VALDICHIANA, LA BATTAGLIA SUL 118: BEZZINI ANCORA NELLA BUFERA. SCARA-BETTOLLINI SI RICOMPONE IL VECCHIO TICKET?

venerdì 25th, giugno 2021 / 09:56
VALDICHIANA, LA BATTAGLIA SUL 118: BEZZINI ANCORA NELLA BUFERA. SCARA-BETTOLLINI SI RICOMPONE IL VECCHIO TICKET?
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LA PROSSIMA SETTIMANA HUB VACCINALE DI CHIUSI, APERTO TRE GIORNI DI SEGUITO: 29-30 GIUGNO E 1 LUGLIO
CHIUSI –  Ieri, giovedì 24 giugno, il Centro Vaccinale regionale nel Palazzetto dello sport di Poggio Gallina è rimasto chiuso per mancanza di dosi disponibili.  Molti cittadini sono rimasti perplessi non riuscendo a prenotare. La Asl che gestisce la struttura fa sapere che per recuperare, l’hub chiusino la prossima settimana lavorerà tre giorni di seguito, precisamente il 29 e 30 giugno e il 1 luglio.
Intanto lunedì 28 sarà il giorno della liberazione dalla mascherina all’aperto. Da lunedì prossimo, infatti cessa in tutta Italia, tranne la Valle d’Aosta, l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie aeree, ma solo all’aperto. La mascherina andrà comunque indossata nelle situazioni in cui non sarà possibile mantenere il distanziamento interpersonale o in presenza di assembramenti o affollamenti A scuola resta l’obbligo in quanto luogo chiuso. Si va verso la conferma dell’obbligo anche a settembre. E’ quanto prevede l’ordinanza del ministero della Salute del 22 giugno.
In Valdichiana si discute molto in questi giorni del servizio di emergenza 118, che come ogni anno di questi tempi deve fare i conti con difficoltà di organico e tagli al personale con conseguenti disagi e rischi per i cittadini… Solo in provincia di Siena i sindaci hanno fatto notare la mancanza di 17 equipaggi di auto medica su 63 che dovrebbe avere in totale. Una situazione molto pericolosa, con le ambulanze costrette a viaggiare e a intervenire in molti casi senza il supporto del medico, soprattutto nelle aree più disagiate e lontane dagli ospedali.
I sindaci hanno protestato a gran voce con il presidente dell’Unione dei Comuni Grazi in testa.
E’ intervenuto pesantemente anche il vicepresidente del Consiglio regionale Scaramelli che ci è andato giù duro con l’assessore Bezzini: “Nella precedente legislatura, quando ero Presidente della Commissione sanità, il modello costruito con le aziende sanitarie, la presenza dei medici nel territorio e la collaborazione con il mondo del volontariato ha rappresentato un’eccellenza per la sanità toscana. Oggi è intollerabile che venga depotenziato, soprattutto alla luce degli effetti funesti della pandemia. Se non abbiamo capito che la sanità è una priorità assoluta per il bene dei cittadini neanche dopo il Covid19 la situazione descritta rischia di diventare insostenibile, non solo per le problematiche che interessano il 118 e il pronto soccorso, ma per le generali difficoltà dei servizi sanitari”.  Scaramelli (Italia Viva), ha anche presentato un’interrogazione in merito al depotenziamento del servizio Emergenza Urgenza 118 in Valdichiana e in tutta la Provincia di Siena. “La Valdichiana Senese rischia – scrive – di avere a disposizione un solo medico per oltre 60.000 abitanti distribuiti in un ampio territorio che comprende anche piccoli ed isolati borghi che distano decine e decine di chilometri dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Nottola e molti altri dall’Ospedale di Siena”. Nell’interrogazione Scaramelli chiede quali siano le motivazioni che sottostanno alla decisione di depotenziare un servizio così importante per il territorio della Valdichiana e della Provincia di Siena come quello dell’automedica, mezzo di soccorso avanzato e tassello fondamentale nel sistema di emergenza sanitaria… Insomma un siluro a Bezzini dall’inerno della stessa maggioranza regionale.
Grazi ha invitato Scaramelli a non fare “alzate d’ingegno”, e la Asl, dopo lunghe trattative ha assicurato il mantenimento dei 4 punt di emergenza  di Sinalunga (infermierizzato) e Sarteano, Nottola e Abbadia (con medico).  Solo in sporadici casi i punti saranno coperti dalla figura professionale dell’infermiere. Da settembre la Regione lavorerà ad un tavolo di analisi delle criticità del 118 al quale siederanno anche i sindaci, nonché le associazioni di volontariato, i sindacati e gli ordini dei medici e degli infermieri. La prossima settimana è convocato un primo incontro tra Sindaci, direttore generale della Usl e Assessore Bezzini, per affrontare la questione.

Il sindaco di Chiusi Bettolini ha diramato un comunicato nel quale spara a zero sul Pd e su Bezzini e lancia un messaggio di solidarietà a Scaramelli, appellandosi al presidente Giani, affinché si adoperi per evitare il depauperamento della sanità in questa parte di Toscana, causato da logiche di subalternità rispetto ad altri territori più forti…  Ecco la nota di Bettollini:

“Il ripristino del modello organizzato nella scorsa legislatura deve essere un punto imprescindibile dell’azione del governo regionale. Oggi il Pd lo distrugge. Occupare posti di potere e non saper gestire la sanità mette a rischio la vita delle persone come già successo nella fase iniziale della vaccinazione. Dal 2015 al 2020 il sistema di emergenza urgenza e del 118 della Valdichiana era un modello che tutta la Toscana invidiava. Un’eccellenza fatta di sinergia tra Volontariato, professioni mediche e infermieristiche. Un equilibrio unico e una gestione efficiente. Negli ultimi mesi la gestione dell’assessorato alla sanità ha distrutto quanto di buono fatto in passato. Il punto medico di Sinalunga che si integrava con Sarteano, Nottola, San Casciano, Montepulciano, Torrita e Chiusi era un valore aggiunto. L’attuale depotenziamento medico dei presidi di Sarteano e Sinalunga mettono a rischio l’equilibrio del sistema della Valdichiana. Bene ha fatto il Vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana, Stefano Scaramelli, a chiedere all’Assessore Bezzini di ripristinare il vecchio modello. Io, da sindaco della Città di Chiusi, sono al fianco del consigliere regionale Scaramelli per sostenerlo in questa giusta battaglia. O si ripristina il sistema precedente o l’assessore Bezzini può anche terminare la sua esperienza. Il PD, partito di governo, nell’imporre il suo nome alla sanità così come quello degli altri consiglieri regionali senza alcuna rappresentatività si è reso debole e subalterno ad altri territori regionali e politiche fiorentine. Questo non è accettabile. In questa debolezza politica che avvolge i nostri territori, noi dobbiamo, compattamente, difendere i nostri cittadini e rappresentare, anche con determinazione, le istanze della gente. Mi appello al Presidente Eugenio Giani perché possa impedire tutto questo.”

Come si vede, il sindaco di Chiusi, al di là del tema specifico in discussione, torna ancora sulla debolezza della attuale rappresentanza del sud senese a livello regionale e sembra mandare un segnale di ritrovata sintonia con il vecchio amico Scaramelli. Che sia anche un messaggio in chiave elettorale?

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