CHIUSI, ANNULLATA LA PRESENTAZIONE DELLA NUOVA GIUNTA. SONNINI OSTAGGIO DELLE SEGRETERIE E MAGGIORANZA GIA’ IN FIBRILLAZIONE?

venerdì 22nd, ottobre 2021 / 12:21
CHIUSI, ANNULLATA LA PRESENTAZIONE DELLA NUOVA GIUNTA. SONNINI OSTAGGIO DELLE SEGRETERIE E MAGGIORANZA GIA’ IN FIBRILLAZIONE?
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CHIUSI – Secondo contrordine con marcia indietro, in meno di 10 giorni. La nuova gestione Sonnini parte così. E non è una bella partenza. Prima lo stop ai lavori in piazza Garibaldi, appena annunciati, oggi l’annullamento in extremis della conferenza stampa convocata dal sindaco per questa mattina (22 ottobre) alle ore 11,00 per presentare la nuova giunta. I nomi restano top secret. Nulla trapela, neanche si trattasse di spie del Kgb e non di 3-4 amministratori di un comune di 8.000 abitanti.

Già il ritardo nell’annunciare la squadra di governo –  sono passati 17 giorni dall’insediamento di Sonnini, avvenuto il 5 ottobre – e il totale riserbo, verrebbe da dire silenzio tombale, sui nomi degli assessori  non depongono a favore di una situazione tranquilla… Fino alle ultime elezioni tutti facevano a gara a dichiarare la propria squadra prima del voto (lo fece anche la Primavera nel 2011) o subito dopo, in base all’esito, come fece Bettollini nel 2016…  Sonnini non ha detto una parola, non ha fatto trapelare nulla, né sule persone, né sugli assetti politici. E nulla hanno detto i partiti e movimenti della maggioranza. Sembra di essere in Unione Sovietica.

Per domani mattina alle 10,00 nella sala San Francesco è convocata la prima seduta del Consiglio Comunale. Ormai Sonnini i nomi degli assessori li comunicherà lì, in quella sede. E dunque si arriverà all’insediamento ufficiale a scatola chiusa. Una cosa mai successa.

L’impressione – dall’esterno – è che la maggioranza sulla composizione dell’esecutivo sia tutt’altro che compatta e coesa, con Sonnini che dice e propone una cosa e i partiti che gliela bocciano e ne propongono un’altra. La nomina degli assessori spetta al sindaco, per legge, quindi in teoria Sonnini potrebbe nominare chi vuole lui, ma poi dovrebbe avere la maggioranza in Consiglio e in caso di forzature potrebbe non averla, già alla prima seduta. Quindi è evidente la necessità di trovare una quadra concordata e condivisa… Che evidentemente ancora non è stata trovata.

Certo, il voto, ha messo i bastoni tra le ruote complicando la situazione, con la bocciatura senza appello della candidata 5 Stelle, il flop dei Socialisti, e con un Pd che tra i consiglieri di maggioranza ne ha solo 4 su 8…

Sonnini dunque già ostaggio e prigioniero delle segreterie, dei veti incrociati, delle logiche da manuale Cencelli e senza nemmeno la forza di decidere se fare o meno una conferenza stampa? Dai nomi che proporrà per la sua giunta, si capirà. Basta aspettare domani.

Una cosa è certa, nel nuovo esecutivo non ci sarà l’ex assessore ai Lavori Pubblici Andrea Micheletti, che lo stesso Sonnini non avrebbe disdegnato proprio per dare una certa continuità nelle opere in cantiere.  Il niet è arrivato da altri.

Il quadro è questo. Il teorema Cardaioli sulla alleanza larga e plurale, già ampiamente smentito dal voto nelle Suppletive e in parte dal gioco delle preferenze alle Comunali, sembra fare acqua anche sul piano dei rapporti tra le varie forze, già piuttosto tesi.  E c’è già chi sottovoce ipotizza una sorta di “soccorso rosso” a Sonnini da parte di una delle due liste di opposizione, quella di Massimiliano Barbanera, nel caso in cui qualcuno della maggioranza facesse le bizze…

Si vedrà. Resta il fatto che partire con il freno a  mano tirato, a fari spenti, e con la marcia indietro innestata, è una partenza da brivido, da film di Buster Keaton. E quando parti male poi devi recuperare e il rischio di andare a sbattere alla prima curva è sempre molto alto.

m.l. 

 

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