico (Castagneto Carducci) è stato presentato Cara Signora, con Marco di Costanzo e Stefano Parigi.

Ci fa piacere che anche Chiusi e il Mascagni rendano omaggio a quello straordinario prete scomodo che fu don Lorenzo Milani. Questo perché in un momento in cui uomini di stato e di governo non solo inviano armi a paesi in guerra e fanno affari con le aziende pubbliche statali vendendole, le armi, ma parlano addirittura di “guerra alla Russia” come ipotesi possibile a cui dobbiamo prepararci, il pacifismo e l’antimilitarismo radicale di Don Milani è la risposta migliore. “L’obbedienza non è più una virtù” scrisse Don Lorenzo ai cappellani militari, esortando loro e tutti noi all’obiezione di coscienza, che all’epoca – si era alla metà degli anni ’60 – era ancora punita con il carcere.

Ci fa piacere questa scelta, dicevamo, una scelta che è in qualche modo, un messaggio. Ci auguriamo che lo sia. Ci piace pensare che lo sia. Perché è uno scandalo vedere per esempio un partito come il Pd che ha cercato di fondere e dare una casa comune agli eredi del Pci e della Dc, quindi alle sensibilità di sinistra e a quelle del cattolicesimo sociale, democratico e civili, balbetti di fronte alle gravissimi situazioni che si sono verificate in Ucraina e a Gaza, appiattendosi sulle posizioni della Nato da un lato e di Israele dall’altro e salvo poche e lodevoli eccezioni, non abbia minimamente cercato di prendere a riferimento le posizioni di Don Milani o di La Pira…  Qualcuno lo ha fatto a livello individuale, ne abbiamo parlato anche s queste colonne a margine di alcuni incontri politici tenutisi a Chiusi e a Moiano con esponenti Pd, ma il gruppo dirigente nazionale è rimasto su una linea ambigua, titubante, sorpassato a sinistra anche dal papa e dal cardinale Zuppi.

Don Milani non avrebbe avuto remore – crediamo – a parlare di genocidio riguardo a ciò che sta avvenendo a Gaza. E  riguardo all’Ucraina sarebbe certamente tra quelli che chiedono di avere il coraggio della bandiera bianca e del negoziato, pr porre fine al massacro e alla distruzione di quel Paese.

Tornando allo spettacolo di oggi al Mascagni, “Don Milani senza mito” è ad ingresso gratuito ma con posto assegnato. Quindi occorre prenotare.

♦ Per info
Fondazione Orizzonti d’Arte
☎️ 0578 226273 – 345 93 45 475
0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Mail YouTube