CHIUSI, ANCHE SUL RIMPASTO DI GIUNTA E’ GUERRA FREDDA CARDAIOLI-SINDACO. IMMINENTE UN SUMMIT CHIARIFICATORE…

venerdì 13th, novembre 2020 / 15:32
CHIUSI, ANCHE SUL RIMPASTO DI GIUNTA E’ GUERRA FREDDA CARDAIOLI-SINDACO. IMMINENTE UN SUMMIT CHIARIFICATORE…
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CHIUSI – Una calda e una fredda. Due giorni da il comunicato della segreteria del Pd Simona Cardaioli sembrava una apertura alla riammissione del sindaco nel partito e anche ad una sua ricandidatura. Forse siamo stati un po’ troppo ottimisti. E infatti a raggelare il clima ecco un altro comunicato della segretaria Cardaioli che, prendendo spunto dall’annunciato rimpasto in giunta per la partenza verso Firenze della Vicesindaca Chiara Lanari, sembra cercare un ulteriore pretesto per prendere le distanze da Juri Bettollini.  Questo il testo diffuso alla stampa questa mattina:

“BETTOLINI FACCIA CHIAREZZA: RIENTRA O NON RIENTRA NEL PD?

 Il Partito Democratico ed il Partito Socialista Italiano di Chiusi ricevono con orgoglio e soddisfazione la notizia della chiamata nello staff del Governatore della Regione Toscana del vicesindaco del Comune della Città di Chiusi Chiara Lanari, un grande riconoscimento al suo impegno e alla sua professionalità profuse in questi anni di mandato. Le 546 preferenze, ricevute alle ultime elezioni amministrative, le avevano fatto assumere il prestigioso ruolo di vicesindaco, ruolo ricoperto in questi anni in modo egregio, proficuo e responsabile. Una terza donna che dalla provincia di Siena entra a far parte, seppur con un ruolo tecnico e non politico, della squadra di governo regionale. Grande risultato quindi per il nostro territorio, un quinto riferimento in Regione Toscana che si va ad aggiungere ad Elena Rosignoli, Anna Paris, Simone Bezzini e Stefano Scaramelli, che rivestono ruoli politici. In bocca al lupo a tutti e buon lavoro!

Pur riconoscendo la facoltà del sindaco di rivedere le deleghe in giunta comunale, consapevoli delle sue dimissioni dal partito di appartenenza, PD e PSI ritengono doveroso e opportuno che il sindaco avrebbe dovuto informare, rispetto alle decisioni prese, le forze politiche della coalizione che lo hanno sostenuto alle ultime elezioni amministrative. Senza nulla togliere al nuovo assessore e al nuovo vicesindaco che sicuramente sapranno svolgere il loro ruolo nel migliore dei modi e ai quali augurano un buon lavoro, PD e PSI ritengono che una valutazione politica sulla revisione delle deleghe, compresa quella di vicesindaco, sarebbe stata auspicabile considerato anche il poco tempo che ci separa dalle elezioni comunali del 2021″.

Ora, è legittimo che il partito di maggioranza, si ponga il problema della modalità di sostituzione di un assessore, ma, come abbiamo già scritto in altri articoli, il sindaco ha seguito la procedura: prima di convocare la conferenza stampa prevista per oggi alle 16,00 per annunciare il rimpasto, ha avvisato tutti i capigruppo consiliari e, per cortesia, anche il consigliere socialista (di maggioranza) Annulli. Non è che Bettollini non ha informato nessuno. Ha infornato chi di competenza. Ovvero il capogruppo di maggioranza che a sua volta avrebbe dovuto riferire ai due partiti della coalizione (Pd e Psi). Ma al di là di questo, la contestazione della segretaria del Pd sembra davvero una tempesta in un bicchiere d’acqua, perché la scelta operata dal sindaco era abbastanza obbligata dalla norma sula parità di genere. Esce una donna (Chiara Lanari) deve entrare una donna. In consiglio di donne una sola ce n’è: Daniela Masci, che è il nuovo assessore designato. Idem per la delega di vicesindaco. Se il sindaco è maschio, il vice deve essere “rosa” e in Giunta c’è già Sara Marchini. Normale che tocchi a lei. E infatti Sara Marchini è la persona scelta da Bettollini. Scelta quindi naturale e piuttosto scontata. Certo il sindaco avrebbe potuto anche chiamare in giunta un assessore esterno, ma ormai a sei-sette mesi dalla fine del mandato, e senza alcuna certezza di una sua ricandidatura avrebbe avuto senso? No. Non in questa fase così incerta. Quindi la puntualizzazione puntigliosa e un po’ piccata della segretaria Cardaioli appare una arrampicata su uno specchio scivoloso.

