CHIUSI, SEGNALAZIONI DEI LETTORI: 4 PICCOLI INTERVENTI DI MANUTENZIONE DA FARE SUBITO.
CHIUSI – Già nella seduta di insediamento del Consiglio Comunale del 23 ottobre scorso, il sindaco Sonnini ha sottolineato la volontà di porre molta attenzione alla manutenzione e a decoro della città e in particolare degli spazi pubblici: giardini, aree verdi, marciapiedi ecc. Ha accennato a piste ciclabili e pedonali sia urbane che extraurbane, queste ultime anche per favorire la fruizione dei vari siti archeologici sparsi nel territorio. Intenzione lodevole. Intanto alcuni lettori ci segnalano situazioni a cui il comune dovrebbe rapidamente mettere mano. Probabilmente quegli stessi lettori avranno rivolto analoga segnalazione anche ad amministratori e uffici comunali, poi si sono rivolti anche a primapagina. E noi non possiamo far altro che girare la richiesta all’assessore ai lavori pubblici e al sindaco stesso.
La prima riguarda le strisce pedonali in via Cassia Aurelia, Chiusi Scalo, all’uscita dalla Chiesa. Attualmente sono visibili solo in piccola parte, il resto è sparito in seguito ad un lavoro eseguito sulla carreggiata un mese e mezzo fa. Ora che fa buio presto, la situazione è ancora più pericolosa, dicono i cittadini. Attraversare in quel punto è una lotteria. Qualche automobilista si ferma perché magari è del posto e va a memoria, le strisce se le ricorda. Altri non lo fanno e se qualche pedone prova a fare cenno con la mano per chiedere di poter attraversare, si becca pure una fila di improperi. Hanno ragione i lettori che hanno segnalato la cosa. Quelle strisce vanno al più presto rifatte.
Una signora che si dice residente in zona Mar Nero segnala invece “lo stato increscioso” in cui versano le panchine in legno che si trovano lungo i marciapiedi nel centro di Chiusi Scalo: pezzi mancanti, legno screpolato e deteriorato. Con l’inverno alle porte, quindi pioggia, gelo, umidità, le panchine rischiano di deteriorarsi ancora di più “e un patrimonio pubblico di diverse migliaia di euro, non solo sta facendo una brutta fine, ma è anche brutto a vedersi, dà un’immagine sciatta della città”, scrive la signora. E anche in questo caso ci sembra abbia perfettamente ragione.
Un altro lettore segnala invece lo stato di degrado in cui versa, sempre a Chiusi Scalo, in piazza XXVI Giugno, la stele commemorativa che ricorda Don Romano, il parroco dello Scalo ucciso in Congo nel 2002. Tra un po’ saranno 20 anni dal sacrificio di Don Romano e una sistemata a quel monumento appare anche a noi doverosa. Una città che tiene male i monumenti (anche quelli a memoria di suoi cittadini martiri della barbarie e della guerra) e non ci presta cura, rischia di apparire una città senza memoria e senza rispetto, neanche per se stessa.
L’ultima segnalazione viene da un cittadino non chiusino che però – dice – “frequenta Chiusi Scalo da sempre” e quest’anno ha apprezzato, nell’estate, “il piacere di stare in piazza Garibaldi a mangiare il gelato in compagnia”. Bene: il lettore ci chiede come mai “anche se i lavori di rifinitura della piazza sono stati rinviati al 2022, non sono state cambiate le piante che si sono seccate e così sono un pugno in un occhio”. Ecco, ce lo chiediamo pure noi.
A fine estate, quando si tennero tre serate musicali in Piazza Garibaldi, ci fu detto che gli alberi secchi sarebbero stati sostituiti tra ottobre e novembre, perché quello è il periodo più adatto per fare piantumazioni di alberi di una certa dimensione. Già farlo a gennaio febbraio potrebbe essere più rischioso per le piante stesse. Non sappiamo se sia effettivamente così o se invece la piantumazione può avvenire anche nei mesi invernali o in primavera. Sarebbe bene però che l’Amministrazione Comunale, così come ha annunciato il rinvio dei lavori, chiarisse anche questo aspetto. “Non vorrei – dice il nostro lettore – che alla fine, visto che le piante si sono seccate, venissero eliminate del tutto o sostituite con arboscelli…”. Non lo vorremmo neanche noi.
Quattro “cosette” non trascendentali, Di ordinaria manutenzione verrebbe da dire. Cosette che però, possono dare con poco sforzo un’immagine migliore della città, un’immagine di maggiore efficienza e decoro. Con ricadute anche sulla sicurezza.
L’amministrazione precedente, negli ultimi 5 anni, alle sollecitazioni fatte da questo giornale ha sempre risposto. Non si è sottratta e il più delle volte ha provveduto anche celermente. Ci auguriamo, per Chiusi, che anche la nuova giunta Sonnini faccia altrettanto. Per intervenire su problemi di questo genere non c’è neanche bisogno di un periodo di rodaggio o di prendere le misure…
per quanto riguardano le strice pedonali non sono state rifatte nemmeno a chiusi citta vedi intorno al museo quindi e giusto che siano rifatte al piu presto