CHIUSI, IL PD VERSO LA SECESSIONE DEI BETTOLLINIANI. IL SILENZIO DEI “PAPABILI” E LE ALLEANZE COI FANTASMI

giovedì 03rd, giugno 2021 / 11:58
CHIUSI, IL PD VERSO LA SECESSIONE DEI BETTOLLINIANI. IL SILENZIO DEI “PAPABILI” E LE ALLEANZE COI FANTASMI
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CHIUSI – Anche la “ribevuta” non ha dato esito. Il conclave Pd riconvocato nella serata di lunedì scorso, dopo che la riunione della settimana precedente non aveva cavato un ragno dal buco, ha emesso ancora una fumata nera. I papabili ci sono, ma il papa ancora no. E anche il tentativo di far tornare a discutere anche gli “aventiniani”, assenti il 27 maggio è andato a vuoto.  La componente bettolliniana è rimasta assente anche lunedì.

E a questo punto la frattura sembra insanabile. E in politica, ciò che sta succedendo nel Pd chiusino si chiama “fronda” o secessione. Sembra addirittura che gli assenti siano intenzionati a lasciare il partito. Sarebbe un’altra emorragia. Dopo aver perso il sindaco, il Pd potrebbe perdere a breve il vicesindaco Sara Marchini, un assessore (Daniela Masci), il consigliere comunale ed ex capogruppo all’Unione dei Comuni Marco Vannuccini, più altri dirigenti e militanti di lunga data. In altri tempi di fronte ad una situazione del genere sarebbe intervenuta la Federazione provinciale azzerando il gruppo dirigente e commissariando il partito. Che in un anno si è non solo spaccato, ma anche dimezzato…  Il segretario provinciale Valenti invece sembra essere contento e allineato con la segreteria locale, come se l’obiettivo fosse uno e uno soltanto: far fuori il sindaco Bettollini, poi se il partito si dimezza pazienza. E’ uno strano partito il Pd.

Dopo l’assemblea (dimezzata) di lunedì scorso la segretaria Simona Cardaioli ha spiegato, su Centritalianews, come il Pd intende procedere per ciò che riguarda le alleanze. Dopo aver tenuto nei giorni scorsi “degli incontri con le forze politiche facenti parte della coalizione di centro-sinistra che ha sostenuto e sostiene l’attuale governatore della regione Toscana Eugenio Giani: Italia Viva, PSI e la neo strutturata a livello locale Sinistra Civica Ecologista, nei prossimi giorni come da mandato dell’ultima Unione Comunale e come indicato dalla direzione nazionale del partito, il PD locale terrà dei confronti con la cosiddetta “società civile” e con le altre forze politiche di centro sinistra presenti nel territorio, per capire se ci sono le condizioni per un dialogo e una linea comune”.

E a questo proposito la segretaria Cardaioli sottolinea che “le alleanze politiche in vista delle prossime elezioni amministrative non devono essere infatti calate dall’alto e nemmeno essere il risultato della somma di una serie di sigle, ma anzi dovranno basarsi su idee, valori e un progetto comune concreto e realizzabile che possa permettere di governare insieme il nostro paese in maniera affidabile e duratura”

“L’esito di questi incontri – scrive Cardaioli – darà quindi vita al progetto politico per la Chiusi futura partendo dalla valorizzazione del lavoro fatto dalle ultime amministrazioni comunali con la consapevolezza che andrà rafforzato ed esteso il dialogo con tutta l’area circostante, con cittadini ed associazioni per monitorare i mutamenti della società post Covid-19 in modo da valutare e cogliere tutte le possibilità per la tenuta ed il rilancio del nostro territorio”.

E fin qui niente di strano. Si tratta della linea più volte rimarcata nell’ultimo anno. Il problema sorge quando dalle enunciazioni di principio si passa al concreto: a parte Italia Viva di cui si conosce il leader che è Stefano Scaramelli e si sa che ha un manipolo di fedelissimi di Scara, gli altri, di preciso chi sono e quanti sono?

