SAN GIOBBE, SALVEZZA E SECONDA FASE: IL PRESIDENTE TRETTEL FA I COMPLIMENTI ALLA SQUADRA E SUONA LA CARICA
“La prima cosa che ho detto ai ragazzi e allo staff, è che questa è una salvezza ampiamente meritata”. Così Giuseppe Trettel, presidente dell’Umana San Giobbe Chiusi, a margine della certificazione aritmetica del mantenimento della Serie A2. Al di là di quanto successo in corso d’opera con la rinuncia di Ferrara e il conseguente stravolgimento della graduatoria, il numero uno biancorosso ribadisce: “La classifica costruita è frutto del lavoro settimanale di ogni singolo componente della nostra società. Ne ho sentite tante riguardo alla nostra attitudine a fare punti con le squadre piazzate in alto e contemporaneamente fare fatica contro quelle della zona salvezza; che quei punti non sarebbero stati utili per affrontare la seconda fase. La verità è che i successi ottenuti, soprattutto quelli con le formazioni di vertice, ci hanno aiutato nei momenti più difficili, ci hanno dato certezze quando sembravamo non averne. Vincere è sempre importante e aver preso punti pesanti con Rimini, Fortitudo Bologna e Pistoia in casa, oppure a Cividale in trasferta è stato fondamentale nell’economia della stagione. Molti di questi non ce li porteremo dietro nel Girone Bianco, ma ogni singolo mattoncino è stato determinante per il raggiungimento di questo obiettivo”.
La San Giobbe è infatti alla seconda salvezza in due anni di Serie A2, arrivata, come nella passata stagione, con le medesime tempistiche anche se in contesti diversi. Nel 2021/22 i Bulls centrarono la permanenza aritmetica in categoria il 27 marzo con sei giornate da disputare, questa volta il 19 marzo con sette turni rimasti. Tagliato il traguardo si sposta l’asticella, perché i biancorossi giocheranno per rientrare nel tabellone playoff. “Sarebbe, così come per la salvezza, la seconda volta ai playoff in due stagioni – prosegue Trettel – a testimonianza dell’ottimo lavoro che la squadra sta facendo. Ma ai playoff ci penseremo dal 2 aprile, adesso vogliamo finire nel migliore dei modi la prima fase. Sono curioso di vedere i ragazzi giocare senza il pensiero di doverci salvare. Le migliori prestazioni le abbiamo fatte giocando a mente libera e le sei partite della seconda fase potremo affrontarle proprio in questo modo. Non sarà facile, viste le avversarie, ma scenderemo in campo per provarci”.
Una stagione non semplice che ha preso una piega positiva e che potrebbe, addirittura, diventare eccellente. “Nel complesso un’annata complicata, ma siamo stati bravi e in certi momenti fortunati – sottolinea il presidente della San Giobbe. La nostra forza è stata mantenere la calma nei momenti più difficili. I ragazzi vanno ringraziati perché nessuno si è mai tirato indietro, nessuno ha anteposto la propria persona al gruppo. Forse in alcuni momenti siamo stati poco continui per mancanza di cattiveria agonistica, ma non posso imputare niente ad un gruppo di bravi giocatori e prima ancora di ottime persone. Abbiamo mantenuto la rotta anche con il mare in tempesta, nel momento più buio non abbiamo mai smesso di cercare la luce e sia staff che squadra lo hanno apprezzato molto. Solo in un’occasione sono andato a parlare dentro lo spogliatoio: dopo la sconfitta interna con Chieti. La squadra si è compattata ulteriormente e ha portato a casa l’obiettivo”.
La vicinanza non è mai mancata da parte del gruppo dirigenti dei toscani, ma nemmeno dalla casa madre Venezia e dal Patron Brugnaro. “Avere una proprietà alle spalle come quella del Dottor Brugnaro ha un’importanza capitale. Ci ha sempre portato serenità, non ha mai avuto dubbi sull’operato dello staff tecnico e della squadra e non ha mai detto di no in sede di mercato. Brugnaro, e questo ci tengo a ribadirlo, vuole che questo progetto continui in A2 a Chiusi. E le risposte stanno arrivando anche dal pubblico, sempre più numeroso”.