Ma le docce fredde non si esauriscono qui. Pare infatti che sabato scorso la stessa Cardaioli abbia annunciato alla segreteria la sua volontà di allargare l’organismo a due figure di esperienza, Paolo Giglioni e Claudio Del Re, chiamate ad affiancare i segretari di circolo di Macciano e Chiusi Scalo Avenia e Gaudiano. Che sono sì due dirigenti “non autoctoni” e possono aver mostrato qualche difficoltà di comprensione delle dinamiche locali, ma sono, guarda caso, anche i due segretari di circolo che si sono messi di traverso e hanno stoppato una settimana fa l’incontro prefissato con i Podemos… Un allargamento della segreteria che somiglia molto ad un commissariamento in stile sovietico dei due circoli meno allineati e che – a dirla tutta – la segretaria può proporre, ma non attuare, senza un passaggio nell’Unione Comunale…

E naturalmente c’è chi nel partito storce il naso e non poco e chiede il rispetto delle regole e delle procedure previste senza fughe in avanti o “atteggiamenti tipici delle monarchie assolute o delle dittature”…

Dopo il comunicato di qualche giorno fa con il quale la segretaria Cardaioli rispondeva ai 40 dissidenti che chiedevano la convocazione dell’Unione Comunale, non solo i dissidenti sono diventati 66, ma due di loro hanno scritto due lettere di fuoco che mettono la segretaria con le spalle al muro: una l’ha scritta il consigliere comunale Marco Vannuccini che si sta esponendo in maniera decisa a favore del sindaco Bettollini e contro la segretaria; l’altra è del tesoriere e “legale rappresentante” del Pd chiusino Enzo Bittoni, il quale fa proprie le argomentazioni di Vannuccini e chiede alla segreteria il rispetto delle norme statutarie e quindi di decidere in un senso o nell’altro, ma negli organismi deputati .

Due richiami forti, appassionati, fatti da due militanti schivi, poco inclini alla ribalta e alle piazzate, ma che evidentemente ritengono la misura colma. La stragrande maggioranza dei militanti fa davvero fatica a comprendere il braccio di ferro che si è determinato nel partito e chiede per prima cosa un partito unito, coeso,  capace di fare politica e non solo di litigare al proprio interno…

Bettollini, ora che ha la certezza di avere gran parte del partito dalla sua, potrebbe anche chiedere scusa per l’uscita e rinnovare la tessera (con le procedure del caso).  Il suo circolo, quello di Montallese, tra assemblea degli iscritti e documenti dei “dissidenti”, ha letteralmente sconfessato e messo in minoranza la segretaria Irene Vannuccini, allineata alla segretaria comunale Cardaioli.  Cosa questa che potrebbe facilitarne il rientro.

Questo pomeriggio sul tardi, dopo la conferenza stampa sul rimpasto di Giunta ci sarà un incontro tra la segreteria del Pd, il sindaco, il capogruppo e gli assessori… Da lì probabilmente uscirà la linea del Pd e la soluzione o meno della “questione-Bettollini” in vista delle comunali.  Domani sapremo.

m.l.

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