SABATO 14 A CHIUSI INCONTRO LETTERARIO SU OTTIERO OTTIERI E LUCIANO BIANCIARDI, DUE “IRREGOLARI” E “NON ALLINEATI” DELLA SCRITTURA

giovedì 12th, gennaio 2023 / 11:24
SABATO 14 A CHIUSI INCONTRO LETTERARIO SU OTTIERO OTTIERI E LUCIANO BIANCIARDI, DUE “IRREGOLARI” E “NON ALLINEATI” DELLA SCRITTURA
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L’APPUNTAMENTO E’ ALLE ORE 17,00 PRESSO LA BIBLIOTECA COMUNALE IN PIAZZA VITTORIO VENETO

CHIUSI – Stavolta ce la dovremmo fare. Dopo averla messa in programma in estate per la rassegna “la piazza delle parole”, preferendo però attendere l’intitolazione della Biblioteca comunale avvenuta il 15 ottobre, dopo aver dovuto rinviare all’ultimo istante l’iniziativa il 12 novembre, causa influenza che decimò il parterre dei relatori, sabato 14 gennaio l’incontro letterario su Ottiero Ottieri e Luciano Bianciardi finalmente si farà. Non in piazza né preso la Sala San Francesco, ma nei locali della Biblioteca, intitolata ad Ottieri. Sì perché l’incontro è nato ed è in primo luogo un ricordo e un omaggio, verrebbe da dire un “risarcimento” allo scrittore di origini chiusine morto nel 2002 (è sepolto a Chiusi). Non è conosciutissimo, neanche a Chiusi Ottiero Ottieri, non è uno scrittore superfamoso e celebrato, ma è un autore di prima grandezza che merita attenzione.

Siamo stati noi di primapagina a proporre nel 2020 di intitolargli un luogo della cultura di Chiusi, il Comune per varie ragioni (la pandemia, le elezioni comunali) ci ha messo un po’, ma alla fine gli ha intitolato la Biblioteca e come luogo va benissimo. Anzi è la scelta migliore che si potesse fare. Secondo noi Ottiero Ottieri è uno dei principali scrittori del secondo ‘900, almeno per un certo tipo di letteratura e proprio per questo, per sottolinearne la rilevanza e il “peso culturale” abbiamo deciso di parlarne in parallelo con un altro scrittore praticamente coetaneo di Ottieri, toscano anche lui, anzi “etrusco” anche lui, che come Ottieri è stato tra gli autori che meglio hanno raccontato l’Italia del boom economico: Luciano Bianciardi, grossetano trapiantato a Milano…

“Ottiero Ottieri e Luciano Bianciardi: il lavoro culturale e la letteratura industriale”. Questo il titolo dell’incontro in cui si parlerà dei profili e della storia dei due scrittori, della loro produzione letteraria, non sconfinata, ma intensa, che non si esaurisce nella “letteratura industriale”, del loro impegno politico e civile, delle collaborazioni con gli stessi giornali, del pensiero libero e della scrittura asciutta che hanno messo su carta…

Da un libro di Bianciardi, La Vita agra, è stato tratto un film di Carlo Lizzani con Ugo Tognazzi (1964), dal libro di Ottieri, Donnarumma all’assalto, è stato tratto il film di Marco Leto con Gianni Garko e Stefano Satta Flores (1971). Due film sull’Italia del boom e sulle contraddizioni di uno sviluppo industriale che già allora mostrava aspetti discutibili. Anche questo accomuna in qualche modo il chiusino Ottieri e il grossetano Bianciardi. Due “irregolari” della letteratura, due autori “non allineati”, che pur partendo da condizioni diverse (Ottieri di famiglia agiata, con ascendenze nobiliari e un lavoro nell’industria ben pagato, Bianciardi bibliotecario in Maremma e traduttore bohemien che faticava a mettere insieme il pranzo con la cena e andava avanti a cappuccini e mezze porzioni a Milano) hanno raccontato il loro tempo ficcando il naso nelle contraddizioni e nelle crepe di un capitalismo rampante che galoppava, ma lasciava sul campo morti e feriti e macerie, anche culturali. Ma hanno scritto anche di molte altre cose, dal Risorgimento alla psicologia, dalle inchieste sociali e di costume ai poemi in versi…

L’iniziativa è inserita nella rassegna “Parole d’inverno” ed è promossa dalla Biblioteca Comunale Ottiero Ottieri di Chiusi e da Primapagina, con il patrocinio del Comune di Chiusi e il sostegno di Banca Tema che vede insieme Chiusi e Grosseto. L’appuntamento è alle ore 17,00.

Ad introdurre e coordinare l’incontro di sabato saranno Chiara Cardaioli della Biblioteca “Ottiero Ottieri” di Chiusi e il direttore di Primapagina Marco Lorenzoni, interverranno Maria Pace Ottieri, scrittrice, figlia di Ottiero Ottieri, Lucia Matergi e Massimiliano Marcucci, della Fondazione Luciano Bianciardi di Grosseto.

Sarà l’occasione per esplorare e conoscere un po’ meglio la produzione dei due scrittori (Ottieri ha scritto molto anche di Chiusi), Bianciardi della sua Maremma, per ragionare sulle speranze, le passioni, le delusioni di un periodo cruciale della storia politica e sociale italiana, per approfondire l’importanza del “lavoro culturale” anche in relazione ai processi industriali e produttivi, il ruolo degli intellettuali… Soprattutto di quelli scomodi e non allineati come erano sia Ottieri che Bianciardi, due scrittori che meritano un posto in prima fila nel panorama culturale italiano del ‘900.

Parlare di letteratura, in tempi alquanto cupi,  fa bene allo spirito, dà ossigeno alla mente. Aiuta a saperne di più. A comprendere meglio ciò che succede e perché succede. Ci vediamo sabato alle 17,00 in Biblioteca a Chiusi (Piazza Vittorio Veneto). Come avrebbe detto Bianciardi quando nel dopoguerra si inventò il Bibliobus: intervenite numerosi!

 

Nelle foto: in alto una immagine del film La Vita Agra di Lizzani, tratto dall’omonimo libro di Bianciardi. sotto: Ottiero Ottieri in fabbrica alla Olivetti di Pozzuoli e Luciano Bianciardi.

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