Passi per i socialisti, che già adesso sono nella maggioranza, ma quando Simona Cardaioli parla di altre forze del centro sinistra a chi si riferisce? a Possiamo e ai 5 Stelle?

Oltre le due consigliere comunali Cippitelli e Martinozzi, oggi a Chiusi chi è che può essere individuato come esponente riconoscibile del movimento? Quanti dei candidati del 2016 per esempio, sono ancora in pista? Stesso discorso, identico, vale per i Podemos… E a maggior ragione per Sinistra Civica ed Ecologista che è Marco Nasorri e solo lui.

Tra l’altro sono sicuri Simona Cardaioli e il Pd che Possiamo e 5 Stelle siano “ascrivibili” al centro sinistra? Abbiamo già segnalato come Daria Lottarini, dei podemos, ad esempio, negli ultimi tempi abbia spesso postato commenti di Tommaso Fattori, molto critici con Giani e con il Pd toscano, quindi oggettivamente, su una linea diversa da quella di Nasorri, così per dire…  E poi il Pd chiusino può mettersi al tavolo con le due attuali opposizioni e far finta di niente sulla secessione di mezzo partito? Possibile che a qualcuno non venga il mal di testa?

Già nelle due assemblee del 27 e del 31 maggio qualcuno si è mostrato rammaricato e preoccupato per le assenze e per ciò che significano, tra questi anche i “papabili” Micheletti e Sonnini, mentre altri sono apparsi decisi ad andare avanti a testa bassa, sulla strada intrapresa senza troppi scrupoli. Costi quel che costi.  Su questa linea la stessa segretaria Cardaioli e alcuni della vecchia guardia come Alfio Culicchi, Fiorella Fanciulli, Paolo Giglioni…

Un Pd così ricorda la guarnigione di mercenari per lo più francesi che difendeva la roccaforte di Chiusi per la Repubblica di Siena e rimase tenacemente a difesa della città, con la Repubblica senese già caduta. Sentinelle a guardia del bidone vuoto che pur di liberarsi del comandante attuale, sono pronti a fare patti con l’avversario e ad allearsi coi fantasmi rischiando la caduta della fortezza… Medioevo puro, più che rinascimento…

Una situazione che definire kafkiana può sembrare un eufemismo. E se il Pd non riesce a fare mezzo passettino avanti e resta impantanato in una guerra fratricida senza fine, anche tutti gli altri tacciono. Ma non si sa se acconsentono… 

Il sindaco Bettollini intanto sgombra il campo da fantasmi e fantasie.  “Ci stai ripensando? Dì la verità, vedendo come si stanno mettendo le cose, il dubbio di aver detto troppo frettolosamente non mi ricandido, non ti è venuto?” gli abbiamo chiesto. La risposta è stata perentoria: “Assolutamente no, non vedo l’ora di finire e tornare alla mia vita. Completo tutte le opere pubbliche in corso, le inauguro e torno alla mia vita. Spazio ai più bravi”.

C’è un pizzico di veleno in questa frase, ed è comprensibile. Ma al momento toglie l’alibi a tutti gli altri. Chi aspettava di sapere cosa avrebbe fatto effettivamente Bettollini, per dire la sua e scendere in campo, adesso ha campo libero. Una cosa è apprestarsi a combattere contro il sindaco uscente, altra cosa è combattere con altri pari grado o quasi…  A questo punto anche i “papabili” dovranno uscire un po’ più allo scoperto e dire come la pensano e come pensano di uscire dall’impasse. Se tutti insieme appassionatamente oppure l’un contro l’altro armato. E magari con quali alleati…

Aver dato la disponibilità alla candidatura non è sufficiente. Non più, almeno. Il tempo stringe. E se a parlare è sempre e solo la segretaria Cardaioli, anche se per dire cose che non spostano una virgola, viene da pensare che alla fine il nome vero su cui punterà il Pd sarà il suo.

m.l. 

 

 

 

 

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