AUDITORIUM LA VILLETTA: LA GIUNTA SONNINI DA’ RAGIONE A BETTOLLINI. IL COMUNE SI COSTITUISCE IN GIUDIZIO CONTRO IL RICORSO AL TAR DEL PRESIDE MARRA
CHIUSI – La vicenda della concessione in comodato gratuito dell’auditorium “La Villetta” ad una Fondazioine privata ha fatto discutere parecchio nell’estate scorsa, e pure nella campagna elettorale per le comunali. La decisione presa dall’allora giunta Bettollini di cedere quel locale che fa parte del complesso scolastico dell’Istituto Superiore Valdichiana alla Fondazione Lombardi che gestisce il Make Campus, ovvero il corso parauniversitario per operatori nel settore della moda, tramite bando pubblico naturalmente, fu molto criticata anche da esponenti del Pd (Paolo Scattoni ad esempio) e da alcune forze politiche che all’epoca erano all’opposizione e adesso invece fanno parte della maggioranza che sostiene Sonnini. Tra i più accesi detrattori il leader dei Podemos Luca Scaramelli, la consigliera comunale (uscente e rientrata) Daria Lottarini, sempre di Possiamo, Bonella Martinozzi dei 5 Stelle, Giorgio Cioncoloni, ex capogruppo della Primavera e anche lui sostenitore della svolta antibettolliniana del centro sinistra chiusino e della nuova e inedita coalizione allargata.
Contro gli atti del Comune relativi al bando e all’affidamento in comodato dell’Auditorium La Villetta, avvenuto con determinazione 1079 del 14.09.2021 (tutti gli altri atti sono datati tra luglio e agosto) il preside dell’Istituto Superiore Valdichiana prof. Sergio Marra, in data 5 ottobre ha presentato Ricorso al Tar della Toscana, chiedendo l’annullamento delle delibere e determinazioni in questione. In particolare, per essere precisi, delle deliberazioni della Giunta Comunale n. 102/2021, n. 117 del 15/7/2021, della determinazione n. 986 del 25/8/2021, determinazione n. 1079 del 14/9/2021.
Bettollini, prima della scadenza del mandato aveva preso contatto con un legale per difendere e tutelare gli interessi del Comune in caso di ricorso (che era stato annunciato anche in un incontro tenutosi nei locali della scuola, tra il preside Marra ed alcuni esponenti politici locali che evidentemente erano sulla stessa linea e anche loro avrebbero voluto l’annullamento degli atti e di quell’affidamento).
Visto l’allargamento della maggioranza consiliare alle due forze di opposizione entrambe contrarie alla cessione dell’auditorium a privati e visto anche il “repulisti” dell’esperienza bettolliniana operato dal Pd con la lista e la composizione della giunta c’era da aspettarsi che tra i primi atti della nuova amministrazione ci fosse proprio un passo indietro rispetto a questa vicenda, considerata da alcuni non fondamentale per il futuro della città, ma senza dubbio paradigmatica per marcare una differenza rispetto all’era Bettollini.
Invece, il 28 ottobre scorso la nuova giunta Sonnini, con voto unanime, ha deliberato la costituzione in giudizio da parte del Comune e la nomina del legale che dovrà rappresentare l’ente di fronte al Tar, contro il ricorso presentato dal preside Marra. E il legale nominato è l’avvocato Francesco Armenante del foro di Salerno. Lo stesso che aveva contattato Bettollini.
In sostanza la giunta Sonnini, all’unamità, sulla questione ha deciso di assumere come propria la posizione di Bettollini e non quella del preside Marra. Con buona pace di chi aveva sperato nel contrario. Di fronte al Tar il Comune di Chiusi si difenderà e contrasterà le richieste avanzate dal preside.
Chiaro che l’atto in sé è dirompente. E tutt’altro che un semplice “atto dovuto” a livello amministrativo. E’ una scelta di campo precisa con la quale anche la nuova giunta sembra lasciar intendere che non vuole rimangiarsi la scelta fatta dall’amministrazione precedente, né demolire la posizione del “privatizzatore” Bettollini. Anzi…
Per la componente della maggioranza che fa capo ai Podemos (quella uscita meglio dalle elezioni), un altro schiaffo, dopo l’esclusione dall’esecutivo. E voci di corridoio riferiscono di fortissimi malumori di Luca Scaramelli & C. malumori comprensibili, vista la piega che stanno prendendo gli eventi.
