A FORLI’, LA SAN GIOBBE PERDE ALL’ULTIMO SECONDO. I CHIUSI BULLS SEMPRE QUARTI, MA NON PIU’ DA SOLI

martedì 22nd, marzo 2022 / 10:30
A FORLI’, LA SAN GIOBBE PERDE ALL’ULTIMO SECONDO. I CHIUSI BULLS SEMPRE QUARTI, MA NON PIU’ DA SOLI
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CHIUSI – Qualche volta va bene, qualche volta no. Non le puoi vincere tutte. E chi sta che dopo molte partite vinte nel finale dopo rimonte mozzafiato, una la perdi nello stesso modo. E’ ciò che è successo alla Umana San Giobbe domenica scorsa a Forlì. La compagine chiusina è infatti uscita sconfitta per 1 solo punto, all’ultimo secondo dal palasport romagnolo al termine di una partita largamente controllata. Risultato 76-75.

Per la formazione di Bassi non è un dramma, ma la sconfitta di Forlì, unita ai risultati delle altre, segna un piccolo passo indietro. L’Umana San Giobbe Chiusi è ancora al quarto posto, ma non più in solitaria: è infatti stata raggiunta sia da Ferrara che da Cento entrambe vittoriose nel turno numero ventitré del Girone Rosso, ma rimane avanti per la differenza canestri con entrambe (con Ferrara già decisa dalle due sfide di andata e ritorno, con Cento in attesa dell’ultima partita della regular season). E in ogni caso al di là dei due punti persi, la prestazione non è mancata, i Chiusi Bulls non solo se la sono giocata a viso aperto, ma hanno comandato il gioco e c’è mancato un pelo che riuscissero a portare a casa ancora una vittoria. La pallacanestro è uno sport veloce, adrenalinico e spietato. Perdere un attimo la concentrazione o sbagliare qualche scelta può essere fatale, anche ad un secondo dalla fine. L’infortunio occorso a Raffaelli ha condizionato certamente le rotazioni e le soluzioni, ma Bassi non accampa scuse. Ed è anche soddisfatto della gara giocata dai suoi ragazzi. 

“Faccio i complimenti a Forlì per la vittoria, hanno sempre creduto di poterla rimontare e ci sono riusciti all’ultimo secondo”, così l’allenatore della San Giobbe nel post partita dell’Unieuro Arena. “Dal canto nostro – continua Bassi – abbiamo giocato una grandissima partita e fa male perderla così. Questo è il nostro sport, ma penso che anche oggi abbiamo dimostrato che tipo di gruppo siamo e la grande voglia di combattere contro una squadra più forte di noi, con più fisico e più talento. Siamo riusciti a controllare per gran parte dell’incontro, chiaramente l’infortunio di Raffaelli ci ha costretto a delle rotazioni strane perché non abbiamo un terzo play e ciò ci ha condizionato. Ma queste sono solo scuse, la verità è che abbiamo giocato una grande partita ma con poca disciplina nei momenti che la hanno decisa. Errori abbastanza banali, saltato sulle finte, cercato di rubare quando invece dovevamo solo stare davanti la palla e la abbiamo decisamente fermata troppo nel quarto quarto, quando bastava fare tre-quattro passaggi nel possesso per trovare buone soluzioni. Forlì ha avuto una maggiore fisicità nell’ultimo periodo però noi potevamo fare un lavoro decisamente migliore. Siamo una squadra di sistema, abbiamo bisogno di passarci la palla. Nel momento in cui invece di passarcela la palleggiamo sul parquet diventiamo prevedibili e con talento non sufficiente per competere con questo tipo di avversario. Però non voglio buttare la croce addosso a nessuno, i ragazzi hanno giocato una grandissima partita e secondo me non sono stati premiati. Complimenti a Forlì, noi andiamo a casa molto amareggiati, ma consapevoli di aver fatto un’altra grande partita”.

Domenica prossima la San Giobbe torna a giocare in casa, ma l’avversario è di quelli che non ti fanno dormire la notte. All’Estra Forum di Chiusi arriva infatti la OraSì Ravenna, terza in classifica con 32 punti (+4 sulla formazione chiusina). Nell’utimo turno Ravenna ha strapazzato la Stella Azzurra Roma e anche a Chiusi vorrà fare bottino pieno. Naturalmente i “torelli” chiusini non saranno d’accordo e cercheranno di far tornare a casa i ravennati a mani vuote. Per il gioco espresso nelle ultime gare, anche contro corazzate (come Udine in Coppa Italia ma anche come Scafati o Forlì in campionato, la Umana San Giobbe può anche farcela. Medford & C. ci hanno abituato a partite incredibili. IL che vuol dire che le sanno giocare, le partite incredibili.

 

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