OGGI ENRICO LETTA A CHIUSI E A CETONA… ELEZIONI SUPPLETIVE E COMUNALI SI INTRECCIANO
CHIUSI – Questa sera, poco prima di cena, il segretario nazionale del Pd Enrico Letta farà una puntatina a Chiusi Scalo, nella rinnovata Piazza Garibaldi. Verrà a dare una mano al candidato del Centro Sinistra Gianluca Sonnini e soprattutto a se stesso, ricordando agli elettori chiusini, soprattutto a quelli del Pd e forze alleate che a Chiusi il 3-4 ottobre si voterà oltre che per il Comune anche per le Suppletive del Collegio 12 della Camera, dove è lui il candidato del centro sinistra, in questo caso allargato anche ad Italia Viva.
Buffa la circostanza che Letta verrà a Chiusi, paese in piena campagna elettorale alle 19,30, orario un po’ insolito poco consono ai raduni (a quell’ora la gente di solito va a cena e quella che va dalle 19 alle 21 è la fascia oraria in cui la piazza chiusina è più deserta), mentre poi, alle 21,00 orario più consono, parteciperà ad un incontro pubblico a Cetona, paese più piccolo e che non vota per il comune. Glielo avranno detto a Letta qual’è il comune che andrà alle urne ad ottobre?
Tutte e due le piazze sono intitolate a Giuseppe Garibaldi, l’eroe dei due mondi e icona del “Fronte popolare” del 1948, che, purtroppo, non portò bene alla sinistra.
Stasera la piazza Garibaldi chiusina la riempiranno le truppe del Pd, dei 5 Stelle, dei Podemos, di Sinistra Civica ed Ecologista, del Psi… e magari anche quelli di Italia Viva che hanno la sede di partito e quella del Comitato elettorale di Massimiliano Barbanera, proprio lì ai lati della piazza.
Vedremo tangibilmente a Chiusi e a Cetona quanto sia solida la coalizione che dovrebbe sostenere Letta alle Suppletive e mandarlo in Parlamento. Gianluca Sonnini, a Chiusi, avrà anche la possibilità di una prima verifica sul campo della sua coalizione…
La calata dei big nazionali a Chiusi in vista delle comunali non ha mai portato bene… Una volta il Psi fece atterrare De Michelis con l’elicottero… ma da lì a poco il Psi sparì sotto i colpi di Tangentopoli… Nel 2016 il centro destra di Mirco Salaris fece venire Salvini (sempre in piazza Garibaldi), ma la destra per la seconda volta consecutiva non riuscì a entrare nemmeno in Consiglio…
Per carità Enrico Letta non è Salvini. Il Pd, questa volta tra l’altro alleato non con il solo Psi, ma con una pletora di partiti, movimenti e cespugli, in consiglio ci entrerà di sicuro, e dovrebbe, sulla carta, anche vincere… Ma non è detto che vinca, perché si presenta diviso, anzi dilaniato, dalla vicenda della defenestrazione di Bettollini, con una coalizione larga, ma inedita e molto improbabile e non si sa quanto robusta. Una coalizione con le due forze di opposizione (Podemos e M5S) che molti nel partito non hanno digerito a cuor leggero e senza Italia Viva che correrà in proprio, e qualcosa porterà via…
Forse Enrico Letta, che è il segretario nazionale del Pd e non il primo che passa, potrà dare già stasera dei consigli utili a Sonnini & C. se gliela racconteranno giusta.
I numeri del Pd e quelli degli alleati non sono più quelli di 5 anni fa, ma Sonnini può vincere lo stesso. Però, per la prima volta il centro sinistra può anche perdere. E paradossalmente può perdere anche in caso di vittoria, perché una vittoria per una manciata di voti sugli avversari, con un consenso al minimo storico (come è avvenuto alle regionali 2020), non sarebbe certo il miglior viatico per amministrare nei prossimi 5 anni… Avrebbe il sapore di una “ripartenza” falsa, ad handycap.
Dei tre candidati chiusini Sonnini è quello che ha più da perdere nella corsa elettorale. E ha da perdere anche Letta alle Suppletive. Ha già detto che se non verrà eletto, si dimetterà da segretario del Pd. Quindi gli elettori senesi e di 6 comuni aretini hanno una grande responsabilità, hanno nelle loro mani (e in quella matita) il futuro stesso del Pd a livello nazionale.
Certo le suppletive per il collegio 12 della Camera non scaldano i cuori e non accendono passioni. Le comunali, da questo punto di vista, sono un’altra storia. A Chiusi e a Trequanda le due tornate si intrecciano e probabilmente avranno un effetto trascinamento. Quale sarà questo effetto però, se in positivo o in negativo, si vedrà. Per esempio: la destra che voterà il candidato di Salvini, Meloni e Berlusconi, Marrocchesi Marzi, voterà compatta anche i candidati delle liste civiche sostenute da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, ma un po’ ibride e poco governative?
