CHIUSI, IL PD IN PIAZZA CON EMILIANO FOSSI CANDIDATO ALLA SEGRETERIA REGIONALE: “IL PARTITO VA RIVOLTATO E CAMBIATO, ALTRIMENTI MUORE!”

giovedì 23rd, febbraio 2023 / 15:49
CHIUSI, IL PD IN PIAZZA CON EMILIANO FOSSI CANDIDATO ALLA SEGRETERIA REGIONALE: “IL  PARTITO VA RIVOLTATO E CAMBIATO, ALTRIMENTI MUORE!”
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CHIUSI –  Domani, venerdì 24 febbraio, ad un anno esatto dall’inizio della guerra in Ucraina (o meglio dell’invasione russa, perché la guerra era già cominciata di fatto nel 2014) il Pd torna in piazza. Precisamente in Piazza Garibaldi a Chiusi Scalo. Ma non per chiedere pace e negoziati o per parlare del conflitto in atto e dei rischi di escalation, fino alla guerra mondiale. No, il Pd torna in piazza per “trainare” le primarie aperte per eleggere il segretario del partito che si terranno domenica 26.

Un incontro-comizio insomma per chiamare a raccolta iscritti, simpatizzanti, elettori e convincerli a partecipare al voto.  In piazza Garibaldi parlerà Emiliano Fossi, eletto deputato alle ultime politiche a Firenze ed ex sindaco di Campi Bisenzio. Che è anche uno dei due candidati alla segreteria regionale del Pd n Toscana. L’altra è Valentina Mercanti.

Fossi ha 50 anni, viene dal mondo Pds-Ds… Ma nella corsa per la segreteria nazionale, appoggia Elly Schlein, non Bonaccini.

Dopo le recentissime batoste elettorali alle elezioni regionale in Lombardia e Lazio, l’ex sindaco di Campi non ci è andato leggero:  “Le sconfitte confermano che il Pd corre verso il baratro. O si cambio o si muore. Se andiamo avanti così rischiamo di perdere anche la Toscana nel 2025”. E ancora: “Il partito va rivoltato. Faccio un appello a tutti: riprendiamoci il Pd toscano, facciamolo rinascere. La scelta è chiara: da una parte il cambiamento, dall’altra il gattopardismo. Io mi sono candidato alla segreteria regionale per far vincere il cambiamento”.

Insomma, la tesi di Emiliano Fossi è che se vince Bonaccini vince il gattopardismo… Con Elly Schlein segretaria nazionale e lui al regionale si può aprire una fase nuova e diversa. Una “rifondazione”. Fossi usa anche terminologia e concetti che richiamano la tradizione di sinistra.

A Chiusi, facendo chiudere la “campagna elettorale” per le primarie a Fossi, il Pd si schiera decisamente con Elly Schlein. Confermando così, anche il voto dei circoli.

C’è chi sostiene che l’elezione di Fossi alle primarie come segretario regionale toscano, metterebbe in discussione anche la ricandidatura di Eugenio Giani alla presidenza della regione nel 2025.  Come Bonaccini, anche Giani farebbe parte della schiera dei… gattopardi.

Chiusi sta con la Schlein e con Fossi (almeno come gruppo dirigente), ma ha anche ottimi rapporti con Giani. L’ex vicesindaca Clara Lanari lo segue come un’ombra in tutte le manifestazioni e non lesina selfie con il governatore e con Bonaccini. Alcuni segretari di circolo voteranno Bonaccini e non per la giovane Elly. Così alcuni consiglieri comunali. Il Pd, nella terra di Porsenna non solo è ridotto ai minimi termini (meno di 200 iscritti), ma è pure diviso, forse più che ai tempi della vicenda Bettollini. Il sindaco Sonnini si tiene a distanza e in disparte, ma sa che dalle divisioni ha più da perdere che da guadagnare.

E anche fare una iniziativa politica in piazza (quella con Emiliano Fossi) di venerdì alle 15,30 è piuttosto rischioso. L’orario è  insolito è la possibilità di fare flop non proprio remota. E un partito che parla solo delle sue beghe interne e dei suoi organismi, con il rischio di guerra mondiale alle porte,  non scalda certo il cuore dei militanti (ammesso che ce ne siano ancora) e degli elettori. Ma questa magari è solo un’impressione sbagliata.  Vedremo domenica cosa diranno le primarie. Al di là di chi le vincerà, il dato interessante sarà quello della partecipazione al voto. Certo, l’idea di fare primarie aperte, di far partecipare chiunque appare piuttosto bizzarra. Fantozzi la definirebbe una cazzata pazzesca…  Perché non si tratta di eleggere un candidato sindaco o un candidato premier, ma il segretario o la segretaria di un partito e a nostro parere il segretario del partito lo debbono eleggere gli iscritti a quel partito, non altri.

m.l.

 

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