CHIUSI, LA LISTA CIVICA HA IL SUO CANDIDATO: E’ L’OUTSIDER MASSIMO TIEZZI
CHIUSI – Habemus papam… Il terzo. Più che papa, ancora trattasi di un… papabile. Alle candidature di Gianluca Sonnini per il Pd, di Massimiliano Barbanera per una sedicente lista civica sponsorizzata da Italia Viva e più precisamente da Stefano Scaramelli (secondo i bene informati anche dalla Curia e dalla Chiesa chiusina), il portavoce della lista civica-civica Gaetano Gliatta ha annunciato questa mattina anche la candidatura di Massimo Tiezzi, per la lista che si chiamerà “Chiusi Futura- Massimo Tiezzi sindaco”. Con simbolo un fiore, apparentemente un girasole con un’ape, forse a significare l’operosità e nello stesso tempo il… pungiglione…
Gliatta, in una nota stampa, fa sapere i nomi di tre coordinatori della lista stessa che saranno presenti nell’elenco dei candidati per il consiglio e sono stati incaricati della definizione del programma collegialmente condiviso nelle numerose assemblee che si sono succedute”. Si tratta dello stesso Gliatta, più Francesca Cappuccini e Gisella Zazzaretta. Tre figure di provenienza politica diversa. Gliatta è stato candidato per il centro destra nel 2011, in quota Forza Italia; Francesca Cappuccini è la referente locale della Lega, mentre Gisella Zazzaretta è stata (se non lo è ancora) iscritta al Pd e ha una storia di sinistra. Una lista dunque eterogenea. Trasversale. Ieri il Comitato Aria ha smentito ogni accostamento o impegno diretto del Comitato, ma sappiamo che esponenti del comitato hanno partecipato a pieno titolo alla gestazione della lista, vedremo se saranno anche tra i candidati.
Quanto al candidato sindaco Massimo Tiezzi, il nome era nell’aria e insieme a Gliatta è stato senza dubbio il più attivo nelle ultime settimane nel perorare la causa della lista civica alternativa al Pd alla attuale maggioranza. Non è quella che si può definire una candidatura forte. Cioè un nome già noto per le proprie battaglie politiche. E’ un outsider, una figura che non ha alle spalle una appartenenza politica precisa e un preciso pedigree, ma è una faccia nuova, e questo può essere un elemento di forza, non solo di debolezza. Perché potrebbe catalizzare voti non targati, in libera uscita, i voti di un elettorato orfano e senza più riferimenti.
Ha passato la cinquantina, si sa che è un “vecchio cuore rossonero” nel senso di milanista non di “fascio-comunista”, dai suoi post su social si ricava una sua forte attenzione ai temi ambientali e una certa tendenza all’amarezza per la fine che ha fatto la sinistra, insieme ad una cultura di fondo piuttosto laica e libertaria… Riuscirà a tenere unite e a far viaggiare in sintonia persone che fanno riferimento alla Lega di Salvini, alla destra liberal-liberista berlusconiana, alla sinistra laico-libertaria e quella catto-comunista delusa dal Pd? Perché tra Francesca Cappuccini e Gisella Zazzaretta c’è un abisso (se si guarda al pregresso)… Il fatto che la lista sia civica non azzera le differenze e le provenienze.
L’impresa sulla carta sembra piuttosto complicata, perché senza più il nemico Bettollini su cui concentrare tutti gli strali, la linea politica andrà sostanziata passo dopo passo con proposte e azioni quotidiane. Non può essere solo il caso Acea e il movimento contrario al carbonizzatore il collante che tiene insieme la baracca. Vedremo, la campagna elettorale ufficiale comincia il 4 settembre.
Intanto nonostante i problemi per la formazione della coalizione con il Pd che non si è reso conto che se concede agli alleati anche solo due posti in consiglio rischia di andare in minoranza al prima occasione e dunque ci sta ripensando, Sonnini già sentitamente ringrazia. Una cosa è battersi contro due outsiders come Barbanera e Tiezzi, altra cosa sarebbe stato trovarsi contro Bettollini al posto di Barbanera o Romanini, per dire, al posto di Tiezzi nella lista civica… Per una questione di storia personale, di battaglie fatte, di peso nel dibattito politico…
Non solo, ma più saranno le liste in campo, più il Pd ha possibilità di vincere, perché vince chi prende un solo voto in più degli altri, e più sono le squadre in campo, più quella sulla carta più forte è avvantaggiata.
Non è escluso, tra l’altro, che se dovesse saltare l’accordo con il Pd, anche M5S, Podemos e Sinistra Civica ed Ecologista potrebbero decidere di presentarsi, magari con una lista unica… Difficile a questo punto, dopo aver trattato a lungo (da un anno ha detto Luca Scaramelli dei Podemos) con il Pd, possano alla fine confluire verso la lista civica di Tiezzi, magari con un appoggio esterno…
Una cosa però si può dire: Sonnini, Barbanera e Tiezzi non sono dei capipopolo, nessuno dei tre. Non sono dei barricaderi o dei condottieri stile Santaccio da Pistoia. Sono tre “bravi ragazzi”. Tre “persone per bene”. Tre figure di frontiera che potrebbero anche scambiarsi il posto e pochi si accorgerebbero delle differenze perché nessuno dei tre negli ultimi 5 anni ha mai detto una parola su niente. Adesso anche per loro verrà il momento di esporsi, di tirar fiori le unghie, le idee e le… palle, come si suol dire. Il momento di dire come la pensano sulle questioni e da che parte vogliono andare. Da qui al voto ci sono ancora due mesi. Volendo ce la possono fare…
Solo che al momento non si capisce se gli attori in campo giocano per vincere o… a perdere.
m.l.