TOSCANA: CON BEZZINI IN GIUNTA, LA VALDICHINA “ACQUISTA” UN CONSIGLIERE (ROSIGNOLI). CECCARELLI DIVENTA CAPOGRUPPO, SCARA VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO.
FIRENZE – Si è tenta ieri la prima seduta del nuovo consiglio regionale della Toscana, uscito dalle urne io 20 e 21 settembre. Il neo governatore Eugenio Giani primo presidente del consiglio regionale che diventa presidente della giunta, ha illustrato il suo programma per i prossimi 5 anni, una relazione di 150 pagine (149 per l’esattezza) che è sembrata un discorso alla Fidel Castro.
La poltrona di presidente del parlamentino regionale, che prima era occupata da Giani, è andata ad Antonio Mazzeo (Pd). Due i vicepresidenti: Stefano Scaramelli che lascia dunque la presidenza della Commissione Sanità, per assumere “un ruolo istituzionale di garanzia” (parole sue) e, in quota opposizione, Marco Casucci della Lega. Entrambi del sud della regione ed entrambi della Valdichiana: il primo di Chiusi, il secondo di Cortona.
Federica Fratoni e Diego Petrucci sono stati eletti nuovi segretari dell’Ufficio di presidenza. Vincenzo Ceccarelli, già assessore ai trasporti è diventato capogruppo del Partito Democratico in Consiglio.
Al termine della presentazione del programma ai consiglieri, Giani ha reso noti i nomi scelti per comporre la Giunta regionale dell’undicesima legislatura.
Stefano Baccelli, Simone Bezzini, Stefano Ciuoffo, Leonardo Marras, Monia Monni, Alessandra Nardini, Serena Spinelli (quest’ultima della lista Sinistra Civica ed Ecologista).
Il presidente si è riservato di completare la squadra di Governo entro la prossima seduta consiliare, prevista per mercoledì 21. Le deleghe dei vari assessori saranno assegnate alla costituzione della Giunta. Rimane, infatti il nodo Italia Viva che chiede l’assessorato alla sanità, quello più pesante anche dal punto di vista delle risorse economiche. In corsa l’assessora uscente Stefania Saccardi e Alessandro Cosimi, ex sindaco di Livorno sostenuto da Matteo Renzi. Ma il Pd fa muro e propone a Renzi l’urbanistica, altro assessorato di peso. Insomma la partita è ancora aperta, Giani si è preso una settimana di tempo per limare tutti gli spigoli e trovare i “giusti equilibri”. In questo, la politica sembra immutabile.
A giugno, a Chiusi, Renzi disse che sarebbe stato Scaramelli il cavallo di razza, la punta di diamante di Italia Viva e propose l’ex sindaco di Chiusi per un assessorato importante (parole sue). Dopo le elezioni, segnate dalla bella prova di Scaramelli, ma dal flop di Itala Viva (4,8%) sembrava che Renzi volesse tener fuori Italia Viva dall’esecutivo, un po’ per polemica con Giani, un po’ per avere mani più libere… Ma, evidentemente tira più un pelo di poltrona che… e allora ecco che il partito renziano è di nuovo in corsa per un posticino nella stanza dei bottoni.
Il presidente si è riservato di completare la squadra di Governo entro la prossima seduta consiliare, prevista per mercoledì 21. Le deleghe dei vari assessori saranno assegnate alla costituzione della Giunta. Giani ha inoltre indicato Gianni Anselmi, Giacomo Bugliani e Iacopo Melio come ‘Consiglieri delegati’ prospettando inoltre una futura iniziativa di legge per portare a nove il numero dei componenti della Giunta regionale – così come consentito dalla norma nazionale – ed introdurre la figura del Sottosegretario alla presidenza, così come già fatto dall’Emilia Romagna. Insomma le “poltrone” potrebbero salire.
La chiamata in giunta del senese Simone Bezzini, con conseguenti dimissioni dal consiglio previste da regolamento, apre la porta del Consiglio regionale alla torritese Elena Rosignoli, prima dei non eletti nel collegio provinciale di Siena, per il Pd. Così la provincia di Siena si ritrova un assessore (Bezzini), due consiglieri (Anna Paris e Elena Rosignoli) e un vicepresidente del consiglio (Scaramelli). Un bottino che da anni non si verificava. Ovvio che tutto è dipeso dalle logiche e dal bilancino delle nomine, più che dai voti ottenuti alle elezioni.
E’ significativo (ma casuale) che la rappresentanza territoriale sia affidata in questa legislatura a due donne, una di Siena e l’altra della Valdichiana. Insomma sulla carta Siena e la Valdichiana sembrano contare più adesso con Giani, che in precedenza con Rossi. Nella passata legislatura Siena non aveva un assessore e aveva due consiglieri (Bezzini e Scaramelli), adesso ha un assessore e tre consiglieri, due del Pd e uno di Italia Viva, tutti di maggioranza. Nessun altro partito ha eletto consiglieri.
Con Scaramelli ingessato in un ruolo istituzionale e Bezzini nell’esecutivo, toccherà alle due ladies Paris e Rosignoli tenere i rapporti tra Regione e territorio e portare a Firenze le istanze che saliranno dalle terre di Siena: dalla sanità alla ricerca, dalla viabilità al trasporto pubblico locale, dal turismo alla tutela ambientale… Di carne al fuoco ce n’è parecchia.
Sono due new entry e tutte e due alla prima vera esperienza politica rilevante. Anna Paris è indipendente, Elena Rosignoli è stata segretaria del Pd a Torrita di Siena, dove esattamente due anni fa, nel 2018, perse rovinosamente il referendum sulla fusione con Montepulciano (Il Pd di Torrita era favorevole, ma il 77% votò contro). Nonostante quella debacle, però il Pd rivinse le elezioni comunali nel 2019 e adesso la stessa Rosignoli è stata “premiata” con un bel biglietto per Firenze. La politica a volte è strana. C’è da augurarsi che le due consigliere senesi si facciano valere in Consiglio regionale e non si rivelino due semplici yes women. Servirà un po’ di rodaggio, naturalmente per prendere le misure. Poi vedremo… E vedremo anche se il nuovo assessore ai trasporti e viabilità avrà la stessa attenzione verso il nodo stradale e ferroviario di Chiusi e questa parte di Toscana che è quasi Umbria, come l’ha avuta negli ultimi anni Vincenzo Ceccarelli.
m.l.
Nelle foto: in copertina, Bezzini, Paris e Rosignoli insieme agli altri candidati senesi alle regionali e a Simona Bonafè; al centro Bezzini e Rosignoli sul pontile del lago di Chiusi, con il segretario provinciale Pd Valenti, Susanna Cenni e Simona Cardaioli. In basso, Stefano Scaramelli con Matteo Renzi
Grande successo del pd senese è del suo segretario Valenti.