Anche tra persone vicine ai 5 Stelle che hanno sostenuto Sonnini, e che su questa vicenda de La Villetta si erano schierate apertamente contro Bettollini e con il preside, c’è adesso disorientamento nel ritrovarsi anche Sonnini e i suoi giovani assessori sulla stessa sponda da cui Bettollini ha salutato…
La maggioranza scricchiola, abbiamo scritto, su queste colonne qualche giorno fa. Adesso con questo che è un atto amministrativo e politico della Giunta che va apertamente contro il “polverone” sollevato prima e durante la campagna elettorale anche da forze ed esponenti della maggioranza, il quadro si complica ulteriormente. Di fatto l’asse Pd-Possiamo-M5s è già saltato. I 5 Stelle si sono liquefatti dentro le urne. I Podemos sono già nella condizione scomoda e triste dei separati in casa. E nella casa nuova c’erano appena entrati…
Siccome ci sembra improbabile che, dopo aver scritto peste e corna del sindaco precedente sulla vicenda La Villetta, adesso siano tutti d’accordo per opporsi al ricorso del preside Marra, la deduzione è semplice: la nuova maggioranza larga non solo non è compatta e coesa, ma non c’è più. Ed è passato solo un mese dal voto. La domanda adesso è: cosa faranno i Podemos, abbasseranno la testa facendo finta di niente o sbatteranno la porta?
m.l.
Come volevasi dimostrare !
Se non trovano un punto d’ incontro,PD e Possiamo,difficilmente potranno andare d’amore e d’accordo !
Il PD si troverà con un ” opposizione dentro la maggioranza ” !
Tutte le volte sarà una lotta ! Il PD ha voluto imbarcare quell8 del ” Bounty ” ora ne pagheranno le conseguenze !
Ma, per caso, dovremmo andare a nuove elezioni ?
…..L’ è tutto sbagliato ! L’è tutto da rifare !
Premesso che non sono il leader di niente, tantomeno di Possiamo Sinistra per Chiusi (si chiama così), un gruppo di persone, che fa politica con passione senza bisogno di riconoscersi in figure che la rappresentino, posso esprimere qui la mia posizione politica, che poi è la stessa di tutto il gruppo: sulla vicenda della Villetta non abbiamo cambiato di una virgola la nostra opinione che rimane la stessa fin dal suo avvio.
Riguardo la costituzione in giudizio dell’amministrazione ho cercato di informarmi e quello che so è che è un atto dovuto da parte dell’amministrazione, una formalità per non esporre l’ente ad un danno erariale, ma qui mi fermo perché non sono un legale e non sono neppure più un componente del consiglio comunale, quindi da semplice cittadino posso riportare le informazioni che sono riuscito a raccogliere, come l’ho fatto io può farlo lei che di lavoro fa il giornalista. Ribadisco che per ciò che mi compete, dalla mia piccola posizione di militante di un piccola forza politica locale, nulla è cambiato riguardo alla mia e nostra opinione sulla cessione dell’auditorium a Make Campus.
Scusa, solo per capire: danno erariale in che senso? Se il Tar dovesse dar ragione al preside? E in.ogni caso l’avvocato nominato dal Comune si batterà per fare in.modo che ciò non avvenga, cioè per difendere la scelta fatta dall’amministrazione precedente. Non per dimostrare che è sbagliata. La posizione di Possiamo sulla vicenda è nota ed è riportata nell’articolo. È legittima, ma non in linea con la costituzione in giudizio contro il ricorso Marra. Questo mi pare evidente.
Ma perché insistere a fare queste domande di carattere legale a me, basterebbe telefonare al Sindaco, o al segretario comunale e chiedere a loro, è facile. Per quanto riguarda me personalmente e Possiamo ripeto che continuiamo a pensare, fin dal primo momento che la cessione dei locali della Villetta sia un errore, nella sostanza e nelle modalità con cui è stata attuata e che si poteva e si può trovare per Male Campus una soluzione alternativa.
Luca: 1) per la verità ho chiesto informazioni al sindaco, all’assessore e anche ad alcuni consiglieri. Risposte però non ne ho avute. 2) Hai parlato tu di “danno erariale” e di atto per cercare di evitarlo… La delibera della Giunta parla di “tutela degli interessi dell’ente” (il comune), non parla di rischio di danni erariali; Quindi per sapere a che danno ti riferisci a chi lo devo chiedere? 3) se la posizione di Possiamo è quella che dici, perché la maggioranza di cui Possiamo fa parte, non ha avviato un percorso per rivedere la decisione presa dall’amministrazione precedente e cercare una soluzione alternativa per la Make Campus, e la giunta ha deciso di costituirsi in giudizio per difendersi al Tar contro il ricorso del preside Marra?
Per l’ultima volta, io posso rispondere da un punto di vista politico e la risposta è quella che ho scritto nei commenti precedenti, è la posizione mia e di Possiamo. Sull’aspetto tecnico-legale ho raccolto quello che ho scritto, ma facendo il veterinario e non l’avvocato, chiaramente, non posso dire niente e non chieda a me il motivo per cui il Sindaco o gli assessori non hanno risposto, lo dovrebbe chiedere a loro. Dal 4 Ottobre non sono più un consigliere comunale, non rivesto incarichi istituzionali, da semplice cittadino ho idee politiche che ho espresso qui.
