SAN CASCIANO, RIEMERGE IL “TESORO” DEL BAGNO GRANDE: MONETE D’ORO, BRONZETTI, UN PUTTO IN BRONZO…

domenica 08th, agosto 2021 / 17:38
SAN CASCIANO, RIEMERGE IL “TESORO” DEL BAGNO GRANDE: MONETE D’ORO, BRONZETTI, UN PUTTO IN BRONZO…
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SAN CASCIANO BAGNI – Non è il famoso “tesoro di Porsenna” che ha fatto impazzire migliaia di archeologi e tombaroli, ovvero la mitica chioccia con 5 mila pulcini tutti d’oro messi a guardia del mausoleo del lucumone, ma è in ogni caso un bel tesoro lo stesso. E di oro ce n’è. Parliamo di quanto riportato alla luce da una campagna di scavi presso il Bagno Grande di San Casciano Bagni, l’area dei cosiddetti “vasconi” dove nel 2020 era già stato scoperto un grande santuario di epoca romana, dedicato ad Apollo e ad altre divinità, da Iside e Fortuna Primigenia…  Negli ultimi due mesi in team di archeologi di varie università che sta effettuando lo scavo, ha infatti scoperto un bel bassorilievo con il muso di un toro, cinque bronzetti sacri di offerenti, uno straordinario tutto, sempre in bronzo, cinture in lamia di bronzo, fiaccole, clave di Ercole e vari oggetti sacri, oltre a centinaia di monete d’oro, argento e bronzo.

Si tratta con tutta probabilità delle offerte votive che i fedeli portavano e lasciavano nel tempio, come segno di venerazione verso la la divinità salutare, con la quale attraverso l’acqua termale entrava in connessione… Il “tesoro” composto dalle offerte votive è riemerso dal fango caldo, a circa due metri di profondità.

Le monete d’oro, argento, oricalco e bronzo celebrano la pax augustea, l’apogeo Flavio e le gesta di Traiano, Adriano e Marco Aurelio, quindi facilmente databili intorno al I e II secolo  d.C., il putto in bronzo invece, di chiara matrice ellenizzante, pare risalente al II Secolo a.C. Ma ancora sorride a distanza di 2.200 anni e ci ricorda che lì la gente veniva a bagnarsi e ad ingraziarsi gli dei, prima che ila nuova religione prendesse il sopravvento sul paganesimo…

Probabilmente, alla notizia del ritrovamento del “tesoro” del Bagno Grande a San Casciano qualcuno a Chiusi avrà tremato, pensando che alla fine il mausoleo di Porsenna fosse venuto fuori a 25 km di distanza…  Non è così, ovviamente. La chioccia e i pulcini del lucumone continuano a dormire il loro sonno e a vegliare la tomba del re etrusco, laddove nessuno ancora è mai arrivato. Il mistero dunque continua.

Questi ritrovamenti ci dicono però, con assoluta certezza come il territorio intorno al Monte Cetona, che faceva capo all’antica Clusium era un territorio importante e un importante crocevia, in epoca etrusca sicuramente, ma anche dopo, durante la lunga dominazione romana… La “Domus” rinvenuta a Chiusi (e oggi purtroppo in stato di semiabbandono), il santuario del Bagno Grande ci fanno anche capire che i romani non solo erano devoti, ma si trattavano anche bene e curavano sia lo spirito che il corpo…

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