CALCIO, RIVOLUZIONE CHIUSI: ADIOS AUTARCHIA, UN TRENO DI GIOCATORI PER RISALIRE LA CHINA

sabato 31st, dicembre 2022 / 16:25
CALCIO, RIVOLUZIONE CHIUSI: ADIOS AUTARCHIA, UN TRENO DI GIOCATORI PER RISALIRE LA CHINA
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CHIUSI – Il nuovo Chiusi, nato dalla fusione tra Polisportiva e Asd Città di Chiusi, finora ha stentato parecchio, non ha vinto una partita. La scelta della politica “autarchica” (solo giocatori del posto e niente spese folli per ingaggi e stipendi), mutuata dall’esperienza della Asd non ha retto l’urto con la Prima categoria. Quelli della Polisportiva, scesi dalla Promozione alla fine della scorsa stagione e dopo più di 15 anni di Eccellenza, lo sapevano. L’autarchia funziona solo a Bilbao, ma lì ci sono ragioni che vanno oltre il calcio. E comunque anche lì girano soldi. Parecchi. Chiusi non è Bilbao. Ha un suo orgoglio sportivo, certamente. Nel calcio dilettantistico del comprensorio il Chiusi ha una storia e un blasone che hanno in pochi. Solo la Sinalunghese e  negli ultimi 20 anni la Pianese hanno fatto meglio. Ultimamente anche Pievese e Trasimeno/Castiglione del Lago, ma se si va indietro nel tempo difficile trovare nella zona una squadra più forte e più attrattiva del Chiusi.

Il presente è fatto invece  dalla fusione tra due squadre retrocesse dalle rispettive categorie e da un evidente calo di appeal. Trovarsi in fondo alla classifica in Prima categoria, senza nemmeno una vittoria, ha fatto scattare l’allarme rosso. Va bene ripartire da un gradino più basso, ma non esageriamo… E così la nuova società nata dalla fusione, in questa fine anno 2022, prova a dare la scossa. Stop alla politica dell’autarchia e via ad acquisti importanti per cercare di risalire la china nel girone di ritorno.

Non si tratta di piccoli aggiustamenti, ma di una vera e propria rivoluzione. La società ha già ufficializzato, infatti, una serie di nuovi acquisti tra “ritorni” e ingaggi ex novo: è tornato a casa il giovane Filippo Castrini dal Pienza, in Promozione, con lui anche Aziz Queslati, sempre dal Pienza. Sono stati ingaggiati inoltre Emin Kokora, un attaccante di valore, di origini croate, classe 2001, con trascorsi nelle giovanili dell’Inter, poi Sinalunghese e San Quirico, un lusso per la Prima Categoria, e il “colored” Cyrille, centrocampista offensivo con il vizio del gol, prelevato dalla Fonte Belverde, sembra il sosia di Ikonè della Fiorentina, un altro giocatore che in Prima può fare la differenza (viene da un infortunio che evidentemente, però, non preoccupa mister Magara e lo staff chiusino…). Altro ritorno quello di Roberto Axinte.  Una bella infornata di forze nuove, dunque. E non è finita: si sa che che sono in arrivo anche un portiere di grande affidamento e un centrale di difesa, per blindare anche il reparto arretrato, dopo aver rinforzato la fase offensiva. Alla ripresa del campionato, dopo la sosta natalizia, si vedrà se la cura darà i frutti sperati. Se son rose fioriranno.

Nella foto: Emin Kokora, con la maglia ella Sinalunghese. E’ il bomber che mancava ai biancorossi?

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