INCONTRI RAVVICINATI: STRANO “SAFARI” NOTTURNO TRA SR71 E FONDOVALLE

sabato 30th, settembre 2023 / 15:05
INCONTRI RAVVICINATI: STRANO “SAFARI” NOTTURNO TRA SR71 E FONDOVALLE
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Ieri sera mi è capitato di accompagnare un amico in macchina da Città della Pieve a Carnaiola, vicino Fabro per poi tornare a Chiusi. Saranno state le 22,30, massimo le 23,00. Viaggetto di una quarantina di chilometri in tutto. La prima parte sulla Sr 71, poi sulla Fondovalle. Traffico poco. Pochissimo. Avrò incontrato 5 auto, non di più. Ma di incontri ne ho fatti altri. Il “viaggetto” si è trasformato in un vero e proprio… safari. Se fosse proposto a pagamento potrebbe anche avere successo.

Ho incrociato, nell’ordine, un bel cinghiale, poco dopo il bivio Le Selve dove comincia la Sr Pievaiola… L’animale, probabilmente maschio e bello grosso, e stranamente solo (di solito i cinghiali si muovono in branco, a famigliate…), ha attraversato la strada fermandosi pure un attimo a fissarmi negli occhi. Poco più avanti, prima di arrivare a Monteleone d’Orvieto, altro “attraversamento”: un capriolo. Anche lui solo soletto. Elegante, bello nei movimenti, agilissimo nel salto degli arbusti… Scendendo verso la frazione di Santa Maria, altro capriolo. Piccolo. Ha attraversato da solo, ma probabilmente solo non era. Tre animali selvatici piuttosto grossi nel giro di una decina di chilometri. Non era finita perché sulla rampa che porta a Carnaiola attraversa pure un bel tasso, che per un tratto corricchia nella stessa direzione della mia auto, un metro e mezzo più avanti… Sembra l’orso Yoghi. E’ simpatico a vedersi, sembra voglia sfruttare la luce dei fari per arrivare prima dove vuole arrivare. Non si sposta. Forse ha capito che non lo investirò e corricchia tranquillo finché in prossimità delle prime case si porta sul ciglio della strada, scende dentro un fossetto, poi sparisce  tra la vegetazione, nel buio. E gli animali sono 4. Anche il tasso non è di piccola taglia. Tornando verso Chiusi imbocco la Fondovalle e prima del semaforo al ponte per Santa Maria, altro “incontro ravvicinato”(stavolta non troppo ravvicinato): altro cinghialotto con il pelo ritto sulla schiena. E dietro di lui tre cuccioli e la cinghialotta a chiudere la fila. Salgono con nonchalance l’argine del Chiani… Il conto sale a 8.

Poco prima del quadrivio di Ponticelli attraversa di corsa un altro “selvatico”, stavolta dal Chiani verso l’altro lato della strada. Dalle dimensioni sembra una volpe. Ma non ha la coda lunga. Anche le zampe sono più lunghe. Forse è un lupo. Non ci giurerei. E’ passato veloce. Per un attimo gli occhi incrociati dai fari sono diventati di fuoco. Ma giusto un attimo. Comunque non era un gatto, e siamo a 9.

Vorrei arrivare a 10 prima di fermarmi sotto casa. Ma ormai sono vicino, vedo già le luci della zona industriale. Ma, quasi stesse lì ad aspettare il mio passaggio, appena prima della rotatoria, ancora un capriolo. Bellissimo. Regale. Quasi da fermo spicca un salto impressionante e si porta fuori dalla carreggiata. Fa un gesto con la testa che sembra un saluto. Un inchino. Come si fa prima che si chiuda il sipario.

Certo per le strade gli animali selvatici, soprattutto se di grossa stazza, sono un pericolo. Possono causare incidenti. Non di rado li causano. Fanno anche danni alle colture. E probabilmente sono pure troppi, e troppo spesso si avvicinano alle case e alle zone abitate, facendo aumentare i rischi. Su questo non ci piove.

Ma vederli scorrazzare per le campagne, liberi, è anche uno spettacolo. Alcuni sono più belli a vedersi di altri. Alcuni possono incutere timore (i lupi, i cinghiali), ma bisognerebbe considerare, sempre, che il territorio è anche roba loro, non solo roba nostra. Che spesso siamo noi gli “invasori” del loro habitat, siamo noi la minaccia per loro e per i loro piccoli, siamo noi che con le nostre auto e i nostri fari “illuminiamo” il loro territorio, disturbandone i percorsi e gli spostamenti notturni.

Ieri sera c’era anche la luna piena, la campagna era meno buia del solito. Forse è per questo che ne ho incontrati 10 di animali liberi e selvaggi. Fortunatamente non si è fatto male nessuno. E non mi è dispiaciuto incontrarli.

m.l.

Nella foto (Varese News) un capriolo davanti ad un’auto in mezzo ad una strada.

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