QUANDO LA DISABILITA’ NON E’ UN HANDICAP: 23 SETTEMBRE-2 OTTOBRE, MONDIALE DI VOLLEY PER ATLETI SORDI A CHIANCIANO E CHIUSI: IN ARRIVO 500 ATLETI DA 3 CONTINENTI
Le recenti Paralimpiadi hanno dimostrato come lo sport possa andare oltre le barriere della disabilità e come atleti disabili siano capaci di imprese e performances straordinarie regalando emozioni fortissime.
Forza di volontà, allenamento, “tigna” e voglia di dimostrare e di non darla vinta al destino cinico e baro e alle avversità della vita possono dare una forza inusitata e fare in modo che la disabilità non sia un handicap. Ma non chiamateli miracoli. Perché c’è molto di scientifico e nulla di miracoloso in tutto ciò. Lo sport in questo è una sorta di “nuova frontiera” e di vetrina per far capire e dimostrare, senza tema di smentita, che anche chi deve convivere con problemi fisici di varia natura, può correre, remare, tirare di scherma, nuotare, giocare a basket o a pallavolo e ottenere risultati eccezionali.
Dopo le Paralimpiadi, un altro grande evento sportivo per atleti con problemi di disabilità si svolgerà dal 23 settembre al 2 ottobre. E si svolgerà n questo territorio, precisamente a Chianciano e Chiusi. Si tratta dei Campionati Mondiali di Pallavolo, sia maschile che femminile, per atleti sordi. L’evento si svolge ogni 4 anni, è riservato ad un massimo di 12 nazioni per settore, provenienti dai 5 continenti. Quella che si disputerà a Chiusi e Chianciano è solo la fase finale che arriva dopo le qualificazioni regolamentate e gestite dall’ICSD (International Committee of Sport for the Deaf). Le Nazionali che parteciperanno ala fase finale sono Italia, Bulgaria, Francia, Ghana, Giappone, Polonia, Russia, Ucraina, Iran e Turchia per il settore maschile e Italia, Ghana, Giappone, Repubblica Ceca, Polonia, Russia, Ucraina, Turchia e Iran, per il settore femminile. I continenti rappresentati sono 3: Europa, Asia e Africa, mancano Americhe e Oceania, ma il parterre è comunque nutrito e ci sono nazioni con grande tradizione pallavolistica.
Nei Palasport di Chiusi e Chianciano si giocheranno le partite, mentre per gli allenamenti verrà utilizzato anche il palasport di Sarteano. Ad organizzare l’evento sarà la FSSI (Federazione Sport Sordi Italia), attraverso un Comitato Organizzatore Locale, delegato su indicazione della Federazione stessa, in accordo con l’ICSD, il cui slogan è “creare opportunità”.
“La sordità è definita una ‘disabilità invisibile’ – si legge nel comunicato di presentazione del Mondiale chesta per aprirsi in Valdichiana – , ma le difficoltà nell’area della comunicazione spesso generano problematiche nella costruzione della personalità individuale, con inevitabili ripercussioni nella partecipazione sociale. L’evento ha una forte vocazione sociale, oltre che sportiva, volendo creare l’opportunità per gli atleti di essere protagonisti di una competizione dal carattere internazionale, di poter viaggiare ed incontrare altri sordi provenienti da tutto il mondo, indossando la maglia della propria Nazionale e dar vita, quindi, ad un’esperienza di forte condivisione. Un atto di coraggio, se vogliamo, da parte della Federazione che ha fortemente voluto organizzare questi campionati, dopo oltre un anno di stop derivato dalla pandemia di Covid-19, che permetterà agli atleti di uscire dall’isolamento sociale, al quale sono maggiormente esposti. Durante ogni fase dell’evento – dall’arrivo dei partecipanti, fino alla partenza – verranno osservate tutte le misure necessarie per il controllo della situazione epidemiologica, effettuando tamponi e predisponendo, con l’aiuto dei partner, le sanificazioni dei campi gara, campi di allenamento e strutture ricettive addette all’accoglienza delle federazioni.
Le società sportive locali, insieme alle due amministrazioni comunali hanno messo a disposizione personale, esperienza e strutture per coadiuvare gli organizzatori nell’allestimento dei campi di gara, gestire l’accoglienza, i trasferimenti e tutto ciò che sarà il contorno dell’evento.
Sono attese più di 500 persone tra atleti e staff delle varie nazionali. E quindi il Mondiale di volley per atleti sordi, oltre che un grande appuntamento sportivo, sarà anche un momento di grande socialità per chi vi partecipa e arriva da varie parti del mondo, ma sarà anche un evento che promuove questo territorio, i due comuni di Chiusi e Chianciano, entrambi “Città dello sport” e tutta la Valdichiana e dintorni… Gli atleti e i loro accompagnatori, tra una gara e l’altra avranno modo infatti di visitare il territorio, magari assaggiarne il cibo (senza esagerare ovviamente), diventandone di fatto ambasciatori quando torneranno in patria… Tra l’altro molti degli atleti, tecnici e dirigenti, arriveranno da Paesi che non sono quelli che hanno rapporti turistici consolidati con questa terra. Si pensi al Giappone, al Ghana, alla Turchia… Ma anche ai Paesi dell’Est Europa come Polonia, Bulgaria, Russia, Ucraina e Repubblica Ceca…