Spero di fare cosa gradita se, a commento, riporto la posizione di Sinistra Civica Ecologista e di Articolo Uno a supporto della candidatura di Enrico Letta, espressa in un comunicato di pochi giorni fa.
“ Nei giorni scorsi, una delegazione di Sinistra Civica Ecologista (Marco Nasorri e Monica Ulivelli) e il coordinatore provinciale di ArticoloUno (Fulvio Mancuso) hanno incontrato Enrico Letta, candidato del Centrosinistra alle elezioni suppletive del collegio Toscana 12 per la Camera dei deputati.
È stato un confronto significativo nel quale si è convenuto sulla necessità di costruire un progetto politico capace di unire le forze progressiste. Una coalizione in grado di battere la destra alle prossime amministrative e alla elezioni politiche del 2023. SCE e Articolo Uno stanno già contribuendo a questo progetto, come dimostrato dalle alleanze costruite nei comuni di Chiusi, Trequanda e Monticiano, chiamati al rinnovo dei propri consigli comunali.
Intanto, il confronto con Letta ha consentito di mettere al centro della discussione i principali temi che riguardano il territorio e la città capoluogo e sui quali è stato chiesto al segretario nazionale del Pd un impegno verso il superamento di una difficile fase, nella prospettiva di una profonda innovazione del nostro tessuto socio- economico e politico-istituzionale, a partire dal Monte dei Paschi. Su questa vicenda, va riscritta la verità: la destra è stata pienamente coinvolta nelle responsabilità politiche legate alle scelte strategiche della Banca, avendo sempre votato e sostenuto in consiglio comunale gli atti di indirizzo sulla Fondazione MPS e occupato posti importanti nei c.d.a. del Gruppo Mps a partire dalla Presidenza di Banca Antonveneta, dopo la sua sciagurata acquisizione. Così come non vanno sottaciute le responsabilità di sistema, da parte di Banca d’Italia e del Tesoro (allora rappresentato da un ministro di centrodestra).
Abbiamo ribadito che secondo noi è possibile percorrere una soluzione alternativa rispetto a quella di mercato in corso (UniCredit), con l’intervento del Mediocredito Centrale o di PosteItaliane, sull’esempio della “Banca Pubblica degli Investimenti”, già esistente, per esempio, in Francia. Una soluzione in cui l’unità aziendale, la tutela dei lavoratori, del marchio e il mantenimento di un rapporto con il territorio siano effettivamente salvaguardati.
Ci sono, poi, le emergenze e le istanze del territorio e della Città, partendo dalla constatazione del progressivo invecchiamento demografico, che richiede contrastanti politiche di attrattività centrate su un modello di vivibilità, sostenibilità e sviluppo, alternativo a quello delle aree metropolitane. Pensiamo alle due Università e alla ricerca, alla cultura (Siena è tra le prime città italiane per contributo percentuale del Pil da parte dell’industria culturale), al campo delle scienze della vita, della medicina di precisione, della ricerca sui vaccini, al settore agroalimentare.
Particolare attenzione è stata posta al tema del potenziamento infrastrutturale materiale e immateriale che può e deve fare per le terre di Siena da leva di attrattività demografica ed economica. Una priorità per tutte deve essere quella di accorciare drasticamente i tempi di collegamento ferroviario Siena-Firenze e verso sud, con l’elettrificazione della linea Siena-Chiusi, rafforzando il ruolo della stazione di Chiusi per il raccordo con l’alta velocità. Così come è stato ribadito l’urgente impegno per il rilancio del termalismo.
Il PNRR può costituire una fondamentale occasione per riprogettare in termini innovativi una nuova mobilità e un nuovo sistema dei collegamenti di una area vasta dell’Italia centrale.
Il confronto con Letta è stato costruttivo: attraverso un ulteriore percorso di confronto nelle prossime settimane, coinvolgeremo i nostri attivisti, elettori e simpatizzanti affinché il sostegno all’elezione del candidato del CentroSinistra e la ripresa del dialogo tra le forze progressiste, dell’ambientalismo e del civismo locale possano contare su un nuova e concreta visione, utile a rilanciare sviluppo, sostenibilità e attrattività delle terre di Siena”.
L’ ho scritto ieri : sotto tortura e prima di entrare nella Vergine ,voterei Barbanera !
Non mi interessa chi ” sostengono ” lega,fratelli d’Italia e forza Italia! Le accozzaglia non mi interessano !
Nella vergine di Norimberga!