IL COMITATO ARIA ANNUNCIA UNA SUA LISTA ALLE COMUNALI DI CHIUSI. PESCE D’APRILE O… DISFATTA DELLA POLITICA?
CHIUSI – L’annuncio lo ha dato con un post su facebook Luciano Fiorani: “Il comitato Aria parteciperà alle prossime elezioni comunali con una sua lista”. Il tono perentorio lascia poco spazio a dubbi. Fiorani è stato tra i promotori e sostenitori del Comitato e se dice una cosa del genere ne avrà certamente cognizione e certezza. Il problema se mai è che è il 1 aprile e l’ipotesi che sia il classico “pesce” deve essere presa in considerazione. La giornata è poco adatta, oggettivamente agli annunci clamorosi.
Se la notizia fosse confermata, sarebbe però un elemento di chiarezza. E l’ennesima figuraccia della politica locale. Tutta.
Il Comitato Aria nel 2019, inizio 2020 ha condotto una battaglia e l’ha vinta. Senza la convinzione maturata in corso di inchiesta pubblica anche da parte della Regione e del Comune, che l’idea del trattamento e riuso de fanghi di depurazione poteva anche essere giusta, ma il progetto di Acea faceva acqua da tutte le parti e non era approvabile, la vittoria del Comitato sarebbe stata più difficile, ma la mobilitazione popolare che riuscì a mettere in campo, insieme ad una serie di competenze e professionalità, resta un fatto rilevante. Poi finita la bagarre sul caso Acea, il Comitato si è un po’ spento e su altre questioni si è visto e sentito poco. Evidentemente però è rimasto attivo, di recente ha aperto una sottoscrizione. Ed evidentemente ha anche cambiato opinione. Qualche mese fa, in risposta ad alcune illazioni, raccolte e riportate anche da questo giornale, smentì ogni velleità elettorale. Adesso Fiorani ci dice invece che farà una propria lista per le comunali.
E qui (se la cosa è vera) viene la disfatta della politica. Del Pd a guida Cardaioli che fin da quando nel luglio scorso aprì la guerra fredda nei confronti del sindaco ha sempre dichiarato e sbandierato la volontà di confrontarsi, anche per eventuali nuove alleanze, con altre forze e con le espressioni della società civile. L’unica di queste ultime scesa in campo di recente è proprio il Comitato Aria, altre non ce ne sono. E’ chiaro che se il Comitato ha deciso di presentare una proprio lista, ciò significa che al confronto con il Pd è poco interessato e non ritiene proponibile un eventuale accordo elettorale con il partito di maggioranza. Chiaro anche che il Comitato ritiene poco praticabile anche un accordo con le due forze di opposizione che al massimo potranno “accodarsi” e sostenere la lista del Comitato, come fecero sostenendo la battaglia durante la vicenda Acea.
Una lista del Comitato Aria con un proprio candidato a sindaco sarebbe per forza di cose una lista non più contro il vituperato Bettollini (che non sarà in lizza, avendo annunciato la sua non ricandidatura né con il Pd né con una sua eventuale lista civica), ma contro la politica tutta: maggioranza e opposizioni.
Anche come figure spendibili per la candidatura a sindaco il Comitato ne ha forse di più dei partiti, sia del Pd che ancora non ha scelto la sua, sia dei 5 Stelle, dei Podemos e anche della destra, che non riesce – a quanto si sa – a trovare una “quadra” tra chi vorrebbe un listone civico “tutti contro il Pd” e chi invece vuol piazzare la propria bandierina, contando su un trascinamento nazionale (Fratelli d’Italia, senza fare nomi, che vede salire nei sondaggi Giorgia Meloni e spera di catalizzare a Chiusi i voti della Lega e degli ex Forza Italia).
A questo punto – sempre salvo pesci d’aprile e ripensamenti – il quadro in vista delle comunali chiusine vedrebbe una lista Pd (forse coi Podemos e i socialisti, ma la cosa è tutta da verificare); una lista del Comitato Aria (che potrebbe avere l’appoggio dei 5 Stelle e di una parte della destra, quella non convinta della lista di bandiera) e forse una lista della destra.
I nomi in ballo per il Comitato sono ancora quelli che facemmo ormai molti mesi fa: Romano Romanini, Emanuele Felici, Rossella Rosati, Tiziana Marroni…
Una considerazione a proposito della eventuale presenza elettorale del Comitato Aria va fatta: le firme che raccolse e le persone che riuscì a mobilitare contro il Carbonizzatore Acea non è detto che sarebbero altrettanti voti. Quella fu una battaglia specifica che fece leva sulla paura (legittima e comprensibile) della popolazione, sui dubbi circa un impianto industriale che poteva emettere inquinamento e quindi causare problemi. E ad urlare in teatro c’era gente di orientamento politico diverso. I Comitati possono essere decisivi per far vincere o perdere delle coalizioni o altre liste civiche, come è successo con il Comitato pro ospedale, per la vittoria di Risini a Città della Pieve, nel 2019, ma difficilmente vincono se si presentano in proprio, anche dopo un successo in una battaglia particolare. Si veda a tal proposito il caso del Comitato No Fusione di Torrita di Siena che vinse il referendum sula fusione dei comuni con Montepulciano, ma poi le elezioni le perse…
Certo, se il post di Fiorani non si dimostrerà un pesce d’aprile, il gruppo dirigente del Pd, ma anche Podemos e M5s qualche domandina se la dovranno fare.
m.l.
Un boccalone pronto ad abboccare c’è sempre.
Imprevedibile come l’uccellino dell’orologio a cucù…
Tra l’altro oltre ad essere scritto sulla base di un pesce d’aprile, grosso come uno squalo, che avrebbe riconosciuto chiunque, l’articolo contiene una serie di considerazioni molto lontane dalla realtà.
che possa i trattarsi di un pesce d’aprile è scritto nell’articolo. E pure nel titolo per chi legge solo quello.
Speriamo non sia solo un pesce d’aprile… sicuramente se fosse reale diventerebbe un partito molto importante… incrociamo le dita.