EPISODI DI VIOLENZA, VANDALISMO E DEGRADO: CHIUSI FUTURA CHIEDE LEGALITA’ E SICUREZZA

martedì 25th, ottobre 2022 / 11:38
EPISODI DI VIOLENZA, VANDALISMO E DEGRADO: CHIUSI FUTURA CHIEDE LEGALITA’ E SICUREZZA
0 Flares 0 Flares ×
CHIUSI – Quando la cronaca, anche quella nera, detta l’agenda alla politica… Con una nota si facebook il gruppo consiliare di opposizione Chiusi Futura, partendo da una serie di episodi accaduti negli ultimi tempi, chiEde di rimettere al centro dell’attenzione il tema della legalità e della sicurezza. Ecco la nota di Chiusi Futura:
CHIUSI: PICCOLO PAESE GRANDI PROBLEMI ?
Nell’ultimo periodo la città è stata tristemente nota per diversi fatti che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Ne citiamo alcuni:
-un presunto reato di violenza sessuale ai danni di una giovane donna
-fermo di una sessantenne in stato di ebbrezza che ha poi portato alla scoperta , a carico della stessa, di una “coltivazione ” di piante non proprio “legali” (sostanze stupefacenti).
-danneggiamento dei pannelli di una mostra fotografica sulla guerra in Ucraina organizzata dal Comune;
-atti vandalici avvenuti a fine estate ai danni della stazione dei Carabinieri allo Scalo (venne dato fuoco al citofono dei medesimi);
– rissa durante i Ruzzi della Conca sempre in zona Stazione (via Mameli);
-aggressione da parte di un cittadino di Chiusi nei confronti di adolescenti (uno in particolare) solo perché stavano giocando in un piazzale essendo estate (zona via Mameli);
Ci sono state poi segnalazioni per presunte azioni di prostituzione e spaccio nel posteggio a lungo termine (peraltro versava in uno stato pietoso fino alle dovute operazioni di manutenzione ordinaria) dietro al vecchio passaggio a livello, segnalazioni poi….. “risultate non veritiere…..”(chissà..)
-non ultimo: danneggiamento auto in sosta avvenuto circa un paio di giorni fa in zona mar nero e gli atti vandalici avvenuti agli uffici della stazione sono notizia fresca..
Non dimentichiamo che un anno fa una signora entrò in un supermercato della vicina località po’bandino con il cadavere del proprio figlio.
E per finire una morte per overdose di un ragazzo un paio di anni fa…..
Su tutto ciò dovremmo fare un’approfondita riflessione: stiamo diventando un posto degradato e la povertà, si sa, porta disperazione e di conseguenza aumentano i reati!
Non era mai successo tutto questo in un breve lasso di tempo. Dopo tutto siamo un piccolo paese , il ché ha i suoi difetti ma anche un pregio: la tranquillità. Ecco questa sembra non esserci più.
Il nostro territorio merita più attenzione e tutti noi abbiamo bisogno di sentirci sicuri nel luogo dove viviamo.
Rimettiamo al centro il tema della legalità e della sicurezza.
Ci impegnamo a portare il problema nelle opportune sedi.
#chiusifutura
Gli episodi incresciosi sono in effetti numerosi. Alcuni anche di una certa gravità (l’arresto per violenza sessuale, per esempio), ma non sono una novità. Certe cose a Chiusi purtroppo sono sempre accadute. E questo perché Chiusi NON è un un “piccolo paese” come scrive Chiusi Futura, o quantomeno lo è solo nelle dimensioni demografiche. Per tutto il resto: storia, composizione e mobilità sociale, situazione economica, posizione geografica e ruolo di nodo di comunicazioni, Chiusi è un paese con tutti i problemi, i vizi, le magagne di una città. Senza i pregi e le opportunità però. Il fatto di essere un nodo strategico fa di Chiusi il classico “porto di mare” e sebbene il flusso di traffico di persone e merci sia notevolmente diminuito negli ultimi 20 anni rispetto al passato, questa caratteristica è rimasta pressoché intatta. E anche sul terreno dell’immigrazione, Chiusi è una delle realtà del territorio in cui la presenza di immigrati è più forte. Forse la realtà in cui è più alta in assoluto. E parliamo di immigrazione regolare e controllata e di quella che invece sfugge ai controlli ed è più border line. Spesso si tratta di presenze “di passaggio”. E anche alcuni dei protagonisti degli episodi di vandalismo e violenza citati da Chiusi Futura sono riconducibili a quest’ultima tipologia di persone.
Nel 2018, dopo due morti per overdose esplose il problema droga, qualche mese fa, proprio su queste colonne, in seguito ad alcune segnalazioni, accendemmo i riflettori sul fenomeno della prostituzione giovanile, sia femminile che maschile. Un fenomeno certamente sottotraccia, non visibile a tutte le ore del giorno e della notte e non eclatante, ma comunque presente, con protagonisti che magari non sono del posto, ma arrivano da fuori su appuntamento oppure in determinati luoghi a determinate ore…
Il vandalismo – ultimo caso il danneggiamento di un ufficio della stazione ferroviaria e di alcune auto –  è purtroppo un fenomeno frequente. Negli ultimi anni sono state prese di mira sia proprietà private che, soprattutto luoghi e strutture pubbliche (lampioni, panchine, aiole, monumenti e immagini votive)…
Forse una riflessione franca e pubblica su questi temi potrebbe aiutare a comprendere le ragioni di atteggiamenti “devianti” e pericolosi e a cercare soluzioni, senza per questo pensare di mettersi a fare gli sceriffi e ad invocare la possibilità di sparare ai ladri o ai vandali se colti sul fatto…
Prostituzione, spaccio di droga, abuso di alcol, violenza di genere (soprattutto verso le donne), vandalismo e reati contro il patrimonio sono tutte facce della stessa medaglia, che è una società in crisi, con sempre più gente sotto la soglia di povertà e marginalizzata, esclusa, messa praticamente a bando. Una società basata sulla comunicazione, nella quale però le persone non comunicano più tra loro, dove la socialità non esiste più. Quella che era la classica “vita di paese” dove tutti si conoscono, parlano, si incontrano, oggi è solo un ricordo di chi ha una certa età, una cosa sconosciuta per esempio ai giovani.
Dicevamo poc’anzi che tutto ciò non è una novità. No, non lo è. Abbiamo scritto più volte, anche di recente, che Chiusi si sta avviando, come molti altri paesi simili, ad un futuro simile a quello delle mining town americane, che venivano abbandonate quando si esauriva la vena mineraria… Ecco, anche nelle mining town abbandonate, che diventavano ghost town (città fantasma) rimanevano o arrivavano solo i desperados.
m.l. 
0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Mail YouTube