“Anche perché trasmettiamo dati positivi dal settore giovanile. Ad oggi – prosegue Trettel – abbiamo oltre 120 ragazzini, quattro formazioni giovanili e un foltissimo gruppo di minibasket che si divide in ‘scoiattoli’ e ‘aquilotti’. Andiamo in giro a sfidare società con un vissuto importante in questi settori e otteniamo buoni risultati. Tutte le formazioni Under stanno crescendo e lo stanno facendo alla grande. E sono convinto che i risultati continueranno ad arrivare nel corso degli anni, perché lo zoccolo duro sul quale puntare è l’attuale gruppo degli aquilotti. Di fatto i primi prodotti della San Giobbe, nati e cresciuti con questa maglia. Questo non per togliere qualcosa agli altri, ma per il grande orgoglio che dobbiamo avere nel vedere crescere bambini che dal giorno zero sono entrati a far parte del nostro progetto”. “Non scordiamoci però del presente e delle collaborazioni che abbiamo stretto in questi anni e che stiamo continuando a progettare. I nostri dirigenti incaricati e il responsabile del settore giovanile stanno facendo un lavoro encomiabile. Tra gli altri cito i rapporti con Orvieto, Perugia e Amiata, ma sono tantissime le società che sono entrate e stanno entrando in orbita San Giobbe. Ad esempio, tra qualche giorno, andremo a fare il Torneo Easter Cup a Cuneo con una sorta di rappresentativa del territorio ma non solo. Stiamo svolgendo allenamenti congiunti con il gruppo della nostra Under 15 al quale si sono uniti ragazzi da Orvieto, Perugia, Sinalunga, Porto San Giorgio e San Benedetto del Tronto”.
E qui Giuseppe Trettel fa una confessione e svela un altro obiettivo ambizioso:
“Uno dei nostri obiettivi è quello di fare una foresteria con dirigenti dedicati per accogliere sempre più ragazzi e per far crescere ulteriormente il nostro movimento. Una sorta di “campus” in cui far crescere i ragazzi come cestisti, ma non solo.
L’obiettivo nostro e del Dottor Brugnaro è quello di far diventare Chiusi un punto di riferimento per il settore giovanile per tutto il centro Italia. In tre anni abbiamo dieci volte il numero degli iscritti e, settimana dopo settimana, vediamo questi numeri aumentare. E il nostro lavoro non si limita agli orari del palazzetto, ma sono ormai costanti i progetti con le scuole”. “Quello che emerge è che il nome della nostra società si sta facendo sentire nel nostro Paese. Facciamo le cose per bene, con persone per bene e di qualità, dietro abbiamo una proprietà che sta investendo e continuerà ad investire su questo territorio. Ci sono tutti i presupposti migliorare ancora”.
Intanto domenica prossima a Chiusi arriva Cividale. La gara è ininfluente a fini della classifica, ma sarà una festa per salutare la salvezza matematica dei Chiusi Bulls, e per preparare al meglio la seconda fase: 6 partite per accedere ai play off. Ne passano 4, Chiusi ce la può fare. La San Giobbe vista nelle ultime gare è una squadra forte, capace di tenere testa alle grandi e anche di batterle, una squadra che ha giocatori solidi e di categoria, molti ancora giovani o giovanissimi. Sognare i play off per il secondo anno consecutivo non è reato. Per Chiusi, città più piccola del campionato, sarebbe un risultato straordinario.
Lorenzo Trabalzini
Nelle foto: sopra il presidente Giuseppe Trettel con coach Bassi in occasione delle 100 panchine del tecnico. Sotto lo stesso Trettel con una maglia della Umana San Giobbe…