CHIUSI, IL PAESE DEI VISCONTI DIMEZZATI, DI UN BARONE RAMPANTE E DEI CAVALIERI INESISTENTI

martedì 22nd, settembre 2020 / 17:20
CHIUSI, IL PAESE DEI VISCONTI DIMEZZATI, DI UN BARONE RAMPANTE E DEI CAVALIERI INESISTENTI
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Italo Calvino che aveva fatto il partigiano scrisse tra il 1952 e il 1959 una trilogia sugli antenati: Il Visconte dimezzato, il Barone Rampante, il Cavaliere inesistente. Ecco, la trilogia calviniana mi è tornata in mente nello spulciare i dati elettorali delle regionali a Chiusi. Sì, a Chiusi, perché nella cittadina di Porsenna che è la mia città, il voto valeva doppio e triplo. Si doveva decidere chi avrebbe governato la Toscana e in questo senso è andata bene, ma il voto era atteso anche per capire qual’è il quadro attuale, dopo lo “scazzo” tra il Pd e il sindaco Bettollini. E quali potrebbero essere le forze in campo e le possibili alleanze in vista delle comunali di primavera. Ecco, l’esito delle elezioni regionali ci dice che Chiusi è la città dei Visconti dimezzati, di un Barone rampante e di alcuni Cavalieri inesistenti.

Il partito di maggioranza ha perso la metà dei voti dalle ultime comunali, anche qualcosina in più. Il Pd è dunque il primo Visconte dimezzato. Ma non l’unico. Anche la Lega che è sempre stata forza marginale, ma nel 2018 arrivò a 1.111 voti, stavolta ne ha presi poco più di 600, la metà, appunto. Secondo visconte dimezzato. I 5 Stelle nel 2018 ne presero 1.149, un anno fa 497 e alle regionali di domenica e lunedì scorsi, 230. E siamo tre Visconti dimezzati. Diciamo che in questo caso il dimezzamento è relativo alle ultime Europee, rispetto alle politiche è una polverizzazione. Roba che neanche dopo un’esplosione nucleare. Bonella Martinozzi che qualche ascendente di nobiltà ce l’ha nel Dna, ha di che riflettere. Ci sono i visconti, ma anche i conti e i marchesi dimezzati. E pure i vassalli, valvassori  e valvassini.

Di “Baroni rampanti” c’è n’è uno. E uno solo. Si chiama Stefano Scaramelli. E’ riuscito a farsi eleggere in Regione anche con un mini partito del 7% scarso (in provincia).  Ha fatto un capolavoro. Ha speso molto nella campagna elettorale, in tempo, km e soldi, ma il risultato l’ha ottenuto. Chapeuax. Ha capito come gira il mondo, ha saputo sfruttare e capitalizzare la diatriba interna al Pd. Forse anche a sua insaputa, però ha vinto alla lotteria la seconda volta. E se vinci due volte alla lotteria non può essere un caso. O hai un culo pazzesco o sei un animale feroce che gli animaletti se li mangia…

Se guardiamo il risultato di Forza Italia (91 voti e 2,6%) la battuta sul “Cavaliere inesistente” viene fin troppo facile. E scontata. Il Cavaliere non esiste più, e Forza Italia nemmeno. Amen.

Ma di cavalieri inesistenti ce ne sono anche altri, sulla scena politica chiusina. I socialisti, che pure negli ultimi anni hanno preso (anche a livello di zona e provinciale) posizioni più a sinistra del Pd rinverdendo una tradizione antica di libertarismo e laicismo, per esempio, non sono pervenuti.Se ne son perse totalmente le tracce: 78 voti e il 2,2% sono una inezia considerando che la lista Sinistra Civica e ecologista avrà preso anche qualche voto dagli scontenti Pd e dall’area ambientalista e movimentista…  Ad  essere sincero, mi sembrano cavalieri inesistenti anche i “duri e puri” della sinistra a sinistra del Pd, quelli che non si piegano al voto utile e nemmeno, mai e poi mai, al voto disgiunto, perché eticamente farlocco e adesso si ritrovano a contare 120 voti (compresi quelli disgiunti, come il mio). Un quinto della forza dei “podemos” alle comunali 2016. Ed è dal 2018 che la sinistra a sinistra del Pd non arriva a 300 voti. Qualche domandina ce la vogliamo fare compagni? Stendo un velo pietoso, per carità di patria, e per rispetto alla “denominazione”, sui 2 partiti comunisti, che tra tutti e due non sono arrivati al 2,5%. Meglio niente. Date retta. In questo caso è inesistente il cavaliere e pure il cavallo.

Il voto regionale può non essere indicativo in tal senso, certe cose si “scozzano” alle comunali, ma anche i comitati “antagonisti” rispetto al Pd e al sindaco, in questa tornata elettorale non hanno dato segni di vita o di presenza. In nessuna direzione. Hanno lasciato tutte le cartucce per le amministrative? Ci sta. Ma intanto ad oggi nello scacchiere politico locale sono una presenza aleatoria… Cavalieri inesistenti anche loro… 

E Bettollini? in tutta questa faccenda come si pone? Ha vinto o ha perso? Secondo me non ha vinto e non ha perso. Non ha giocato. Qualche previsione l’ha azzeccata, così come ha sparato a lato qualche pallone nella comunicazione mediatica. Al momento non è un cavaliere inesistente, perché il voto dice che un seguito ce l’ha. Non è un Barone rampante, perché in questa fase non ha nulla da scalare e non è lui sugli scudi. Non è nemmeno un Visconte dimezzato, perché nessuno può dire che i voti persi dal Pd siano tutti voti suoi (se si presentasse con una lista personale), ma nessuno può dire il contrario.

Oggi, 22 settembre 2020, Bettollini è un sindaco senza partito e senza esercito alle spalle, ma è saldo nella sua posizione e sta lì, sulla sponda del fiume ad aspettare che passino uno ad uno i cadaveri degli avversari. Alcuni li ha fatti fuori il voto. Altri potrebbe farli fuori l’analisi del voto.

m.l. 

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