La risposta è molto semplice: se non resiste in giudizio, la Giunta può essere chiamata a rispondere del danno erariale conseguente all’eventuale condanna da parte del Giudice. Se invece resiste, l’eventuale condanna da parte del Giudice rileva sotto il profilo dell’illegittimità dell’atto e quindi si presenta la possibilità da parte del Comune di rivalersi su chi ha emesso l’atto illegittimo. La Giunta non può annullare gli atti in sede di autotutela perché a) non ci sono più i termini; b) ci sarebbe una penale da pagare. In pratica, l’atto in questione lo potremmo definire per quel che è: un’eredità avvelenata o, se preferisci, una “porcata” secondo l’elegante termine con cui definì a suo tempo la legge elettorale che portava il suo nome un noto senatore leghista. Questo non comporta una “revisione” dell’obbiettivo dell’alleanza – di tutta l’alleanza, non solo di Possiamo -: riportare l’edificio pubblico all’uso pubblico – restituendolo alla scuola statale – e trovare una soluzione all’attività di MakeCampus che abbiamo tutti definito come un’attività di interesse strategico per la nostra città. Ovviamente, la parte legale andrà avanti ma va avanti anche la parte informale per trovare una soluzione condivisa con MakeCampus che risolva la questione. Come vedi, non c’è niente di strano: confermiamo la nostra “linea” di tutela del pubblico e cerchiamo insieme di salvaguardare gli interessi della città conservando la possibilità di una sede nuova per la scuola di MakeCampus.
I commenti di Luca Scaramelli e di Enzo Sorbera, che sembrano essere i portavoce della nostra Amministrazione Comunale, danno l’idea che ci sia una unanimità nel percorso da seguire in questa triste, a dir poco, vicenda.
Lasciamoli quindi lavorare e vedremo i risultati.
Gisella, non sono portavoce dell’amministrazione. Più modestamente ne sono un sostenitore. Mi sono informato con un paio di amici avvocati e come ho sempre fatto, visto che credo nell’idea di condividere il sapere, ho riportato quello che ho capito del discorso che mi hanno fatto. Ho aggiunto una valutazione personale sulla vicenda che, appunto, sembra un bel trappolone teso sul cammino della nuova Amministrazione. Quindi, nessuna interpretazione del sindacopensiero, né megafono di nessuno (hanno voce e cultura d’avanzo per rispondere da soli); semplicemente, con un gesto di umiltà, mi sono informato. Inviterei tutti a fare altrettanto nelle prossime occasioni: si sprecherebbe meno fiato.
Ognuno fa le valutazioni che crede e può chiedere consiglio e lumi agli amici avvocati che più gli aggradano, però nella delibera della Giunta non si fa riferimento a ipotetici danni erariali. E ciò che scritto nell’articolo è l’interpretazione letterale della delibera stessa. Che – se l’italiano non è un’opinine – è perfettamente in linea non con ciò che dicono Sorbera e Scaramelli, ma con gli atti a suo tempo prodotti dall’amministrazione precedente. L’esito dell’udienza chiarirà ulteriormente la questione. Un amico avvocato (ognuno ha i suoi) mi dice che il ricorso potrebbe essere anche “non ammissibile”.Ma anche questo lo vedremo.
Signora Gisella spesso mi sento a mala pena in grado di rappresentare me stesso, confronto volentieri le mie opinioni ma non ho fatto mai il portavoce a nessuno, tantomeno in questa circostanza. Bisognerebbe avere la pazienza di leggere, ho scritto più volte nei commenti precedenti che quella espressa è la mia opinione personale è di Possiamo.
X Luca Scaramelli ed Enzo Sorbera. Vi pregherei di non prendermi per il culo (chiedo scusa, a chi leggerà, per la mia volgarità, ma non mi piace essere presa in giro). E’ evidente, anche se non lo volete ammetterere, che parlate per conto dell’Amministrazione, altrimenti questa potrebbe comunicare ai cittadini tramite il sito istiutzionale del Comune. Non insultate l’intelligenza dei cittadini!
Signora Gisella è difficile insultare la sua intelligenza…
Gisella, non ti far prendere dal nervoso. Ti posso assicurare che al momento nessuno di noi due (né io né Luca) ha questo oneroso onore. Ti confesso che stiamo facendo la gara per attirare l’attenzione del Sindaco, ma lui niente, dalla nostra parte non ci guarda nemmeno! Lo fa sicuramente per tenerci sulla corda. Anzi, se puoi mettere una buona parola per fare affidare a me, invece che a Luca, l’incarico di portavoce, te ne sarò grato. Cmq, sta’ tranquilla: il primo di noi che otterrà l’incarico si farà premura di rivelarlo ai quattro venti. Scherzi a parte, ma come ti viene di darci un’etichetta del genere? Abbiamo sempre utilizzato gli strumenti di comunicazione per esternare i nostri giudizi e condividere analisi e anche qualche preoccupazione. Non è da oggi che lo facciamo e continueremo a farlo. Anzi, quello di portavoce è un vestito che ci va stretto: ci impedirebbe di avanzare critiche ed osservazioni al Sindaco e alla Giunta. Si, perché gliene faremo e anche pubblicamente. Supportarli non significa sopportarli 🙂