CHIUSI, APPROVATI I CRITERI PER LA GESTIONE DEL NUOVO PALASPORT. BETTOLLINI RIVUOLE IL… GABIBBO!

martedì 01st, dicembre 2020 / 12:08
CHIUSI, APPROVATI I CRITERI PER LA GESTIONE DEL NUOVO PALASPORT. BETTOLLINI RIVUOLE IL… GABIBBO!
0 Flares 0 Flares ×

CHIUSI – Nella seduta di ieri il consiglio comunale ha approvato gli indirizzi per la gestione del nuovo palasport a Pania.Ultimo tassello per poter tra qualche mese aprire la struttura. Pandemia permettendo, naturalmente. A differenza di ciò che avviene con il Palasport di Poggio Gallina e con i campi sportivi, anche quelli dati in gestione caso del Palasport nuovo, il Comune ha previsto un canone a carico del gestore e non un “contributo” dell’ente alla gestione. Ciò perché nel 2004 quando fu progettato lo stadio, l’impianto fu messo a bilancio come fosse un bene commerciale, per poter detrarre l’Iva e quindi in forza di quella decisione della giunta di allora, adesso l’impianto di Pania, anche se diventato altra cosa rispetto al progetto originario, deve avere una “remunerazione”. Gli indirizzi approvati prevedono una durata del contratto di gestione per un periodi minimo di 20 anni e un massimo di 30 e un canone di 12.000 euro l’anno: 1.000 euro al mese. L’importo da pagare potrà essere compensato con opere di miglioria dell’impianto (tribuna aggiuntiva, videosorveglianza, pavimentazione del posteggio…) per le quali è stato calcolato una spesa equivalente. Il gestore dovrà essere necessariamente una società sportiva. Il bando uscirà tra qualche settimana. Intanto i lavori di sistemazione esterna, che sono stati bloccati prima dall’interdittiva antimafia nel dicembre 2019, poi revocata, e dalla pandemia, sono praticamente terminati. Il Palasport di Pania è di fatto pronto all’uso. O quasi. Vedremo chi risponderà al bando per la gestione. Che potrà anche usare la struttura per eventi e manifestazioni non sportive, tipo convegni, meeting, concerti ecc.

La maggioranza ha votato a favore, puntando molto sulla soddisfazione per la fine dei lavori e l’entrata del progetto nel rettilineo finale, ma anche sulla parola “opportunità”. Ovvero sull’opportunità che una struttura del genere aggiunge alla dote della città e del territorio su piano della visibilità, dell’appeal, della centralità…  Non ultima anche l’opportunità di liberare le palestre scolastiche dalla presenza impropria di squadre di volley, basket ecc…Esigenza questa quanto mai  necessaria, non appena le attività sportive oggi bloccate dall’emergenza covid riprenderanno.  I Podemos si sono astenuti, ricordando che loro erano contrari allo stadio fin dall’inizio e il palasport è un’opportunità solo perché ormai c’è, ma loro ne avrebbero fatto anche a meno… I 5 S hanno votato contro.

I Consigli comunali sono generalmente un po’ noiosi. Ma quello di Chiusi regala sempre qualche colpo di teatro…

Ieri sera c’ha pensato il sindaco Bettolini, che deve aver avuto mal di piedi per tutta la seduta e nel suo intervento finale si è tolto parecchi sassolini dalle scarpe. Non risparmiando nessuno, neanche la maggioranza.

Il richiamo a guardare al presente e al futuro, senza rivangare il passato, fatto dall’assessore Micheletti, non gli è piaciuto. E il passato Bettolini ha voluto ricordarlo tutto. Sottolineando che oggi il Palasport è una realtà e una opportunità, rese possibili dal’impegno di questa amministrazione, ma resta il frutto di una scelta sbagliata in origine. Una scelta quella di uno stadio di quelle dimensioni e con un mutuo di quella portata (2 milioni e 800 mila euro per 20 anni) caricato sulle spalle della comunità, che lui – ha detto – non avrebbe mai fatto. E ha ricordato che a fare la scelta sbagliata fu “la giunta Ceccobao e chi oggi pretende di dettare l’agenda politica” (ogni riferimento a Simona Cardaioli e Marco Nasorri per citarne alcuni, non è puramente causale).

Bettollini ha ricordato anche che il 30 novembre del 2014 lo stadio incompiuto fu oggetto di una incursione del Gabibbo di Striscia la Notizia “che sputtanò Chiusi e Siena, indicandole come esempio di città degli sprechi” e a questo proposito ha sollecitato la maggioranza a dare seguito ad un impegno preso in campagna elettorale nel 2016: richiamare il Gabibbo e Striscia la Notizia  e far vedere che “Chiusi sa anche finire le opere incompiute e sa riparare gli errori”.

La “tigna” non gli manca, ed è probabile che il sindaco chiami davvero quelli di Striscia, magari per portare il “Tapiro” a qualcuno…

Probabilmente Micheletti non voleva seppellire il passato e gli errori pregressi, ma solo spostare il tiro sulla fine dei lavori e sul bando per la gestione, per chiudere un problema annoso che ha fatto discutere molto e ha diviso la città e la popolazione. Ha infatti ricordato che Chiusi nel 2021 sarà ancora Città Europea dello sport e, non appena la pandemia allenterà la sua morsa, l’inaugurazione del nuovo Palasport potrebbe essere i suggello a tale riconoscimento… Ma Bettollini è un po’ nervoso, anche per le note vicende politiche che lo vedono in  lite con la segretaria del Pd, ha preso la palla al balzo e l’ha calciata in tribuna: Il passato non si dimentica, deve essere chiaro chi ha fatto gli errori e chi li ha riparati. Questa in estrema sintesi la sua versione… Il capogruppo di maggioranza Agostinelli, non tenero con il sindaco almeno da quando quest’ultimo è uscito dal Pd, ha fatto il pompiere, motivando con pacatezza il voto favorevole agli indirizzi del bando per la gestione, con l’auspicio che siano il viatico per avere alla svelta anche un gestore della struttura motivato ed efficiente.

Vedremo se quando torneranno gli inviati di Striscia troveranno qualcuno ad aprire i cancelli. Chissà a chi toccherà il Tapiro…

m.l. 

 

0 Flares Twitter 0 Facebook 0 Google+ 0 Email -- LinkedIn 0 Pin It Share 0 0 Flares ×
Mail YouTube