DEBACLE SENZA APPELLO PER LA SAN GIOBBE: CONTRO UDINE IL PUNTO PIU’ BASSO DA QUANDO E’ IN A2

lunedì 18th, dicembre 2023 / 12:09
DEBACLE SENZA APPELLO PER LA SAN GIOBBE: CONTRO UDINE IL PUNTO PIU’ BASSO DA QUANDO E’ IN A2
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CHIUSI – Ancora una debacle senza appello per la San Giobbe Chiusi. Al PalaPania passa anche Udine. Come un rullo compressore. I Bulls finiscono la gara sotto di 36 punti. Una voragine mai vista che rischia di inghiottire già adesso l’intera stagione della formazione chiusina. Per la San Giobbe il punto più basso da quando è in A2.

Il rientro di Stefanini non è bastato. Gara senza storia con l’Apu Udine avanti di 10 alla fine del primo periodo, di 21 all’intervallo lungo. Poi solo un monologo friulano fino al 43-79 finale, che suona come una campana a morto. A rendere la serata ancora più amara per i padroni di casa amche l’infortunio a Marco Ceron, che nel tentativo di recuperare un pallone va a sbattere sulla balaustra procurandosi un taglio sopra al ginocchio. Necessaria la barella e la corsa al Pronto Soccorso per suturare la ferita.

Quarta sconfitta consecutiva (tre in casa) per la San Giobbe che esce per l’ennesima volta con le ossa rotte e senza più alcuna certezza, se non quella di avviarsi verso un finale di stagione mestissimo. I Bulls, da “torelli” difficili da matare, sono diventati vitelli arrendevoli, rassegnati alla strada del macello.

Sconsolato anche coach Bassi: “Partita difficilmente commentatile, giochiamo in due leghe differenti. Nei primi cinque minuti abbiamo fatto quello che dovevamo, riuscendoci anche ma da quel momento in poi non c’è stata più partita. Troppo arrendevoli, troppo campo aperto concesso. L’andamento della gara è stato quello che aspettavamo, sapevamo chi affrontavamo e le cose da fare per mettere in difficoltà Udine. Farle solo per cinque minuti non basta ovviamente”. 

Quanto all’infortunio di Ceron, Bassi commenta così:  “Ho parlato con il dottore, si tratta di un brutto taglio sopra la rotula. Forse sembrava più serio di quello che in realtà è, chiaro che è stato portato al pronto soccorso ma parliamo di un taglio e al ragazzo sono stati applicati dei punti di sutura. Il problema è la zona della ferita, che rende tutto più complesso perché molto soggetta a flessioni”. Come a dire che per un po’ Ceron non sarà disponibile.

Alla vigilia della partita, Bassi aveva definito Udine la migliore delle squadre del girone rosso. Quoindi la sconfitta ci poteva pure stare. Ma ieri è mancata anche la prestazione, non solo il risultato: “Udine gioca bene. Parliamo di una squadra intensa, enorme, che esegue ad alta velocità in attacco e molto connessa in difesa. Complimenti a loro. Noi dovevamo provare a fare molto di più rispetto a quanto fatto. Il momento non è difficile, il momento è buio. Se ne viene fuori lavorando duro, credendoci e portando qualcosa di concreto, ognuno di noi. Io non ho mai mollato nella mia vita, figuriamoci se lo faccio adesso. Chi vuole mollare deve essere sincero ed alzare la mano. Finché avrò l’opportunità di lavorare sarò totalmente dedicato alla San Giobbe come e di più rispetto al primo giorno. Se dobbiamo finire, dobbiamo farlo orgogliosi di noi stessi e dopo questa partita non possiamo esserlo. C’è da guardarsi allo specchio chiedendo chi vogliamo essere. Si può perdere, si può retrocedere, però bisogna dare il sangue e ogni possesso deve essere alla morte. Io voglio lottare ma dobbiamo farlo tutti”.

Il momento non è difficile, è buio, dice Bassi. Che lancia un appello disperato ai suoi giocatori, affinché tirino fuori tutto tutto quello che hanno, almeno per vendere cara la pelle. Forza Bulls, fuori le palle… sembra dire il coach, con molta amarezza però. E’ difficile pensare a scatti di orgoglio dopo una gara persa con 36 punti di distacco e con il miglior marcatore di giornata con soli 8 punti all’attivo, tanti quanti ne ha messi a segno l’ex Ikangi dalla parte opposta, dove Gaspardo ne ha fatti registrare 24, Alibegovic 18 e Clark 11.

La “scossa” tante volte evocata non si è vista. Anzi dopo la bella prova contro la Fortitudo Bologna, le ultime due partite, contro Cividale e Udine sono state due disastri, due capitolazioni da resa incondizionata. Che sia una sorta di “allergia” ai colori del Friuli? Speriamo. Ma, come disse il rospo, i lazzi non son belli. Per niente.

 

Umana San Giobbe Basket – APU Old Wild West Udine 43-79 (16-26; 9-20; 12-17; 6-16)

San Giobbe: Tilghman 4, Ceron 4, Lorenzoni, Zani, Dellosto 8, Chapelli 6, Stefanini 3, Bozzetto 6, Jerkovic 7, Raffaelli, Jonats 5; Capo All. Bassi, Primo Ass. Zanco, Secondo Ass. Civinini

Apu Udine: Vedovato 1, Clark 12, Alibegovic 18, Caroti, Gaspardo 24, Delia 2, Da Ros, Herdic 3, Monaldi 11, Ikangi 8; Capo All. Vertemati, Primo Ass. Gerosa

Arbitri Tirozzi, Pazzaglia, Tarascio 

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